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« Bobby IIIBobby V »

Bobby IV

Post n°195 pubblicato il 07 Gennaio 2016 da deteriora_sequor






Discese nella hall armato di un bastone da passeggio e fu lì che la vide.
Il fantasma in gonnella non era sparito: aveva semplicemente avuto
accesso alla clinica e ora si guardava intorno, forse spaurita, ma con
una sana combattività negli occhi. Bobby non la riconobbe subito
ma continuò a fissarla con quello strano languore che piglia di fronte
a un volto che si è amato tanto ma del quale ci si è completamente
scordati. Alla fine incrociarono le pupille ma anche Lei non diede
segno di riconoscerlo. Dopo qualche secondo di esitazione Lei si
avvicinò alla reception dell'Istituto e Lui la vide confabulare fitto
con uno degli addetti. Presentendo guai si affrettò verso l'uscita
e, giunto, sul terrazzo, affollato di persone non trovò la forza di
darsela a gambe, ma rimase, innocuo e intontito, a guardarsi
attorno. Fu dopo qualche minuto che sentì una voce chiamarlo
flebilmente alle spalle. Lui fece finta di non avere sentito e continuò
la commedia lanciando occhiate a destra e a sinistra, come fosse
la prima volta che capitasse da quelle parti. Poi fu la volta di una
mano che gli prese il gomito delicatamente e Lo costrinse a
girarsi spaurito e traballante. Subito non incrociò gli occhi della
donna che stava attirando la sua attenzione. Era bassina. Non
superava il metro e cinquantasette. Aveva capelli rossi e corti
e degli occhiali da vista che ne contraffacevano, in parte, le fattezze.
Esteticamente era piacente e con qualcosa di infantile che portava
sempre Bobby alle lacrime quando Gli capitava di vedere quel
genere di donne per strada. Non si rendeva conto di cosa potesse
essere: forse la tenerezza e la semplicità che ragazze così portano
sempre con loro. Forse qualche ricordo di un amore adolescenziale,
quando si passeggia mano nella mano sulle rive di un rigagnolo
maleodorante e le cose appaiono sul punto di durare per sempre.
Forse la serenità e sicurezza che una bellezza non in svendita
sparge a piene mani nel silenzio della passione. Forse....."Ciao
Bobby". Ora la vedeva perfettamente abbassando leggermente
il capo. E la riconosceva. Alice Muir. Qualcuno che lo aveva
amato innumerevoli anni prima. Una virgola in un discorso, una
parentesi durante una lunga esposizione. Lui si sentì forare il
cuore dalla una punta di quelle piccozze di montagna e grossi
lacrimoni gli inumidirono le ciglia, costringendolo ad inforcare
dei brutti occhiali da sole.





(Continua)






 
 
 
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Un blog di: deteriora_sequor
Data di creazione: 13/05/2013
 
 

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