Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 26/04/2022

Ramstein. La prossimità del fuoco assassino.

Post n°2066 pubblicato il 26 Aprile 2022 da fedechiara
 

E' difficile trovare le giuste parole per descriverlo. Il fenomeno è grandioso, quasi un 'orizzonte degli eventi' che rotea nella sua immensità galattica intorno alla buia prossimità della voragine di buco nero che ne inghiotte i quanti di luce a milioni di miliardi - e la sospensione del fenomeno che osserviamo dalla nostra navicella spaziale (anch'essa irresistibilmente attratta dall'enorme gravità assassina) è dovuta alla grandezza dei due oggetti cosmici in dissolvimento, ma è certo che l'evento finirà e tutto si abbuierà. Morte cosmica. Una delle milionesime di miliardi dei mitici 'bastioni di Orione' che consuma il nostro universo destinato alla sua fine entropica.
E nostra prossima morte cerebrale di strana specie vivente (che sta sul culo a tutti, ci mandavano a dire gli alieni) che illumina il cerebro collettivo di una stupida domanda destinata a sfilacciarsi nei giorni a venire senza una risposta: 'Come è potuto accadere?'
Ora tornate coi piedi sulla Terra, da dove parte questa cosmica osservazione, e fate caso a noi, impotenti astronomi dilettanti, che la facciamo rimbalzare rabbiosi sui nostri profili Facebook e twitter e gli altri minori:
'Come è potuto accadere che una questione di storici confini da ridefinire alla periferia di Europa, dopo la confusa orgia globalista, e lo storico, stupido battibeccare tra potenze planetarie opposte abbia superato la soglia di gravità assassina che ci precipita tutti nel tritacarne del buco nero di una guerra termonucleare?'
Osservate quel che avviene in queste ore a Ramstein, grande base militare e città satellite di migliaia di soldati americani e deposito di immensi armamenti nel cuore di Europa, ascoltate quel che affermano quegli assoluti geni politici e militari riuniti a conclave per dire e ribadire ciò che è a tutti evidente, ma ancora si ha ritrosia nel dirlo ai giornalisti in chiaro:
'Siamo in guerra. La Nato contro la Russia. Armiamo l'Ucraina con tutti i possibili mezzi di distruzione di massa e non ce ne importa un fico secco delle minacce della Russia di usare l'arma nucleare, se costretta dallo smisurato crescere di questa nostra iniziativa di gente folle, - nipoti minus habens del mitico dottor Stranamore (il profetico film di Kubrik).'
Stiamo osservando il grandioso evento conclusivo della storia dell'umanità, cittadini, fratelli, amici, amori, ma è come essere davanti a quella sospensione cosmica dell'orizzonte degli eventi dove i quanti di luce friggono a milioni di miliardi nella estrema periferia del buco nero che li inghiotte e li tritura – e tutto ci appare ancora possibile, come se fossimo in un film fatto benissimo e che ci incolla alle poltrone, ma sappiamo in cuor nostro che ci saranno i titoli di coda e ci alzeremo, sia pure sopraffatti dalle forti emozioni dipinte sullo schermo e torneremo per cena alle nostre case.
Sorpresa! Fuori dalla porta del cinema non ci sono più case, ma una nebbia alta e fitta di polvere di una esplosione termonucleare che si è mangiata la città per intero e nei nostri cellulari si sono stampati i messaggini : 'Ti amo, mamma.' 'Ti amo, marito/figlio mio, ti amerò per sempre' - gli stessi che hanno lanciato i morituri delle twin towers prima di lanciarsi nel vuoto per sfuggire al fuoco che li avrebbe divorati.

https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2022/04/26/guerra-in-ucraina-la-diretta-guterres-in-russia-tutto-per-il-cessate-il-fuoco-botta-e-risposta-mosca-londra-sulle-armi-da-paesi-nato/6570490/?page_with=7391#live-post-update-7391



Mosca risponde Gb:
ILFATTOQUOTIDIANO.IT
Mosca risponde Gb: "Legittimo colpire Paesi Nato"
Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo

 
 
 

Valori universali ed altre storie.

Post n°2065 pubblicato il 26 Aprile 2022 da fedechiara
 


Correva l'anno...26 aprile 2015
Conforta il sapere che i valori universali della Rivoluzione francese e i 'diritti dell'uomo' sono così diffusi e condivisi e che vi è, in giro per il 'web' (straordinario Nuovo Mondo dove si mescolano i saluti del mattino, gli 'emoticons' e le nuove foto del profilo facebook con gli oroscopi, misti con le profonde considerazioni in cento battute sul brutto e il bello del mondo e su quanto dovremmo essere più caritatevoli verso tutti, gli animali in primis), vi è in giro, dicevo, tanta gente che ha a caro l'uguaglianza e la fraternità commista con la libertà.
Segno che i secoli della civiltà occidentale - che pure si sono riempiti di morti a migliaia, nel corso di due guerre mondiali, e distruzioni delle storiche città e le macerie e la fame – non sono passati invano.
E oggi ci apprestiamo ad aprire al mondo tutto, - un mondo globalmente 'rotto' e letteralmente 'a pezzi' - la nostra cittadinanza europea e la relativa ricchezza prodotta e accumulata in sessanta anni di faticosa rinascita e ad accogliere con animo lieto e sereno e braccia aperte tutti, ma proprio tutti-tutti, i milioni di affamati, rifugiati e speranzosi di una vita migliore che ci vengono da un intero continente e dalla cintura dei paesi che affacciano sul Mediterraneo: Palestina e Siria in primis.
Ce la faremo?
La domandona è rivolta, in primis, a tutti coloro che si dicono disposti a sacrificare ricchezza e sicurezza delle nostre città e case e persone e sono disposti a 'stringersi a coorte' (letteralmente: 15 persone per metro quadro nelle città, fra qualche mese o anno) con tutti quei poveretti e sciagurati che si ammassano sulle coste africane e si provano nel grande azzardo dei 'boat-people': di violare le frontiere della fortezza-Europa.
E David Cameron non li vuole, i rifugiati che raccoglieremo, seppure si è degnato di promettere una nave e qualche spicciolo per la missione Triton, e dovremo stiparli noi, italici pietosissimi, lungo l'affollatissima penisola - e già il governo manda a dire ai sindaci e ai governatori riottosi che procederà a sequestri e requisizioni per l'allestimento del campo-profughi diffuso che diventerà il Belpaese da qui a qualche anno. E pazienza per lo sviluppo economico che ritarderà ulteriormente e per i tagli alla spesa che conseguiranno alle necessità di garantire una fetta di 'welfare' ai nostri ospiti rifugiati – l'assistenza sanitaria in primis.
E se, nel frattempo, leggeremo sui giornali e ascolteremo in tivù di qualche altra decina di 'foreign fighters' jiahdisti che nascondono arsenali e preparano attentati alle chiese o ai musei o alle redazioni degli storici giornali della mitica 'libertà di stampa' ce ne faremo una ragione e sopporteremo con stoica e rivoluzionaria pazienza che i nostri ospiti così liberalmente accolti e sfamati e resi 'cittadini' maturino e crescano in coscienza civica e integrazione e un Nuovo Rinascimento globale si avvii e ci mostri, finalmente! che le 'magnifiche sorti e progressive' sono ancora possibili e realizzabili in un mondo globale.
Correva l'anno....
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Storiche sudditanze e miscele pericolose.

Post n°2064 pubblicato il 26 Aprile 2022 da fedechiara
 

In molte piazze italiane si è contestata l'appartenenza dell'Italia all'alleanza militare americana 'difensiva' che chiamiamo Nato. Che cosa difende ed ha difeso nei decenni del nostro scontento, ci chiediamo. Erano 'difensivi' i bombardamenti sulla Serbia? E gli interventi in Irak ed Afghanistan di pretese azioni militari di 'enforcing freedom' a quale fattispecie di difesa armata corrisposero?
E l'intervento americano in Ucraina di addestramento militare di quell'esercito di 'nuovi nazionalisti' e vecchi nazistoni 'Azov' - e l'aiutino offerto gentilmente dalla c.i.a. ai membri del 'settore destro' nel colpo di stato di piazza Maidan e dintorni – a quale fattispecie di 'cintura difensiva' va ascritto?
Salta agli occhi che le logiche di quella benemerita associazione post seconda guerra mondiale sono logiche vecchie, le logiche obsolete - e trascinate stancamente nei decenni - del 'nemico russo', a prescindere dall'averlo incluso nei lucrosi commerci internazionali delle materie prime e nei consessi politici del G8/G20 - e mai nessuna proposta e test di buona volontà è stato presentato nelle assise internazionali di una cintura difensiva di stati neutrali al confine russo quale prova di buona volontà e distensione.
E straparlare pubblicamente e a vanvera di una fiera 'Resistenza' italiana da esportare in Ucraina insieme al carico di armi pesanti e bombe ('l'Italia ripudia la guerra quale risoluzione dei conflitti internazionali') non è solo una contraddizione in termini, bensì una enormità politica che i vertici istituzionali potevano risparmiarci/si.
E l'avere sguinzagliato la Digos nelle piazze a cancellare le scritte di aperto dissenso dalle decisioni di sudditanza Nato del nostro s-governo parlamentare di nessuno e tutti è l'aspetto più odioso di una censura s-governativa paurosa del crescere di una opposizione politica che non trova più un partito in parlamento che la rappresenti.
Una miscela di contraddizioni politiche e sociali davvero pericolosa per il futuro della nostra democrazia.

 
 
 
 
 

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