Zacinto mia

CHI È PIÙ FORTUNATO

In queste due settimane mia moglie ha ottenuto una supplenza e quindi abbiamo dovuto alternarci nella gestione dei bambini. Io ho cercato di organizzarmi col lavoro per aiutarla il più possibile e comunque accudirli solo io nelle sue 13 ore settimanali. Sinceramente mi ha dato un po' fastidio che abbia chiesto aiuto a sua mamma. Prima dovrebbe chiedere a me, che sono il papà, oltretutto sua mamma non potrebbe muoversi in questi giorni. Non vorrei, inoltre, che dicesse in giro che io non mi dedico abbastanza ai bambini visto che mi è capitato di sentire allusioni in merito. Se poi sua mamma insiste perché si annoia, non è colpa mia. Io non mi annoio di certo, tra i bambini e il lavoro. Lei poi lo può fare perché abita vicino. Io cosa dovrei dire che non vedo i miei genitori dall' 8 marzo e loro non vedono i nipoti? Non si rendono conto di quanto siano fortunati e si lamentano sempre. Devo anche sorbirmi le loro videochiamate tutte le sere all'ora di cena puntualmente. Non possono cambiare orario? Poi per dirsi che cosa? Cosa hanno mangiato, che serie tv hanno visto... Come se io avessi il tempo di vedere la televisione? Io lavoro tutto il giorno.

E L'ANIMA?

Questa è stata la prima Pasqua in 30 anni in cui non ho assistito alla messa, non mi sono comunicato né confessato. Le misure adottate per far fronte all'emergenza sanitaria sono talmente restrittive che non vengono neppure celebrati i funerali. Sinceramente non capisco perché non vi possano partecipare neppure una decina di familiari stretti, ben distanziati, le chiese sono tanto grandi! In questa situazione non si è pensato neppure di dar conforto alle anime. È vergognoso! Mia nonna quest' anno va per i 96 e, si sa, a quell' età si può morire velocemente. Mia zia è ammalata, spero reagisca bene alle cure, credo che comunque abbia ancora da vivere, ma se dovessero venire a mancare, non mi darei pace. Non capisco perché non si è pensato alle anime. Tanti ripetono: "andrà tutto bene" ma non mi sembra rispettoso verso chi ha perso un familiare e quindi non gli è certo andata bene. Dopo questo periodo rischiamo di diventare sospettosi gli uni degli altri, con la costante paura di toccare gli oggetti e andare nei luoghi affollati. Avremo più fobie.

LA DIGNITA' DEGLI OPPOSTI

Il tempo passa e le giornate trascorrono chiusi in casa. A differenza di quanto affermano molti, io non mi annoio affatto. Non devo inventarmi nulla per passare il tempo. Mi ero riproposto di scrivere qui più spesso o di leggere di più ma non trovo il tempo. Dal lunedì al venerdì sono occuoato al computer per smart working e, siccome alcuni applicativi non funzionano come in ufficio, perdo più tempo e talvolta mi innervosisco. Mia moglie mi fa sentire in colpa perché quando lavoro non posso badare ai bambini, ma più che aspettare lei la mattina prima di iniziare a lavorare o fare la pausa pranzo più lunga, non posso fare. Al pomeriggio cerco di staccarmi il prima possibile e poi bado io a loro. Il sabato e la domenica ci alterniamo, motivo per cui non ho proprio tempo libero. Il primo fine settimana da reclusi oltretutto il piccolino è stato ricoverato in ospedale per broncopolmonite, per fortuna non corona virus. I quattro giorni successivi è stato un vero tour de force tra lavoro da casa, il grande da gestire, l'ospedale. E comunque anche i fine settimana successivi non mi sono certo annoiato. Io non posso derogare l'orario d'ufficio o fare di più; dieci giorni fa ho sentito mia moglie dire alla psicologa via skype che non la supporto abbastanza, ma a me pare che lei veda solo se stessa, è talmente concentrata sul fatto che la notte dorme poco a causa dell'allattamento, che di giorno è stanca, che non capisce che io non posso piantare il lavoro per seguire i bambini. Dopo le 17 o a volte anche dopo le 16 sono a sua disposizione, non faccio altro. Glielo ho detto e lei mi ha risposto che vorrebbe più supporto dal punto di vista umano da me. Io cerco di farlo, ma lei sa bene che io, per mia natura, non sono esageratamente affettuoso oltretutto lei si lamenta sempre. Mai una volta che dica che sta bene, che è contenta. Un giorno la pressione alta, l'altro le fa male la testa, poi il collo, è sempre stanca... Mercoledì scorso ho avuto una brutta giornata lavorativa. La mattina avevo tanto da fare, mi hanno piazzato due videoconferenze in contemporanea. Io odio non seguire bene le cose e non riuscire a fare le cose. Ho mangiato in 10 minuti e mi sono ricollegato al pc. Mia moglie alle 16 mi ha intimato di staccarmi e andare a fare la spesa. Poi è scopiata a piangere dicendo che voleva andare lei perché in casa si sentiva in prigione. Anche io mi sentivo così, dopo una giornata del genere volevo svagarmi, inoltre lei non ce l'avrebbe fatta a fare la spesa per due settimane e nostro figlio si sarebbe lamentato vedendola andar via per tre ore. In certi momenti anche lei dovrebbe capirmi ed essere più forte. Io dovrei essere più affettuoso, ma lei più forte.