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Arcolaio
Post n°169 pubblicato il 18 Agosto 2015 da deteriora_sequor
Nicola Aldovrandi era noto come un ostetrico puntuale ma enigmatico. Negli ultimi tempi aveva pure lasciato corso a una sbadataggine che non era da Lui. Qualcosa di selvaggio lo distraeva, una fiumana di pensieri inondava il suo cervello lasciandolo spesso a metà operazione con la bocca aperta e lo sguardo perso nel vuoto. Aveva trentasei anni ed era, a detta di tutti, un bell'uomo: non molto alto ma proporzionato, bei baffi neri e occhi topazio, capelli con la scriminatura impomatata nel mezzo, naso piccolo e magnifico, fronte spaziosa, segno di una rara intelligenza. Si stagliava in mezzo alla gente come il raggio dorato di una ruota si evince dagli altri pur contribuendo tutti allo stesso movimento. Ma, dicevamo, v'era qualcosa che abbruttiva la notevole complessione di quel giovane professionista. O meglio v'era qualcuno, e colei era sua moglie Annetta che gli forniva non pochi motivi di preoccupazione con i suoi venticinque anni e una gravidanza al sesto mese. Nicola, come a rispondere al trillo di un campanello immaginario nella sua testa, se ne andava in giro toccandosi spesso il capo ed era tormentato da terribili emicranie. Da qualche tempo la sua astrusione si era infittita e aveva deciso di chiedere una momentanea sospensione dal lavoro per potersi riprendere in tranquillità a casa. Ma anche un altro era il motivo per quel improvviso ritirarsi: voleva seguire con più attenzione Annetta, voleva pedinarne i piccoli passi, scrutarne gli occhi azzurri e profondissimi. Aveva egli, un giorno, intercettato una lettera colma di profumo indirizzata a sua moglie da qualche mano esterna per mezzo della servetta Beatrice. Nelle poche righe che aveva scorso Egli aveva trovato conferma ai suoi sospetti più atroci: Annetta lo tradiva, e da parecchio tempo. Il bellimbusto era un tale che si firmava "Il vostro principe di P." e la riempiva di frasi lascive, lasciando criptiche allusioni a un loro futuro stare insieme "una volta chiarite quelle note questioni di cui Voi ben sapete". Aldovrandi aveva chiuso la lettera accuratamente e l'aveva messa al suo posto come se nulla fosse. Nel frattempo aveva riflettuto sulle "ben note questioni" a cui si accennava nel grazioso foglietto. "Evidentemente mi vogliono fare secco" rifletté Egli. "In questa casa c'è abbastanza veleno per stendere un reggimento. è la casa di un medico." Poi si prese la testa fra le mani e cominciò a singhiozzare pianamente per alcuni minuti; le lacrime passavano attraverso la barriera intrecciata delle dita e si spandevano al suolo. Ma, quando furono terminate, l'uomo che si alzò dalla bella sedia della sua stanza non era più lo stesso Nicola Aldovrandi, stimato ostetrico professionista. Egli era, invero, un'altra persona. (Continua) |
Inviato da: cassetta2
il 29/07/2024 alle 22:28
Inviato da: Word_User
il 07/05/2021 alle 00:00
Inviato da: cassetta2
il 02/09/2020 alle 09:18
Inviato da: angi2010
il 18/04/2017 alle 23:29
Inviato da: deteriora_sequor
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