Zacinto mia

ENTRARE NELLA TESTA DEGLI ALTRI

Ancora giorni altalenanti. Il primo novembre mia moglie è uscita con uno dei suoi amichetti fingendo di andare con la solita amica. Quando ho scoperto che andava con quello sono scoppiato a piangere ma non ho potuto dirle il vero motivo. Le ho comunque risposto che stavo male per la situazione e lei è stata durissima. Mi ha detto che sono stato un marito e padre manchevole, che lei è infelice da anni, che se un rapporto si è logorato non si aggiusta, che faccio scappare la gente, che anziché risolvere i problemi, li creo. Al solito non ho dormito la notte. Sinceramente non mi sembra di essere stato un padre manchevole. Tutti i fine settimana da un anno e mezzo i bambini li tengo io perché lei deve studiare, quando mia nonna stava male, portavo il grande tutte le domeniche da lei. Finito di lavorare, sto con loro. Al corso di puscina ho accompagnato il maggiore per due anni. L' inserimento del piccolo al nido l'ho fatto io e l'ho sempre portato io tant' è che ha detto prima "papà" di "mamma". Quando è tornata dall' uscita col suo amico ha detto che per un po' non uscirà più e ha voluto dormire con me. Bah... Domenica scorsa altro amichetto, l'uscita è durata un'oretta e mezza (andata male ancora una volta?) e ha lasciato ancora a me i bambini. Al ritorno, solita solfa: si sente in colpa perché io tengo tanto i bambini ma lei deve staccare, deve svagarsi... Non capisco se stia con me finché non trovi un altro uomo che mi sostituisca (e finora nessuno se la fila) o per i sensi di colpa. Vorrei proprio entrare nella sua testa per capirlo. Forse non lo sa nemmeno lei. Martedì credo sia andata a pranzo con un altro, ma non era vestita neanche tanto bene... Nel frattempo non sta studiando quasi nulla e il lavoro non la soddisfa. Occupa una "cattedra covid" cioè le fanno fare la tappabuchi. Fa sostegno ad una tunisina che si taglia le vene e scappa di casa e la sua amica col padre in galera che si porta un riccio nello zaino perché ha paura che a casa il gatto se lo mangi. In pratica passa le ore a rincorrere queste due disperate. Non un minimo di programma, né una soddisfazione. Non ha un orario preciso, ogni giorno le comunicano l'orario del giorno dopo con evidente difficoltà da parte nostra di organizzarci coi bambini. Il preside ha messo in chiaro che è una tappabuchi e non deve avere alcuna pretesa. Sarà forse l'insoddisfazione, unita alla mia pazienza e costanza, il fatto che la consolo e, lavorando da casa tre giorni la settimana, sono importante nella gestione dei bambini che questa settimana abbiamo sempre dormito assieme, da ieri ha ripreso a prendermi per mano, mi telefona più spesso, mi ha detto che a gennaio, quando avrà dato l'esame di latino, faremo un fine settimana insieme. Da ieri mi sembra che passi anche meno tempo a scrivere agli amichetti. Speriamo continui così...