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« Il professor GoriBobby II »

Bobby

Post n°192 pubblicato il 14 Dicembre 2015 da deteriora_sequor







Era stato Saint Moritz, al Maitre d'Or o in Italia, a Cortina, al Jacko's
che aveva sputato sangue la prima volta? Veniva da una bronchite
degenerata in qualcosa di diverso, ma pensava che il peggio potesse
significare una brutta polmonite. Lui, e la sua mania di girare senza
troppi abiti addosso. Lui, e il suo fluttuare nella vita come solo una
piuma riesce a fare all'apice di un soffio, e poi cavarsela sempre
e riprendere la sua esistenza come nulla fosse accaduto, come se tutti i
rischi che aveva attraversato fossero stati il piccolo dazio da pagare
per suggere il pistillo della vita con la maggiore testardaggine possibile,
e rotolarsi così, per sempre, nell'ubriacatura dei colori e della bellezza.
Vino, Certamente. Delle migliori qualità. E giochi alla sera, nei casinò
e nelle case private, sempre delle migliori qualità e delle grandi spese.
Ah, già. Seduto sulla terrazza del sanatorio quel giorno stava proprio
dimenticando le donne, stranamente. Proprio le donne. Potevano forse
definirlo farfallone o seduttore? Certo che no. Con tutte aveva investito
qualcosa del suo patrimonio interiore personale. Di tutte si era innamorato
con fervore quasi religioso, e in ogni storia aveva immesso l'unicità del
suo straordinario essere: la completezza delle sue ispirazioni e la
variegata intensità del suo poliedrico background culturale. Non era
stato avaro o stitico in Amore. Questo no. Aveva patito, si era rotolato
nel dolore e nella passione, aveva implorato, si era persino umiliato,
aveva alzato la voce e usato persino quel po' di urgente violenza
fisica. Ed era sicuro che in ogni compagna della sua travagliata
esistenza avesse ritrovato il completamento a una parte di sé, che in
quel momento urgeva dolorosamente. Si era calato con muto fervore
nel ruolo di amante incompiuto, aveva trascorso interi, lunghissimi
giorni a fare progetti sulla vita a due, si era abbandonato fiducioso in
letti amplissimi e aveva pregato che non terminasse mai. Invece era
sempre finita. Tra recriminazione, spinte e insulti e accuse di doppiezza
e infedeltà. Come poteva essere successa una cosa del genere? Lui,
a cui si poteva solamente rimproverare un eccesso di galanteria, un
donarsi alla Donna nella sua interezza? Lui a cui si poteva unicamente
ascrivere un'inclinazione forse sconcertante per la Compagnia Femminile
in quanto tale? Come poteva essere stato male interpretato un bacio
schioccato da delle dita raccolte o un dialogo fitto con la compagna
occasionale al tavolo verde? Poteva una signorina essere tanto meschina
da vedere in ciò i segni del maldestro tombeur de femmes o gli indizi
del galante playboy alla ricerca di nuove, facili vittime? Si raccolse la
coperta a scacchi in grembo sotto il bel sole dell'Engadina e si confidò
che mai, mai qualcuno che l'avesse veramente amato poteva incorrere
in simili equivoci o spaventose gelosie. Significava non averlo capito e,
quel che era peggio, non averlo mai amato.





(Continua)






 
 
 
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Un blog di: deteriora_sequor
Data di creazione: 13/05/2013
 
 

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