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Messaggi di Gennaio 2020

Le Stalingrado della Storia

Post n°1129 pubblicato il 28 Gennaio 2020 da fedechiara
 

Estote parati e paratevi dietro. L'editoriale.

Stalingrado ha fatto la Storia, è vero, ma non tutte le Stalingrado sono uguali e sono 'anticorpi' (speranzoso sottotitolo de 'il Manifesto') e foriere di future controffensive vincenti. 
E non sappiamo, non possiamo sapere, se la Stalingrado-Emilia è una 'vittoria mutilata' o una 'vittoria di Pirro'. 
Perché le incognite sono più di una e la prima è rivolta alla trimurti Di Maio-Grillo-Casaleggio: 
'E adesso, pover'uomini?' 
Già perché quello s-governo della repubblica a guida Conte-voltagabbana che sembrava essere il sancta santorum da difendere all'arma bianca e 'a prezzo della vita' dall'assalto dei pasdaran leghisti è oggi in mano ad una maggioranza parlamentare che vede il m5s detentore di numeri virtuali e residuali che si sono squagliati miseramente nel 'paese reale'. 
E c'è da aspettarsi che il pd ringalluzzito dalle pescherie rivisitate nelle piazze faccia la voce grossa nei confronti dell'alleato di s-governo, ma non è detto che il m5s in crisi di consensi la prenda bene e si sottometta e farà 'si' con il capino, come il cagnolino appeso agli specchietti retrovisori.

E dire che 'ha vinto il pd' in una roccaforte di settant'anni di regno ininterrotto dei 'rossi' – e oggi si ritrovano intra moenia la Lega al 32 per cento e Fratelli d'Italia all''8.5 dei consensi - qualche dubbio lo solleva sulla capacità di elaborare sinapsi degne di considerazione e rispetto.

E, sull'orizzonte politico, c'è sempre Salvini-martire politico polena della nave Gregoretti e 'chi vivrà vedrà' lo sconquasso di un voto che lo condanni o lo mandi assolto – e tenete bene a mente, 'oh voi ch'entrate' che l'inferno delle migrazioni incontrollate è l'ago della bilancia del gradimento elettorale di ieri di oggi e di domani.

Poi, se vi è di gran diletto dire che 'ha vinto il pd' perché è lenimento di una piaga rimasta aperta troppo a lungo, accomodatevi. Il futuro sempre ricomincia, però, estote parati (e paratevi di dietro, galantuomini).

DIZIONARIO.INTERNAZIONALE.IT
Scopri il significato di 'parare il culo' sul Nuovo De Mauro, il dizionario online della lingua italiana.
Quelli che dicono di aver vinto. Il confronto impietoso che li smentisce.
Elezioni Emilia Romagna
TELEGRA.PH
Elezioni Emilia Romagna

 
 
 

Bufale e dintorni

Post n°1128 pubblicato il 27 Gennaio 2020 da fedechiara
 

 

 

 

A visitare quotidianamente i social forum si ha la dimostrazione clamorosa (è il caso di dirlo) di quell'adagio che recita(va) 'non c'è sordo peggiore di chi non vuol sentire'. E anche la favola triste del pastore burlone che si divertiva un mondo a gridare 'Al lupo, al lupo!' in assenza del medesimo vi trova riscontro, ma nel senso inverso, ahinoi, perché tutto il gridare alle 'fake news! fake news!' e alle 'Bufale! Bufale!'che fanno gli s-governanti sinistri e i leaders di partito di sinistra conventicola provvisoriamente al vertice delle istituzioni della repubblica trova orecchie aperte in alcuni profili di persone scarsamente attrezzate alle ricerche che si possono fare in Rete per verificare di persona se davvero di 'fake news' si tratta oppure se vi è costrutto e riscontro - e, per ragioni di partito preso e ostinata e cieca appartenenza alla fazione accoglientistica ad oltranza quei dessi lo vogliono nascondere al popolo per tema di contraccolpi elettorali prossimi venturi.

E bene ha fatto un mio amico feisbuchiano a rispondere con link confermativi e originali a un tale che gli gridava compulsivamente 'fake news!' come commento stupido al suo link che illustra e resoconta le guerre intestine che si combattono nelle disgraziate enclaves di alcune città della Svezia, Malmoe in primis. Ed è vero, invece, che molta parte di queste informazioni di libera stampa e della Rete sulla tragedia dell'ordine pubblico conseguente al troppo che stroppia di immigrazioni massive e non integrabili sono regolarmente censurate e/o pochissimo evidenziate dai giornaloni di regime e dai giornalisti televisivi e radiofonici ostinatamente buonisti, - ad onta delle mille evidenze del dramma epocale che sta vivendo l'Europa a causa del 'nemico in casa' che ha stipato a milioni nelle banlieues delle metropoli europee e di cui si parla solo per il ricorrente esplodere di stragi e mitragliate di kalashnikov o per l'irrompere dei tir sulla folla di Nizza e Berlino. Domani chissà.
Il 4 di marzo mandiamoli a casa questi pastorelli che 'non c'è peggior sordo e cieco...'

 

 

 

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Aux urnes, citoyens!

Post n°1127 pubblicato il 26 Gennaio 2020 da fedechiara
 

 

 

Aux urnes, citoyens!

Se sfogliate 'Repubblica', un giornale che, da tempo, 'ha perso la testa' a causa dei successi elettorali di Salvini e traccheggia in forte ribasso di vendite ma insiste nella sua scelta di campo pro sardine e pro pd di s-governo, sembra davvero di essere al fronte in prima linea della Stalingrado emiliano-romagnola in attesa di disfatta e/o di risicatissima vittoria.
E la follia politica dei redattori storici e del loro direttore si spinge fino a dar via libera ad articoli e pareri di personaggi eminenti (sic) che paventano il 'bivacco di manipoli' minacciato da Benito Mussolini in pubblico parlamento - ed Eugenio Scalfari, il padre-padrone, afferma, impunito, che in questo paese c'è un deficit di democrazia, alleluia! Tu vai a capire per quali tortuosi meandri neuronici il Grande Vegliardo è arrivato a questa stupefacente conclusione.

E, invece, il lunedì dell'Emilia-Romagna ci dirà se è finito il fastidioso riproporsi in cronaca delle narrazioni distorte e faziose delle sardine buoniste e 'bellaciaiste' e ruba-piazze che hanno riempito stampa e televisioni fino a ieri, data del fragile e pochissimo rispettato 'silenzio elettorale'.

Una prodigiosa invenzione mediatica, quella degli ineffabili pesciolini, al fine di surrogare i sondaggi avversi alla coalizione giallo-rossa - studiata a tavolino dal think tank filo pd (quel che ne residua) e sostenuta a spada tratta da stampa e televisioni amiche; ma può essere che la sostituzione delle piazze con le urne sia uno dei motivi del prossimo voto avverso degli elettori delle due regioni e 'chi vivrà vedrà' e non manca molto, mettiamoci comodi dopo le 23 davanti ai video e speriamo che non siano brogli e altre porcherie contro il popolo sovrano. 
Quelle si poco 'democratiche' e in linea con la rabbiosa e arrogante voglia di censura della volontà popolare che ha portato alla formazione di uno s-governo giallo-rosso: di gente che ha paura del voto e 'ladri di democrazia' – sicuramente della democrazia diretta, perché di quella parlamentare dei 'governi che si formano in parlamento' non sappiamo davvero più che farcene, dopo decenni di governicchi e accordi sotto banco e vergognosi patteggiamenti e voltagabbana e 'mercati delle vacche' e le altre italiche schifezze di s-governo. Alle urne, alle urne!

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Odio sott'olio e sale. La conservazione assicurata.

Post n°1126 pubblicato il 26 Gennaio 2020 da fedechiara
 

Odio sott'olio e sale. La conservazione assicurata.

Finirà che anche ai redattori dei principali vocabolari in circolazione toccherà il 'daspo' sui social per non aver bannato dalla loro lista di vocaboli la parola 'odio'.
Che ha una sua lunga storia letteraria e sociale ante litteram e molti 'cattivi' dei romanzi sono pieni di odio e livore e rabbia - e senza non si può fare: se togli il cattivo dai romanzi finiscono per essere melense storie di buoni e delle loro buone azioni e pie illusioni di un mondo pacificato per incanto e il crollo delle vendite è garantito.

E, ieri, Conte, il Giano bifronte e voltagabbana della Nuova Politica Politicata del terzo millennio delle pescherie che vedono raddoppiare il venduto delle sardine sui banchi, di nuovo tirava fuori 'sta storia ridicola de 'l'odio' del Salvini – che, legittimamente, lo criticava per la cadrega incollata al sedere e gli prediceva lo sfratto dai palazzi del potere suo e della sua cricca di s-governo. 
Un uso improprio e una iterata, noiosa e falsa narrazione, quella di Conte, che continua a battere sulla parola-chiave di questa stagione politica certo che tutti noi elettori italici vogliamo essere più buoni e melensi, non solo a Natale.
E gioverà andarsela a rileggere la traduzione del lemma 'odio' sul vocabolario:

/ò·dio/
sostantivo maschile
1. 1.
Risoluta ostilità, che implica di solito un atteggiamento istintivo di condanna associato a rifiuto, ripugnanza verso qualcosa, oppure un costante desiderio di nuocere a qualcuno: avere in o. le chiacchiere, i convenevoli, le cerimonie; l'o. del male; o. cieco, bestiale, feroce, accanito, mortale, implacabile; parole, sguardi pieni di odio.

2. 2.
CONCR.
Quanto ne rappresenta l'oggetto.
"avevo due anni... e già un odio: la minestra, tutte le minestre"

Ecco, la seconda che dice: 'odio la minestra' – la solita minestra di ogni stagione politica di s-governo, con i giallo-rossi che si sono sostituiti ai giallo-verdi e passi che questi ultimi due colori siano troppo acidi e mi piaccia di più l'arancione che scaturisce dal giallo mischiato al rosso. 
Non è della teoria dei colori che stiamo parlando, bensì del lemma di cui alla: 'risoluta ostilità, che implica un atteggiamento (…) di condanna associato a rifiuto (…) avere in odio le chiacchiere, i convenevoli, le cerimonie... 
Ecco, appunto: avere in odio le vacue cerimonie e i convenevoli e le chiacchiere della politica politicata, e degli avvocati voltagabbana che hanno dato il via libera a un governo di infami (che non lasceranno fama) per sottrarsi al giudizio del popolo che è vox dei – come dicevano i latini della vox populi.

Oggi è giorno di silenzio elettorale, ma non posso esimermi dall'esprimere un augurio e un incitamento allo sfratto: 'Forza Emilia!' Inteso come complemento elettorale della Romagna liberata (novella Gerusalemme), ben si intende.

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Le insanie del terzo millennio

Post n°1125 pubblicato il 25 Gennaio 2020 da fedechiara
 

Di buoi e randellate tardive e macerie sociali e politiche. 23 gennaio 2016

Dunque avevamo ragione noi e torto loro: i cosiddetti 'buonisti' – quelli che neanche le cifre di 'un milione di profughi in arrivo' (cifre da mani sui capelli), dette e ripetute dai radio e telegiornali lungo un intero anno, ne scalfivano l'inossidabile bontà congenita, il magnifico e generosissimo sentire de: 'Venite parvulus dei barconi. Siate i benvenuti!' di una bontà ripetuta tre volte o sette-volte-sette, come diceva quel mitico Tale benedicente dei reports dei Vangeli.

Venite ed aggiratevi mendichi e senza arte né parte né prospettive di lavoro e di integrazione e intanto lucrate l'assistenza generosa – un tetto, cibo caldo e sigarette e le schede telefoniche - di una Europa annegata nel buonismo del suo marasma senile e che si denuda delle sue francescane vesti per darle ai poveri, ai milioni di poveri che bussano e busseranno quest'anno e nei prossimi alle sue frontiere-colabrodo. 
Un'assistenza generosissima che paghiamo coi milioni di euro che versiamo nelle voraci casse dell'Europa e che solo parzialmente rientrano nei progetti finanziati dall'Unione. 
Con l'aggiunta beffarda delle 'procedure di infrazione' che ci castigano finanziariamente perché non li schediamo né identifichiamo, quei migranti scafati che hanno tutti, tutti, 'perso i documenti' e si rifiutano di porgere l'indice e il pollice delle impronte e si fanno beffe delle cattive leggi e regolamenti e trattati che li inchiodano a parassitare da noi mentre le mitiche frontiere di Schengen si chiudono una dopo l'altra.

E quei buonisti/altruisti meravigliosi e commoventi li vedevi ieri affollarsi nelle stazioni di arrivo in Germania ad applaudire e spellarsi le mani verso i 'profughi' siriani che scendevano dai treni dell'est nel momento di massima follia della Merkel - momento oggi rientrato, e la mitica Cancelliera fatta rinsavire a botte di voti contrari dai membri del suo partito dopo gli spaventosi eventi del capodanno feroce di Colonia e Amburgo e Zurigo ed Helsinki, ma a buoi già dilagati a centinaia di migliaia nella stalla-Europa e il messaggio catastrofico de: 'Accogliamoli tutti! ormai lanciato urbi et orbi nel Medio Oriente del medioevo islamico e ai parenti e agli amici che ancora premono alle frontiere esterne del continente provvisoriamente fermati dai muri di filo spinato che si alzano e si potenziano in tutti i paesi della cintura est - e la Grecia isolata e lasciata a cuocere nel suo brodo di incapacità e inefficacia delle scarsissime misure prese per arginare la marea umana.

E ditemi voi, alla luce di questi eventi largamente annunciati e prevedibili dell'umano 'troppo che stroppia' che ci affanna e già smorza la fragilissima ripresa economica europea chi sono quelli che 'fanno danno' perché troppo generosamente 'danno e fanno' in favore dei milioni di migranti in larga parte clandestini. 
'Danno e fanno', già. A sproposito e senza un minimo di grano salis nelle zucche zuccherose e immedicabilmente buoniste.

Sto parlando di Renzi e dei suoi scherani di partito che ieri ha tuonato (si fa per dire, erano i fiati intestinali di un ventriloquo) contro la chiusura delle frontiere e lo stop a Schengen. 
Voce di un folle inascoltato e che, speriamo, a ottobre si prenderà in testa la randellata decisiva del referendum contro le pretese 'riforme' e se ne andrà a casa, lasciando bene in vista i cocci e le macerie della sua folle politica buonista.

La prossima ondata di barconi sulle nostre coste.

ILFATTOQUOTIDIANO.IT
In Tunisia la rivolta dei disoccupati è arrivata anche a Tunisi. E dopo giorni di cortei pacifici sono aumentate le devastazioni e gli scontri con la polizia: per questo il ministero dell’Interno ha ordinato il coprifuoco in tutto il paese dalle 20 alle 5 del mattino. Nella capitale la situazione è…

 
 
 
 
 

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