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« BobbyBobby III »

Bobby II

Post n°193 pubblicato il 21 Dicembre 2015 da deteriora_sequor








Il sole era in piena sostanza a quell'ora del pomeriggio e batteva
obliquamente le terrazze, inondandole senza pietà ma con
altrettanta speranza. Bobby ripensò all'ultima lettera di sua
madre, nella quale la vecchia si rivelava per ciò che era sempre
stata: un'avida e presuntuosa primadonna, feroce ed egoista,
una chiusa e spavalda attrice di sé stessa. Una persona per
la quale anche gli affetti più cari potevano essere misurati con
il bilancino dell'interesse e il metro del ricavo personale. Un
vampiro retorico e fintamente sentimentale, che intesseva peana
alla passione filiale nel mentre che contava il proprio rendiconto
da una ben poco metaforica cassaforte in acciaio dove anche
lo spirito e le ultime energie amorose erano state rinchiuse.
Spostò l'ombrellino adeguandolo al muoversi dell'astro ed
ebbe un moto di disgusto e rabbia. Vide nuovamente la bella
calligrafia della Signora Jordan mentre vergava pagine su pagine
di inutili divagazioni sulla bellezza della Vita e il perseverare
della Speranza. Poteva persino immaginarla mentre, compunta
ed impettita, buttava giù, spietatamente, la condanna a morte di
suo figlio con un sorriso stirato da un angolo della bocca all'altro.
Del resto non aveva mai sopportato di diventare madre e quello
che Bobby aveva avuto tra le mani ne era la testimonianza più
tragica. Lei, matura e celebre cantante lirica trentottenne, era
stata intrappolata dal marito dell'epoca, Mark Everard Fawcett,
capitano di industria e rappresentante "in pectore" della Boyce
& Soucetrial con una gravidanza indesiderata e sempre, accurata
mente, evitata. L'uomo ricordava ancora i racconti dello zio
sulla reazione isterica avuta da Louise Jordan il giorno della
rivelazione della presenza di un esserino dentro di Lei. Si era
lanciata in ululati pietosi e aveva tentato di tagliarsi le vene,
finendo per essere ricoverata d'urgenza in un reparto per
alienati del Saint Mary Hospital. Lì vi era stata trattenuta finché
era apparentemente scesa a patti con i suoi ingombranti doveri
di futura genitrice. Bobby sorrideva ora. Solo apparentemente:
dal giorno della sua venuta al mondo la donna aveva posto come
apice della sua missione nel mondo quello di seppellire anzitempo
il fastidioso pargolo, poi fattosi ragazzo, e poi uomo. E ora, non c'era
che dire, il suo fine pareva essere raggiunto: il fantolino cresciutogli
in grembo si trovava degente alla Clinica Baretz Dleghamen sita
nei pressi del villaggio di Bevers nell'Alta Engadina, con un referto
medico di poriformalicosi aggravata e un'aspettativa di vita pari a,
beh, pari a zero. Così la pratica Robert Byron Fawcett avrebbe
potuto essere chiusa con metodo e pulizia, così come piaceva
alla vecchia. E Lui l'avrebbe preceduta nella tomba lasciando
come unico ricordo di Sé l'espettorato dentro i robusti fazzolettoni
in cotone, forniti dal solerte ospedale d'alta quota.






(continua)






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Commenti al Post:
several1
several1 il 21/12/15 alle 16:04 via WEB
non diamoLE questa soddisfazione ...
 
 
deteriora_sequor
deteriora_sequor il 21/12/15 alle 16:27 via WEB
La risposta sta tutta nel brano musicale
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 22/12/15 alle 10:58 via WEB
Una donna senza Amore....Un Bowie "moderno" ^^
 
 
deteriora_sequor
deteriora_sequor il 28/12/15 alle 10:56 via WEB
Una donna senza amore e un uomo incapace di riceverlo.....Uno degli ultimi, più "strazianti" Bowie...
 
ElettrikaPsike
ElettrikaPsike il 24/12/15 alle 17:59 via WEB
Ed anche da te, Deteriora…una premessa comune ma dovuta: Sono pochi i blog che seguo, anche perché non sono molto mondana e mi aggiro raramente tra le vetrine delle varie casette virtuali. Per alcune, però, vorrei, avere molto più tempo da sottrarre a quello che devo impiegare per "risolvere" soprattutto problemi di salute e da riempire leggendo, o lasciando (più) interventi. Quindi...in un tempo di regali, anche se in un periodo leggermente deturpato...voglio, da strega elettriKa (e se non altro per questo, per forza di cose luminosa...) lasciare un regalo virtuale in questi spazi. I tuoi brani li leggo e per quest'ultimo che hai scritto hai suggerito che la risposta è tutta nella canzone. Allora...dal momento che se anche non ti ho mai visto, t’immagino muoverti sempre o quasi attraverso il buio, e probabilmente anche lasciare foglietti scritti, da qualche parte nel parco, di nascosto da tutti o da qualcuno, ti auguro naturalmente che tutti raccontino le cose che hai scritto…quando parli nel buio e fuori dal buio; ma soprattutto ti auguro che non arrivi mai nessuna pistola silenziosa a tiro del tuo cuore quando è più pericoloso…A te (e non solo a te) regalerei un ballo con ben altra Oscurità, con la Notte che ti ama, ed un oblio che disinnesca l’angoscia ogni volta che si pensa di poter morire… I've nothing much to offer but if our life…could fly over mountains, could laugh at the ocean, sail over heartaches…
 
 
deteriora_sequor
deteriora_sequor il 28/12/15 alle 10:59 via WEB
Già, Ricordo...... Non ho molto da offrire Non c'è molto altro da prendere Sono un debuttante assoluto E sono assolutamente equilibrato Fino a che siamo insieme Il resto può andare all'inferno Io ti amo senza riserve Ma noi siamo debuttanti assoluti Con occhi spalancati Ma comunque nervosi Grazie, davvero, per le tue parole Det
 
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Data di creazione: 13/05/2013
 
 

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