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Post n°180 pubblicato il 07 Ottobre 2015 da deteriora_sequor








Raggiunta nuovamente la stanza di  Annetta, Ferdi raccolse il
bisturi che ancora giaceva per terra, lo strinse energicamente,
poi, dopo avere spalancato la finestra, lo scagliò con tutte le forze
verso un appezzamento di terreno incolto e paludoso che giaceva
obliquamente al Palazzo. Finito che ebbe, richiuse le imposte e,
preso uno spazzolone, bruschino e liscivia da una specie di sgabuzzino,
si diede a ripulire le macchie di sangue lasciate dal corpo di Susanna.
Terminò in quattro e quattr'otto e, apparentemente, e finalmente
spossato si accomodò su una delle comode poltrone del luogo.
Nicola lo fissava stupefatto ma non aveva il coraggio di profferire
parola, quasi sapendo che se c'era un modo per evitare di finire
sulla forca, quello giaceva tra le mani callose del cugino. E questi,
dopo avere accennato a chiudere gli occhi, cominciò, flebilmente,
a parlare :"Davide Farace, autoproclamatosi Principe di Roualt.
Ti dice nulla questo nome?" Aldovrandi represse un brivido di freddo
e si accomodò, Lui pure, in una poltrona dirimpetto a Ferdinando.
"Farace è uno dei parvenu, cicisbei e postulanti che bazzica il
giro di mia moglie. Non ho avuto modo di parlargli in privato
ma non mi sembra diverso dalle migliaia di questuanti che entrano
ed escono dai palazzi cosiddetti signorili in cerca di una patente
di nobiltà o ricchezza." "Beh, il Signore, non trovando questa
patente, se l'è fornita da sola. Ha comperato un titolo nobiliare
grazie ai soldi di Annetta. Grazie ai tuoi soldi, Nicola. Ora è il
Principe di Roualt e la sua scalcagnata sorella la sua dama di
compagnia ufficiale." "Una ruffiana?" "Precisamente. Ma a quanto
sembra, a tua moglie andavano bene entrambi, visto che erano
di casa ventiquattr'ore al giorno tra queste mura. E Tu non hai
mai pensato bene di indignartene." Il Medico fece un gesto vago
con la mano e proruppe :"Fossi stato a contare quanti pezzenti,
truffatori, lestofanti e canaglie riceveva mia moglie ne sarei
uscito pazzo. Tu sai meglio di Me com'è fatta Annetta: le
frustrazioni di una vita famigliare non immacolata le riversava
sulla strada come acqua sporca, e se ne compiaceva." "Ma Io....
Io ero diverso!" Urlò Ferdi come un posseduto, tanto da far
sobbalzare Nicola dalla sua poltrona. "E Tu che c'entreresti?"
Fece, poi, con un sorriso mellifluo. Il cugino si levò e andò,
agitatissimo verso le finestre. "Io ho amato veramente tua
moglie, Dottore. Mentre Tu spendevi il tuo tempo in bordelli
di lusso e foraggiando decine di amanti, Io, solo Io ero fedele
all'immagine e alla figura di Annetta. Lei, la donna suprema,
la calda e accogliente forma dell'Amore nel suo guscio
sempiterno, il brillare di una stella che conduce verso casa
il viaggiatore smarrito, l'immagine di un corpo seducente e
sincero sotto l'apparenza della femmina perduta e sbandata
dalla condotta vergognosa del proprio marito!" E detto questo,
con gran turbinare d'occhi, Ferdinando levò il pugno verso
la silhouette attonita del cugino. "Finché...."





(Continua)





 
 
 
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Un blog di: deteriora_sequor
Data di creazione: 13/05/2013
 
 

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