Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 11/12/2023
La religione del nostro tempo. 11/12/2022 Ascoltavo il concerto del Quirinale, stamattina, lodevole iniziativa della tradizione per quella istituzione politica che ci costa un patrimonio, peraltro, in gestione dello storico palazzo e lo stipendio del suo inquilino e dell'intendenza al seguito, gli eleganti corazzieri inclusi. E il conduttore dava conto della particolarità degli strumenti a corda usati dai musicisti: violini specialmente colorati nel loro legno originario, rosso, blu e giallo degli scafi da cui erano stati tratti i pezzi necessari. Indovinate quali scafi. Quelli utilizzati dagli 'scafisti', naturalmente, che sono stati parcheggiati in gran numero in porticcioli marini strapieni nelle isole e coste prese d'assalto dagli abbordaggi quotidiani. E chissà a chi è venuta l'ennesima idea celebrativa di una tragedia del mare di naufragi organizzati che subiamo da decenni senza trovare il modo di fermare quel traffico criminale, bensì lo osanniamo e celebriamo come una strana, oscena religione del nostro tempo. Perché ci vuole una speciale ostinazione e bella sapienza, sapete, per costruire un violino. Non tutti i legni sono adatti e solo alcuni hanno la risonanza che ci incanta nei concerti e l'averli lavorati allo scopo, quei violini celebrativi e colorati, pur se non provenivano dai giusti alberi di una particolare foresta, lasciando in evidenza il colore delle barche da cui originano, chissà se è andato a scapito del buon risultato finale del concerto. Ma, forse, l'esito musicale non era importante per gli organizzatori e gli esecutori, bensì importava la celebrazione e l'osanna e il ri-dire in musica agli ascoltatori di radio3 la giaculatoria pia sui maledetti 'naufragi', omettendo di precisare che sono 'organizzati' e che potrebbero essere validamente osteggiati con le giuste politiche di repressione dell'illegalità e gli accordi politici con gli stati sulle cui coste operano i criminali in accordo con le pretese vittime. Attendiamo con ansia che il ministro Piantedosi ci spieghi (e ci dimostri) in quale modo verremo a capo di tanta questione o se questo governo di 'ultima spiaggia' politica continuerà anch'esso a mostrarsi succube all'ipocrisia europea sulla piaga delle migrazioni clandestine pur di tirare a campare.
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Una delle 'scemate di guerra' – forse la più scema per le conseguenze che trascina con sé – è quella che afferma, senza avanzare un ragionevole dubbio, che la Russia, una volta firmata la pace con l'Ucraina alle sue condizioni (quelle che conseguono allo stato delle cose sui campi di battaglia) si sentirà in grado di sferrare un secondo e un terzo attacco agli altri stati frontalieri già iscritti nella cintura Nato (che i suoi dirigenti pretendono 'difensiva'). E' una stron... di parte Nato priva di fondamento, un argomento specioso (che Biden, negli spasmi delle due difficoltà elettorali, usa strumentalmente) che trascura di sottolineare come la Russia abbia mostrato serie difficoltà nella sua azione di contrasto delle controffensive Nato-Ucraina e una seconda e terza guerra di conquista non sembra essere nelle sue corde, posta di fronte ad una guerra Nato non più per procura, bensì con l'intero schieramento navale e aereo dei paesi occidentali in campo, gli Usa in testa. Con il corollario che tutti temiamo: di un uso finale delle testate termonucleari delle due parti in conflitto prima della sconfitta sul campo dei paesi Nato o della Russia (più probabile). E che si tratterà, come si è dimostrato in Serbia e in Afghanistan, di una guerra di missili (lanciati dalle navi e dai sottomarini) e di bombe dall'alto e di droni e di caccia e bombardieri di ultima generazione è altrettanto prevedibile perché gli 'scarponi sul terreno' nei paesi occidentali non usano più – e le opinioni pubbliche pacifiste insorgerebbero in tutta Europa e in America con manifestazioni oceaniche nel caso i figli fossero mandati a morire per ragioni geo strategiche di scarso o nessun appeal. La lezione del Vietnam ha radici lunghe e profondamente infisse nella memoria collettiva. Perciò la pace oggi è possibile purché si voglia riconoscere le ragioni della parte vincitrice (come è avvenuto in ogni guerra) e la Nato rinunci ad espandere la sua pretesa cintura difensiva (in realtà un ingiustificato assedio all'impero russo tacciato di essere nemico storico dell'Occidente). Mai situazione internazionale fu più favorevole della presente a causa delle difficoltà di approvvigionamento militare all'Ucraina e per la concomitanza del focolaio di guerra in Medio Oriente – e per la stanchezza psicologica delle opinioni pubbliche occidentali tartassate da inflazione e dai costi dell'energia in bolletta. Una guerra 'loro', degli straniti Stranamore d'Oltreatlantico, Biden in testa, appaltata all'Europa, ma da rispedire al mittente con l'augurio della prossima ascesa di Trump e di un radicale cambio di scenario internazionale conseguente. TODAY.IT Il vertice Nato e la "minaccia russa", Biden: "Più truppe Usa in Italia e in Europa" |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38