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POVERI NOI
Post n°186 pubblicato il 22 Luglio 2016 da fuoco.e.cenere
Che i ciclisti siano un pericolo pubblico è risaputo. Si credono i padroni della strada loro! Se ne stanno belli beati, uno di fianco all'altro, spesso agli altri. Eh già perchè mica stanno in fila indiana, poi come fanno a chiacchierare? Loro si prendono il lusso di invadere mezza corsia e poi ti urlano dietro un bel vaffa o ti fanno vedere il dito medio se osi suonare il clacson perchè si facciano da parte. Il semaforo poi...questo sconosciuto. E' già molto se si fermano al passaggio a livello evitando di attraversare le sbarre con la bici in spalla. Ma stamattina, mentre guidavo per andare in ufficio, ho visto il top dei top....un ciclista che con entrambe le mani lambiccava con il cellulare! Questa non la chiamo imprudenza, ma deficienza allo stato puro. E mi domando: Ma come ci siamo ridotti? Così tanto "social" da non riuscire più a godere della solitudine senza tutti quegli armenicoli tecnologici che sembrano essere diventati il nostro prolungamento, condizione imprescindibile per "stare al passo". No, così non va affatto bene P.S.: E quel ciclista è un idiota a cui puzza la salute.
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