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Bobby XIX

Post n°211 pubblicato il 16 Marzo 2016 da deteriora_sequor







"Ah, ero venuto solo a dare un'occhiata. Non ho molto appetito." Rispose
Bobby afferrando il bicchiere di sherry e vuotandolo d'un sorso. Il drink gli
fece l'effetto di un cazzotto nello stomaco e lo piegò in due mentre il padre
rideva di gusto e lo indicava all'amata. "Ah, il caro Bobby. Non è mai riuscito
a reggere decentemente l'alcol! Figliolo non puoi pretendere di bere quella
roba senza mangiare nulla al mattino. Non siamo russi!" Il figlio si ricompose
rapidamente dopo un'altra scarica di tosse, maledicendo in cuor suo il gioco
del gatto con il topo che il padre stava esplicitando. Si sollevò in
piedi facendo rovesciare la sedia. Aveva gli occhi lucidi e le labbra gli tremavano
per l'emozione. "Hai intenzione di incontrare la mamma?" "Beh, certo che no.
Se posso evitarlo.
Poi lei sarà così tanto impegnata con quel suo Anthony Montague. Non intendo
certo disturbarli." "Tu conosci perfettamente la ragione per cui la mamma è
venuta alla clinica, vero?" Il padre si fece improvvisamente serio e crollò il
capoccione, fingendo egregiamente di non saperne nulla. "Allora te lo spiegherò
Io, papà: la ragione per cui Louise Jordan è arrivata è la stessa per la quale
sei arrivato tu, e lo sai benissimo." Poi girò la schiena senza salutare e si
allontanò verso il terrazzo su cui stavano già picchiettando i primi
fiocchi di neve. Prima di uscire si fermò davanti all'immensa vetrata e da lì poteva vedere il
riflesso di Mark Everard Fawcett ed Elizabeth impegnati in un fitto
conciliabolo. Chiuse gli occhi istintivamente e sentì una mano sfiorargli il gomito. si voltò
bruscamente e si trovò di fronte, riaprendoli, il viso bizzarramente
affascinante della ragazza. "Mi dispiace" disse ella "Mark ha un concetto tutto personale
del divertimento e dello scherzo...è un personaggio così...sopra le righe, ma
le assicuro che non è malvagio né beffeggiatore. Penso sia un modo per
celare una forma di insicurezza e dubbio. Lui ha bisogno di inquadrare le
persone in un certo modo prima di aprirsi totalmente." Bobby la fissò
sospettoso :"Anche con suo figlio?" "Soprattutto. Mi ha raccontato di non
essere stato un buon padre." "Beh, Lui e mia madre fanno una bella gara.
Non saprei davvero dire chi vincerebbe nella competizione dell'insicurezza
e dell'assenza." Elizabeth afferrò uno dei suoi lunghi capelli rossi e lo stirò
dolcemente sino alla punta :"Non lo prenda come giustificazione. Da quel
poco che so anche lei non ha fatto nulla per riscattare la crapula dei suoi
genitori carnali. La sua vita, Robert, è stata un susseguirsi di fallimenti
e vizi malvagi. Non siamo fatti con lo stampino: abbiamo la possibilità e
 il dovere di imparare dagli sbagli dei nostri prossimi e riscattarli attraverso
una condotta morale sufficientemente dignitosa." Il giovane uomo si sentì
avvampare dalla rabbia e dall'indignazione; l'amante ventenne di suo
padre veniva a dargli lezioni di morale? Veniva a rimproverarlo della sua
condotta viziosa senza prima darsi una rapida occhiata? La misura era
colma anche per Lui. "Signorina Elizabeth..." "Powell" Chiosò lei con una
voce che non avrebbe sfigurato dentro un bicchiere di cristallo. "Signorina
Elizabeth Powell, nemmeno ci conosciamo e lei viene a suggerirmi il
comportamento che dovrei seguire nella mia già lugubre vita? Non le
sembra un po' troppo? Ha mai considerato quello che viene comunemente
definito esame di coscienza? è in grado di portarne a termine uno
scrupolosamente?" Bobby era sfigurato dalla rabbia, il viso paonazzo
e una grossa vena che gli pulsava in mezzo alla fronte. La signorina
Powell tornò a stirarsi con tranquillità la sua larga profusione di capelli
fiamma e iniziò a parlare mentre sollevava le sopracciglia con morbida
indolenza.









 
 
 
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INFO


Un blog di: deteriora_sequor
Data di creazione: 13/05/2013
 
 

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