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Arcolaio XI

Post n°179 pubblicato il 03 Ottobre 2015 da deteriora_sequor







Quando ebbe finito raccolse anche il fazzoletto di Ferdinando e lo gettò
nella fornace. Suo cugino sorrise e gli diede una lievissima pacca sulla
spalla destra. Nicola non poté fare a meno di essere attirato ancora una
volta da quel viso: adesso gli era a pochi centimetri e scoprì, con sua
sorpresa, che ansimava. "Fatto fatica?" "No. è il mio cervello che sta
lavorando. Il respiro pesante è un corollario. E, ascoltami: quando si ha
una grande colpa è meglio ammetterne una piccola, Dottore." Aldovrandi
lo guardò sbattendo le palpebre e presagendo qualcosa di inquietante
ma non terribile. "Cosa intendi?" "Il bisturi che abbiamo di sopra. Beh
ti sarà servito per sistemare tua moglie e il bambino, immagino?" "Non
sono morti, almeno non quando Li avevo lasciati." "Che Gli hai fatto,
cugino?" Il medico ebbe un sobbalzo, poi tornò a calmarsi e si espose
con voce monocorde :"Li ho cuciti insieme con una garza sterilizzata.
Prima ho dato Loro del laudano." Ferdi ebbe un sospiro che parve a
metà fra il sospiro e il ribrezzo :"Perché?" "Ci teneva così tanto a quel
bimbo che non era il Mio, che ho pensato fosse giusto tenerli stretti
stretti." "Miserabile bestia." Aldovrandi si guardò intorno, il calore era
insopportabile e Lui si sentiva sul punto di svenire per le vampate.
"Risaliamo" mormorò, mentre goccioline di sudore gli imperlavano
le labbra. Aspettava una domanda dal cugino. Una sola, fatidica
domanda. Che arrivò :"E adesso dove sono?" "Dio Mi è testimone
se ne so qualcosa. Mi ero preparato a mostrarteli. Così come a
mostrarti il cadavere di Susanna, ma Loro....Loro sono scomparsi!"
Ferdi si portò le due mani congiunte alla fronte, come stesse facendo
uno sforzo sovrumano per mettere ordine nei pensieri convulsi che si
affollavano vorticosamente alla superficie della sua coscienza. Poi,
dopo qualche minuto, parve rilassarsi e annuire più volte con il capo.
"Credo di avere la risposta per Te, cugino. Ma prima dobbiamo tornare
di sopra e aspettare che arrivi Chi di dovere. Che, del resto, non
tarderà a farsi vivo." "Aldovrandi stava letteralmente cuocendo e
non vedeva l'ora di mettere il suo corpo surriscaldato fuori da quel
l'ambiente. Esasperato urlò: "E Chi dovrebbe venire? Magari gli stessi
che hanno fatto sparire i corpi di mia moglie e di Tuo figlio?" Poi corse
verso la porta e la spalancò con una spallata mettendosi a correre a
perdifiato per le scale fino ai piani superiori. Sentiva solo la voce melliflua
del cugino che gli rimbombava nelle orecchie :"In un certo senso, Nicola.
In un certo senso. Stiamo aspettando l'arrivo del Principe di Roualt,
sua sorella e le Forze di Sicurezza."





(Continua)





 
 
 
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Un blog di: deteriora_sequor
Data di creazione: 13/05/2013
 
 

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