Creato da fedechiara il 14/11/2014
l'indistinto e il distinto nel suo farsi
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Messaggi del 18/01/2020
Da Stalingrado a Waterloo. Il gioco della Storia che va con il passo del gambero. E nel gioco della Storia, che tanto ci appassiona, possiamo metterci anche la notizia di ieri: che la Commissione senatoriale preposta voterà il 20 c.m. a favore dell'incriminazione, per i fatti della nave Gregoretti, del bravo Salvini, - l'uomo dei porti chiusi in faccia ai taxi del mare sotto veste pietosetta di o.n.g. foraggiate da Soros, l'uomo del caotico e drammatico melting pot universale che tanto ci affanna. E il 26 c.m. si vota in Emilia-Romagna, quell'Emilia rossa, bastione di un'epica Stalingrado italica, che potrebbe farsi Waterloo dell'epigono Zingaretti, generale in sedicesimo e con la divisa strappata delle armate sinistre in rotta che già furono del vittorioso Berlinguer e del Veltroni e del Bersani che smacchiava i giaguari e pettinava le bambole. La Storia che va col passo del gambero. E quel voto malvagio e nefasto della Commissione senatoriale che affossa ogni idea di legalità imposta e rispettata da tutti, (la magistratura inclusa, che nega i domiciliari a Carola Rackete, la 'capitana' tedesca che si fa largo sui moli italici speronando le navi), quel voto potrebbe essere la mossa decisiva del pedone che dà scacco al re e manda a casa il presente governatore dell'Emilia-Romagna - che fa lo gnorri nei comizi e sulla stampa amica del suo essere iscritto e rappresentante del partito democratico perché i capi e i caporali e i soldatini di quel partito si sentono tanto impresentabili da nascondersi sotto le gonne delle sardine impolitiche (sic) che riempiono le piazze invece delle urne. Sbellichiamoci, intanto che si apprestano i seggi e le armate degli elettori vi confluiscono bellicose.
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Eradicazioni e trapianti. (...) E non siamo più quelli che siamo stati e viviamo vite a compartimenti stagni e mostriamo le 'spalle al futuro' perché apparteniamo ad ogni presente che si fa subito passato e 'paesaggio nella nebbia' come nel film di Anghelopous - che narrava di bambini sperduti e di storie patrie brumose e che 'non macinano più', come tutta l'acqua che è 'passata sotto i ponti' delle nostre vite e trascina seco i sedimenti dei monti che abbiamo scalato e della terra che abbiamo calpestato e ci ricoprirà, prima o poi. Parce sepulto. E, non diversamente da un archeologo al lavoro sul campo, estraggo dal fondo dei cassetti gli oggetti dimenticati e 'in sonno' e li valuto per il peso e l'ingombro e l'inutilità prossima e futura – eppure li ho identificati e comperati per un uso che il tempo ha cancellato e sono stati relegati in seconda e terza fila nei polverosi scaffali e lì dimenticati, non diversamente dalle nostre vite in quest'era senile crudele in cui ci addentriamo sospettosi e rabbiosi e incerti, - ma non era da meno, nel suo farsi e definirsi, l'era lontana della giovinezza e dell'età adulta e solo la forza dei muscoli e dei tendini e dei nervi ci accompagnava nelle imprese quotidiane e ci diceva guerrieri vincenti. E l'archeologia domestica degli scatoloni e degli scaffali finalmente vuoti e pronti per il passaggio di mano a qualche sconosciuto usufruitore ti rimanda, nel correre dei pensieri oziosi, a tutta l'archeologia sociale e politica dei giornali che leggi distrattamente mentre ne avviluppi gli oggetti più fragili. |
Inviato da: LewisCannon
il 15/08/2024 alle 09:09
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:19
Inviato da: ARCAN020
il 29/06/2024 alle 12:34
Inviato da: fedechiara
il 24/06/2024 alle 06:56
Inviato da: VIOLA_DIMARZO
il 23/06/2024 alle 16:38