Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Gennaio 2006

NOVEMILAVENTISETTE

Post n°181 pubblicato il 20 Gennaio 2006 da ausdauer
 

Ho 9027 giorni di vita.

Alla luce di ciò non riesco a darmi pace per tutte le innumerevoli mancanze che mi sono permessa di avere nei confronti della vita.

Dopo tutti questi giorni, tutte queste ore, tutti questi minuti non ho ancora imparato come si tiene il coltello per sbucciare una mela.

E il tempo passa impietoso, mentre da queste laceranti consapevolezze nascono intensi drammi intimi, impossibili da rappresentare.

Solo parole che lasciano al tempo lo spazio che trovano. La pagina di un blog e un coltello che giace davanti ad occhi ricolmi di speranze in frantumi: la vita non è solo buccia, a volte.

E 9027 giorni sono passati.

 
 
 

I 7 VIZI CAPITALI(ebbene sì)

Post n°180 pubblicato il 18 Gennaio 2006 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

Non vale, quest'idea di fare un post sui vizi capitali io ce l'avevo in mente già da un bel po' (da quest'estate, quando c'era la moda dei Magnum supercalorici con il nome dei sette vizi... mai assaggiato nemmeno uno! ). Invece è saltata fuori questa catena. Evidentemente non avevo avuto un'idea poi così originale.

Accidia:  pare abbia a che fare con la mancanza di impegno verso opere di bene. Qualunque cosa questo significhi probabilmente sono negligente. Mea culpa.

Avarizia: solo perché sto a compilare meticolosamente tabelle impostate con exel   e faccio grafici delle mie spese per tenerle costantemente sotto controllo non vuol dire certo che sono avara. Il fatto che non io non ami aprire il portafoglio credo sia sintomo più di necessità che di avarizia, orsù.

Gola: sono un'ottima forchetta. Il commensale ideale per chi ama ingozzare gli ospiti: spazzolo via dal piatto tutto quello che riguarda pasta, patate, dolci. Non ho ritegno quando si tratta di chiedere il bis e non ho sensi di colpa quando ingurgito calorie su calorie. A volte non mangio nemmeno per fame, ma solo per soddisfazione personale. Veramente una pessima persona.

Invidia: ho la memoria talmente labile per certe cose che anche se magari ogni tanto invidio la felicità altrui è un sentimento che mi passa immediatamente. Specie se mia madre è tornata a casa con il sacchetto della spesa in cui rovistare o se sta iniziando una puntata di qualche telefilm interessante.

Ira: no, non sono iraconda. Mi azzuffo solo con mio fratello, per il resto sono talmente ameba che mi faccio mangiare la faccia senza nemmeno reagire. Anzi, a volte chiedo scusa io, perché magari non ho capito di che cosa si sta parlando. C'è un piccolo dettaglio però: se perdo la pazienza non ho nessun tipo di freno morale. E tanta fortuna al malcapitato.

Lussuria: non sono mai stata una di quelle donne a cui scatta l'ormone a prescindere. Amo così tanto la materia grigia in un uomo, che vista l'attuale situazione sul mercato è un vizio che mi sto risparmiando.

Superbia: qui ci sono pareri contrastanti. Le mie azioni e i miei atteggiamenti sono spesso molto contradditori. C'è chi dice che risento molto di mancanza di autostima, per cui tendo a essere spesso vittima di situazioni sbagliate. C'è chi invece sostiene che io mi creda assai più intelligente degli altri, tanto da giustificare la mia mancanza di reazione proprio per il mio sentirmi un essere superiore alla massa, con la quale non mi spreco certo a discutere. Sono teorie interessanti entrambe: credo che in fondo tutte e due, nella loro antitesi, abbiano un fondo di verità.

 
 
 

APOCALYPSE NOW

Post n°179 pubblicato il 17 Gennaio 2006 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

Forti della convinzione diffusa che io non sia in grado di parlare seriamente di nulla, tutti avevano riso della mia affermazione e nessuno mi aveva creduto.

Colei a cui si attorcigliano le gambe anche solo salendo le scale.
Colei che si muove sinuosa come un ferro da stiro. 
Colei che ha la stessa sensualità di un grizzly affamato.
Colei la cui leggiadria è nota a chiunque l'abbia vista anche solo trascinarli lungo le vie cittadine.
Colei a cui manca completamente il senso del ritmo.
Proprio colei che non ama stare in mezzo alla gente e detesta il contatto fisico.
Colei sicuramente scherza.

E invece non scherzavo affatto quando ho dichiarato che sarei andata alla prima lezione di balli latino-americano. Mi sono presentata al corso ieri sera, mentre c'era già chi pensava all'evento come al preludio dell'apocalisse. E nell'incredulità generale, ho mosso pure i primi passi della bachata. Quelli della salsa no, non esageriamo: mentre le ragazze vengono al 90% da un'infanzia di danza e ballo, io non ho mai mosso un solo passo a tempo di musica in vita mia. Vedendomi completamente impedita in mezzo a quel centinaio di persone, uno dei maestri, inorridito, si è visto costretto a togliermi dal giro dei balli di gruppo e in un angolo ha tentato di rimediare alla mia totale mancanza di coordinazione. Naturalmente invano.

Il mio amico K. ha contribuito molto a rendere la serata pressoché esilarante. Se non ci fosse stato lui, probabilmente sarei stata l'unica a non essere in grado di seguire neppure la prima lezione per principianti. Ma ciò che importa, nonostante tutto, è che con questa mia uscita ho veramente superato me stessa.

E neanche a dirlo: stamattina è tutto imbiancato di neve.

 
 
 

SETTE SETTE SETTE!!!

Post n°178 pubblicato il 13 Gennaio 2006 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

Sette cose che spero di fare prima di morire

- Andare in vacanza
- Laurearmi (di questo passo però pare una cosa difficile)
- Trovare un lavoro decente, a pretendere molto inerente a ciò che sto studiando
- Imparare a tagliare la pizza senza accoltellare inavvertitamente il vicino
- Imparare a parcheggiare in meno di 10 manovre
- Trovare un moroso degno di esistere come tale
- Finire il libro American Psycho e porre fine a questo strazio (è una sfida con me stessa, ma il disgusto è a tratti veramente insopportabile)
- Imparare decentemente il tedesco


Sette cose che non so fare

- Disegnare (il mio professore mi ripeteva sempre che non si capiva quello che volevo rappresentare)
- Parcheggiare tra due auto senza dover fare 1315 manovre (per poi rinunciare mestamente)
- Tagliare la pizza senza rischiare di recidere la giugulare al vicino
- Tenermi un moroso (o trovarne uno non psicopatico)
- Stare sveglia fino a tardi senza sentirmi pressoché in fin di vita
- Cucinare qualcosa che vada oltre ai 4 salti in padella Findus o le torte Cameo
- Resistere alle tentazioni


Sette cose che mi piacciono IN UN ragazzo:

- Il saper leggere e scrivere
- Il saper usare decentemente le parole per organizzare un discorso di senso compiuto
- L’ironia
- Il rispetto degli spazi
- La passionalità all’occorrenza
- Il saper dimostrare che la mia esistenza è qualcosa di piacevole da sopportare
- La barba

Sette cose che dico spesso

- sgosh
- in effetti
- oddio
- santo cielo
- me tapina
- assolutamente no
- pronto??

Sette libri che amo

- “Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop” di Fannie Flagg
- 'La Casa degli Spiriti' di Isabel Allende
- 'Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs” di Fannie Flagg
- “Noi i ragazzi dello zoo di Berlino” di Cristiane F.
- “Una bambina” di Torey Hayden
- “Se fossi una strega” di Clelia Rees
- “Sola come un gambo di sedano” di Luciana Littizzetto

Sette film che amo e che rivedrei in continuazione

- I Goonies
- Vento di Passioni
- Il Corvo
- A beautiful mind
- Il giardino segreto
- L’aereo più pazzo del mondo
- Hot Shots

Sette persone a cui passerei il timone di questo Sette Gatini Sette Paperele

Ho troppa paura per farlo… non me la sento.

 
 
 

FIERA DI ME (ogni tanto)

Post n°177 pubblicato il 12 Gennaio 2006 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

Dal blog di Grossman: cerca all'interno della tua esistenza 3 momenti in cui ti 6 sentito/a seriamente gratificato/a dal tuo modo di essere strettamente personale.
Guarda nel libro della tua esistenza e riporta i momenti che più ti hanno segnato e che ti hanno fatto pronunciare queste parole: sono fiero/a di me.

[riporta poi questo invito ad altre 3 persone in modo da regalare a loro la gioia di ricordare quei momenti che hanno regalato assoluti sorrisi - direi che può basta con i giochini a catena o qui ci scappa il morto]

In realtà queste cose mi divertono assai perché mi spingono a cercare nel caos della mia esistenza qualcosa su cui riflettere (leggere: mi costringono ad attivare qualche neurone sopito che altrimenti aspetterebbe la primavera per risvegliarsi - o forse nemmeno quella).

1. La situazione era la seguente.
Settembre, fine dell'ennesima stagione estiva in albergo piuttosto spossante. Mi restavano tre esami e la tesina finale da fare, il tutto entro il 17 gennaio. Sgosh.
A fine settembre sono andata a fare il terzultimo esame.
A ottobre sono stata mollata dal moroso. Sgosh. Per campare mi sono messa a dare ripetizioni di italiano. Sgosh.
A novembre sono stata operata per la seconda volta in un anno e mezzo, con conseguente grande sconforto e le solite settimane di convalescenza. E risgosh.
A dicembre mi sono decisa a cominciare la tesina, ma ad un mese esatto dalla scadenza il mio relatore mi ha comunicato che era tutto da rifare. Sgooooosh! Mi sono presentata al penultimo esame due giorni prima che chiudesse la facoltà e senza sapere una benemerita cippa.
Il 14 gennaio ho dato l'ultimo esame. La mattina del 17 gennaio, un'ora prima della scadenza, sono riuscita a consegnare la tesi in segreteria.
A pensarci ora, ad un anno di distanza, sono fiera davvero di essere sopravvissuta a tutto ciò.

2. Devo ammettere che mi sento ancora molto soddisfatta per non aver ammazzato di botte il mio ex dopo la famosa rivelazione (da parte di terzi) del tradimento e di avergli invece scroccato con nonchalance una cena.

3. In prima media un mio compagno di classe mi prendeva sempre in giro perché avevo il seno più grosso delle mie compagne. Un giorno in palestra non la smetteva di tormentarmi, così urlai davanti a tutti che era venuto il momento di smettere di parlare della taglia del mio reggiseno per parlare liberamente del suo reggipalle. Non fu tanto la genialata della mia uscita a decretare la fine della mia persecuzione per i successivi tre anni, quanto il fatto che lui non se l'aspettava e non seppe reagire. In quel momento davvero fui fiera di me stessa.

 
 
 
 
 

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Un blog di: ausdauer
Data di creazione: 02/03/2005
 

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