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STORIA DELLA BAND
Glam rock targato Germania.
Prendete quattro ragazzini efebici con tanto di piercing e tatuaggi e metteteli su un palco. Se si chiamano Tokio Hotel assisterete a scene di delirio collettivo.
Tom e Bill Kaulitz (classe 1989), due gemelli di Magdeburg, una città nella parte orientale della Germania, imparano a suonare prima che a fare qualsiasi altra cosa e all'età di 12 anni, dopo l'incontro con i coetanei Georg Listing (1987) e Gustav Schäfer (1988), formano la loro prima band, i "Devilish".
Dal 2001 iniziano ad esibirsi in tutte le occasioni possibili, ed è proprio grazie alla loro tenacia che nel 2003 vengono notati da un talent scout, Peter Hoffman, che fa ottenere loro un contratto con Universal, ma non prima di averli ribattezzati Tokio Hotel, in omaggio al Giappone e alla vita on the road che amano particolarmente.
Il primo singolo, "Durch den Monsun", debutta nell'agosto 2005 al 15esimo posto della chart tedesca, per poi arrivare al primo dopo soli sette giorni. Il secondo singolo, "Schrei", è la titletrack del primo full lenght della band, che esce poche settimane dopo, a settembre. È un successo tale che porta, di lì a pochi mesi, alla produzione di un DVD dal titolo "Leb Die Sekunde –Behind The Scenes".
I quattro, intanto, non perdono tempo, e dopo pochissimo esce una seconda edizione dell'album intitolata "Schrei - So Laut Du Kannst", oltre a un secondo DVD", Schrei Live".
Contemporaneamente iniziano a lavorare al secondo disco, "Zimmer 483", che esce nel febbraio 2007, anticipato dal singolo "Übers Ende Der Welt".
Il successo in Germania è enorme quanto inaspettato. Con oltre tre milioni di copie vendute, la band è tra le più famose del suo paese e ogni data live riunisce una folla di fan scatenati che replicano il look dei 'Tokio Boys', in particolare quello dell'androgino frontman, pesantemente truccato.
A questo punto è ora di guardare oltre i ristretti confini tedeschi e di lanciarsi nel mercato internazionale con un disco nella lingua del rock per eccellenza, l'inglese. "Scream", che raccoglie una selezione dei migliori pezzi dei due album della band, esce in tutta l'Europa nel giugno 2007. E il salto verso gli States non sembra davvero impossibile.
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« Bill e Tom a confronto | Ich brech aus » |
GEORG LISTING – Bassista
FORMAZIONE
“Da ragazzino ho preso lezioni di basso, ma presto le ho trovate noiose. E’ passato molto tempo ed ora mi alleno e faccio progressi da solo.”
I SUOI BASSI
“Possiedo in totale 12 bassi, esclusivamente di marca Sandberg. Ai concerti ne utilizzo almeno 5 diverse. Le scelgo a seconda degli effetti o dei suoni da produrre per una canzone. Ma la mia scelta non dipende solo da questo. A volte mi capita di utilizzare certi bassi solo a seconda del mio umore.”
SFIDA DI TECNICA
“Quando si fa musica, ci sono sempre cose da imparare. Per quello che mi riguarda, direi che sono aperto alle idee innovative e alle nuove tecniche.”
UN PEZZO DIFFICILE DA SUONARE
“Trovo che la canzone Ich Breach Aus mi dia del filo da torcere! Una canzone estremamente veloce e molto difficile sul piano tecnico. Per essere all’altezza, devo davvero mantenere tutta la mia concentrazione.”
CANZONE LIVE PREFERITA
“Totgeliebt mi trasporta a colpo sicuro in un latro mondo. Sì, questa canzone mi tocca profondamente.”
QUALCHE SECONDO DI IMPROVVISAZIONE
“Non posso fare questo ai miei compagni di gruppo. Sarebbero perduti e di colpo sbaglierebbero a suonare (ride)!” (… vi immaginate Georg che improvvisa? Poi Bill e Tom lo pestano…)
BILL KAULITZ – Cantante
FORMAZIONE
“Non ho mai preso lezioni di canto, sono un autodidatta.”
I SEGRETI DI UNA BELLA VOCE
“Quando partiamo in tournée, devo per forza avere la voce migliore possibile. Per fare ciò, il mio medico mi ha raccomandato qualche ricetta a base di piante medicinali. Bevo anche litri di tè al finocchio addolcito con del miele e valeriana durante tutta la giornata e prendo anche pastiglie al basilico. Allo stesso modo faccio attenzione a dormire bene, di tenere la gola al caldo e di non bere nemmeno una goccia d’alcool.”
INCIDENTI DI PERCORSO
“Poco prima di un concerto, mi è già capitato di ammalarmi e di perdere la voce. E’ stata un’esperienza traumatizzante. Inoltre, non esito a modificare i programmi del gruppo sue la mia voce manifesta certe défaillances. Le mie corde vocali sono veramente molto sensibili. Un eccesso di stress o una notte troppo breve e la mia voce diventa rauca. Allora devo fare molta attenzione.”
CANZONE LIVE PREFERITA
“Schrei, per l’energia che libera!”
TOM KAULITZ – Chitarrista
FORMAZIONE
“Non ho mai veramente seguito dei corsi. E’ stato il mio patrigno, lui stesso chitarrista in un gruppo, che mi ha insegnato le basi. Ho imparato molto da solo, come risultato di molti anni di allenamento.”
LE SUE CHITARRE
“In tournée, porto con me 14 chitarre, tutte di marca Gibson. Le cambio spesso durante il concerto, a seconda del pezzo che devo suonare. Ma non le utilizzo tutte la stessa sera. Alcune sono solo chitarre di ricambio, in caso che…“
DIFFICOLTA’ TECNICHE
“Quando devo eseguire dei riff (ripetizione ritmica di un breve frammento melodico), raggiungo a volte i miei limiti tecnici. Questo succede perché, mi alleno senza sosta fino a che non eseguo il pezzo anche con le punta delle dita. Un musicista non finisce mai di imparare.”
UN PEZZO DIFFICILE DA SUONARE
“Ho impiegato molto tempo a domare Vergessene Kinder solo perchè il riff è troppo complicato da ricordare.”
CANZONE LIVE PREFERITA
“Ich Brech Aus è la canzone sulla quale ci do dentro di più sul palco. E’ faticosa da suonare, ma mi permette di lasciarmi andare completamente!”
QUALCHE SECONDO D’IMPROVVISAZIONE
“Di tanto in tanto improvviso… (se lo sa Georg…) A volte perché ne sono obbligato, quando mi ritrovo leggermente sfasato rispetto agli altri. A volte solo per piacere personale.”
GUSTAV SCHAFER – Batterista
FORMAZIONE
“Ho cominciato a suonare all’età di 5 anni. Per la mia piccola statura, facevo fatica a raggiungere con i piedi i pedali da battere e i piatti (?). Ho seguito qualche anno di corso e poi ho volato con le mie ali”.
RIPETIZIONI
“Faccio fatica a contare precisamente il numero di ore passate dietro alla mia batteria. Tutto dipende dal periodo infatti… Quando cominciamo una tournée, per esempio, provo minimo 7 ore al giorno.”
ESERCIZI DI RISCALDAMENTO
“Suonare la batteria è un vero esercizio fisico. Prima di un concerto mi alleno come uno sportivo. Per sciogliere i muscoli, mi impongo un esercizio di battiti alternati G D G D (figura tecnica composta dall’alternanza di colpi semplici con ogni mano)”.
PEZZO DIFFICILE DA SUONARE
“Titoli come Ich Brech Aus e Wo Sind Eure Hande sono i più delicati da assicurare sul palco. Non sono particolarmente difficili sul piano tecnico, ma il loro tempo è molto rapido e richiede una gr4ande energia. Dopo questi due pezzi, sono spossato, come un corridore allo sprint finale!”
CANZONE LIVE PREFERITA
“Non ho delle preferenze particolari: assaporo ogni pezzo con la stessa intensità. D’altra parte è difficile descrivere la straordinaria sensazione che mi pervade ogni volta che sono sul palco”.
QUALCHE SECONDO D’IMPROVVISAZIONE
“A volte mi concedo qualche piccola improvvisazione solo per piacere personale (anche lui! Solo Georg fa lo sfigato!). Georg, Bill e Tom non lo apprezzano sempre (soprattutto Georg), ma capiscono che per un batterista gli scatti ritmici sono veramente irresistibili…”
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INFO
TOKIO HOTEL
VIDEOS
Reden
Scream
Rette mich
Ubers Ende der Welt
Schrei (Live)
Spring Nicht
Spring Nicht (Bravo)
Ubers Ende der Wel #2
In Die Nacht (Live)
Ich Brech Aus (TheDome41)
Stich ins Gluck (Live)
Break away (Live)
Spring Nicht // Orchestral (Live)
Ich brech aus & Durch den Monsun (Live)
Devilish
Fastivalbar Verona
Bill, Tom e i leoncini
Fotoshooting Zimmer 483
Festivalbar Milano
Tom e Bill Kaulitz
Bill Kaulitz e il piano
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