Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Gennaio 2006

DI NUOVO IN CATENE

Post n°176 pubblicato il 10 Gennaio 2006 da ausdauer
Foto di ausdauer

Mi hanno passato la palla per un altro giochino a catena (strano... ). Devo scegliere da tre a cinque persone di cui avrei piacere di fare la conoscenza.

PANICO.

Sono due giorni che non mi do pace (della serie "Ausdauer non c'ha proprio una cippa da fare").

Due persone in verità io le ho già incontrate. La prima è stata la famosa e ormai latitante StregaCapricciosa. La seconda ovviamente è stata la MedeAthena, visto che siamo "vicine di casa". Non ho avuto brutte sorprese con loro: non si sono rivelate uomini travestiti, non hanno tentato sbaciucchiamenti bavosi e, che io sappia, non erano armate (ah no, la Mede ha sempre il fucile a pompa nella borsetta, ma per mia fortuna non l'ha utilizzato).
Suppongo che queste due persone non siano da includere nella lista... sgosh.

Dopo due giorni di riflessione sono giunta alla conclusione che in effetti sarei incuriosita da parecchie persone. Che si tratti di fascino oscuro esercitato da queste persone o di mera curiosità antropologica non lo so dire (muahahah ),  tuttavia sono certa che se potessi osservare anche solo da lontano sarebbero molte le persone a cui volentieri dare una sbirciatina. Non riuscendo a fare una lista definitiva delle persone facciamo che OGGI (domani non si sa) stringerei volentieri la mano (e lungi da me il classico bacio di cortesia, che lo detesto) a:

> Sakti:  spero di fare presto la conoscenza di colei che condivide con me una triste predilezione per gli uomini indecisi, maldestri e caotici, con le conseguenze disastrose che tutti possono immaginare. Inoltre incappa anche lei piuttosto spesso in esseri dalle vaghe sembianze umane che tutto fanno acquisire fuorché la tanto agognata speranza che esistano ancora ragazzi pseudo-decenti sulla faccia della terra.

> Fayaway: vorrei tanto farmi insegnare da lei tutti i trucchi del mestiere in fatto di anatemi e accidenti mirati. Magari unite potremo diventare anche pericolose (già da sola lei mi sembra particolarmente efficace). E poi mi piace proprio come scrive, sarei curiosa di sentire se ha la stessa verve anche quando parla.

> Richardbennett: che cosa posso dire di lui? Laconico e provocatorio, ha un blog a tratti incomprensibile, enigmatico, indecifrabile. Come lui. Un po' orso il ragazzo, decisamente nelle mie corde, sarei proprio curiosa di stanarlo e vedere come si comporta.

> Potterina_magica: il suo blog mi fa morire dal ridere. Non riesco a togliermi dalla testa il suo dialogo con "Palla di catarro", se è brillante anche solo la metà di quello che risulta dal blog credo potrei veramente divertirmi.

> CacciatricediSangue: questa ragazza è forte, molto. Ha sempre qualcosa di cui parlare, e io ho una forte ammirazione per chi ha idee e sa esporle. Non saprei dire se siamo simili, ma la curiosità di vedere chi c'è dietro ai suoi post esiste.

In realtà tutti quelli che sono nei miei link costituiscono fonte d'interesse, ma ne ho dovuti mettere solo 5. Dopo 10 mesi di bloglandia in effetti forse 5 è un numero un po' esiguo...

Dovrei passare la palla alle persone sopracitate, come da regolamento, ma mi rendo conto che a tutto c'è un limite e se io sono così malata di mente da sottopormi a queste torture virtuali non è detto che lo debbano essere anche gli altri. Quindi, chi vuol giocare giochi. Io pur di non aprire il libro di psicofarmacologia faccio questo ed altro...

 
 
 

Post n°175 pubblicato il 07 Gennaio 2006 da ausdauer
 

5 GENNAIO 2006 - Tragedia sfiorata

Sopportai con fastidio malcelato cotante manifestazioni di stupidità di gran lunga superiori alla norma. Fu difficile sottrarsi alla diffusione di quel fiato dai rimandi vagamente fognari, che le mie narici captavano soffertamente ad ogni interruzione dell'apnea. La ricerca di contatto fisico non richiesto e davvero molto, molto sgradito rischiò di far naufragare  più di una volta ogni buon proposito di tolleranza.

E poi quel drammatico momento: mani sporche di maionese, unte e appiccicose, si avvicinarono alla mia testa, in un gesto tanto inopportuno quanto disgustoso. La sensazione di sporco sui capelli, di dita dall'aspetto rivoltante che si insinuano nella mia chioma profumata e pulita, la carezza ripugnante di colui che non conosce i rischi a cui si sta esponendo.

Quel ragazzo, quel giorno, rischiò di morire. Solo che con lui la natura, ahimé, non è stata generosa, e ancora vive nella pia illusione che io abbia a lui rivolto quello sguardo da folle omicida soltanto per dimostrargli assoluta ed estrema gratitudine.

 
 
 

LA NUOVA CATENA: "CINQUE TUE STRANE ABITUDINI"

Post n°174 pubblicato il 05 Gennaio 2006 da ausdauer
 

Regolamento: il primo giocatore di questo gioco inizia il suo messaggio con il titolo "cinque tue strane abitudini", e le persone che vengono invitate a scrivere un messaggio sul loro blog a proposito delle loro strane abitudini devono anche indicare
chiaramente questo regolamento. Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone da indicare e linkare il loro blog o web journal. non dimenticate di lasciare un commento nel loro blog o journal che dice "sei stato scelto" (se accettano commenti) e ditegli di leggere il vostro.

Un grazie alla Mede, è stata gentilissima ad offrirmi questa opportunità di manifestare parte della mia follia.

1. Abbino sempre il colore del pigiama al colore delle lenzuola. Non potrei dormire indossando un pigiama verde perché non ho lenzuola di quel colore. Se dormo fuori casa porto un pigiama bianco o di un colore neutro, che possa essere abbinabile a tutte le fantasie e a tutti i colori.

2. Non compro niente che sia di colore giallo da quando ero alle medie, perché sono convinta che mi porti sfortuna. Unica eccezione fatta per gli evidenziatori.

3. Quando devo preparare un esame non riesco mai a finire il programma. Il giorno dell'esame c'è sempre almeno un capitolo che non ho nemmeno letto e di cui non ho la minima idea dell'argomento trattato.

4.  Allo stesso modo se sto facendo le pulizie lascio sempre qualcosa di incompiuto e quando sul lavoro sono invece costretta a portare a termine le varie mansioni trovo l'escamotage di dividerle in varie parti e mescolare le varie mansioni come se fossero dei puzzle da ricostruire (infatti non sono capace di lavorare con altre persone, devo avere la possibilità di gestirmi e incasinarmi).

5. Se non riesco a dormire e sono al culmine della disperazione mi rilasso pensando alle storie e agli intrecci che inventavo per le mie bambole da bambina e la cosa mi prende sempre così tanto che spesso finisco per addormentarmi tranquilla dimenticando tutto il resto.

E' stato molto bello condividere qualche piccola ossessione-compulsione con il popolo virtuale, pertanto prego le seguenti persone di sottoporsi a questo stesso rito catartico senza maledirmi:

Grossman1981
Helloween84
Melany80
Oslo31
Thegreat18

 
 
 

ANNO NUOVO, VITA VECCHIA

Post n°173 pubblicato il 01 Gennaio 2006 da ausdauer
 
Foto di ausdauer

Capitolo I
Se qualcosa può andar male lo farà

Avevo detto che mi pareva strano che il programma fosse così vicino ai miei gusti personali. Non è soltanto pessimismo il mio, è una vera e propria consapevolezza superiore. E così la malasorte si è manifestata in tutta la sua crudeltà con un sms alle ore 15,30: "ho prenotato in pizzeria. c'è anche Z." Oh no.

Capitolo II
Z e l'illusione pervicace

Z dichiarò di essersi innamorato di me a gennaio 2004. Non la presi affatto bene, perché finalmente avevo trovato un gruppetto di persone con cui uscire, e questo rovinava tutto. Sul momento rimasi interdetta, ero sconvolta: lui, deviato dall'opinabilissima perspicacia maschile, la prese come un "sì ti amerò follemente, ma tra un po'". Nonostante in seguito siano state sciorinate scuse a ripetizione per non essere stata più chiara (più chiara di un "ommioddio no" però credo sia difficile) e nonostante io gli abbia ribadito in più modi che non c'era trippa per gatti, da quella convinzione perversa non si è mai schiodato. Con le conseguenze disastrose che si possono facilmente immaginare. Consapevole che ogni mio singolo gesto di pura umanità nei suoi confronti veniva scambiato per una promessa d'amore eterno e che ormai aveva stracciato le balle a mezzo mondo con questa storia, quest'estate mi decisi a sparire. L'ultima volta che si unì a K e me in un'uscita tra desperados non mi rivolse nemmeno la parola. A novembre finalmente anche lui si è trovato una pia compagna di sventure, liberandomi dall'incubo. O almeno così credevo.

Capitolo III
Sconforto e avvilimento

Cosa mai verrà a fare questo ragazzo ad una cena dell'ultimo dell'anno con due persone, di cui una sono io e mi ha tolto la parola? Questa domanda batteva incessante le mie sinapsi, regalandomi un senso di angoscia viscerale a stento controllabile dal trasformarsi in un devastante attacco di panico. L'immagine nefasta di me che infierisco impietosamente sul mio corpo con il coltello per la pizza prima ancora dell'arrivo della cena era così nitida: la sensazione che la mezzanotte non mi avrebbe sorpresa ancora in vita era spiazzante.

Capitolo IV
Il peggio non ha mai fine

Non c'è niente di peggio che farsi sorprendere dal peggio che non si era immaginato.
Z mi ha salutato. Mi ha rivolto addirittura qualche cenno durante la cena, ha risposto a monosillabi a qualche mia domanda. Per il resto del tempo il suo telefono ha squillato ad intervalli regolari di 10 minuti.
"Pronto, ciao, quante volte ci siamo già sentiti stasera? Guarda che io sono tranquillo... va tutto bene.... Ti assicuro che non ci sono problemi.... No, il problema non si è manifestato... no, la tranquillità che mostro è reale... tu cosa fai piccicicismuccismucci? no tranquilla, va tutto bene... il problema non c'è..."
Alle sesta telefonata persino io che non brillo di perspicacia avevo capito che il problema plurinominato ero io. E stando a ciò che ha confessato poi K., il pomeriggio è stato interamente dedicato allo svisceramento del problema che mi riguardava. La ragazza in questione ha dichiarato di odiarmi a prescindere, e non ha mancato una sola occasione per manifestare la sua presenza vigile e opprimente.

Capitolo V
Dov'erano certe persone quando distribuivano i cervelli???

Io vorrei capire quale invidiabile ragionamento ha permesso al cervello di Z di vomitare persino sulla sua ragazza tutte le sue ossessioni che mi riguardano, costringendola così a detestarmi gratuitamente per colpe che non ho  e a rendermi la serata impossibile. Perché diciamocelo, questo ragazzo non brillerà certo per l'uso savio che fa della sua materia grigia, ma una donna di 30 anni che si lascia tramortire da una serie di deliri adolescenziali su amori non corrisposti e quindi totalmente platonici nella loro univoca disperazione, non è certo un esempio di maturità. L'avessi abbandonato sull'altare. Avessi tentato di sedurlo in più occasioni per il solo scopo di vederlo friggere nei suoi testosteronici istinti. Lo avessi usato per soddisfare i miei scopi libidinosi senza curarmi dei suoi sentimenti, beh in questi casi lo potrei capire. Ma io a questo ragazzo non ho nemmeno mai stretto la mano. Siamo davvero in carestia di neuroni.

Capitolo VI
Tutto ha una fine (grazie al cielo)

La nottata è trascorsa in giro per pub, assieme ad altre cinque persone a me sconosciute e che non hanno fatto altro che mandare sms per tutta la notte, ciascuno posato stancamente sulla propria sedia e impegnato in virtuali conversazioni, sicuramente più divertenti di quelle che si stavano tenendo al tavolo. Z è stato per lo più assente, impegnato com'era in conversazioni telefoniche criptate con la sua amata, terminate tutte con un certo astio da parte di entrambi e la promessa che il prossimo anno certi incidenti di percorso non si ripeteranno.
Alle 4 viaggiavo in macchina verso casa, avvolta nella nebbia e maledicendo a gran voce qualunque cosa che fosse possibile maledire. Esattamente come lo scorso anno.

Capitolo VII
Un nuovo anno

Sabato prossimo K uscirà con Z e consorte: io chiaramente non sono stata  invitata, poiché questa bellicosa donna ha dichiarato intenzioni tutt'altro che pacifiche nei miei confronti. La cosa grottesca di questa situazione è che io, stavolta, non ho nessuna colpa. Una cosa comincia a sembrare costante nella mia esistenza: l'amore, sia che riguardi me sia che riguardi solamente altri, mi crea sempre dei problemi. La ciclicità degli eventi comincia a farmi seriamente paura.
Anno nuovo, però vita, fondamentalmente, vecchia.

 
 
 
 
 

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Un blog di: ausdauer
Data di creazione: 02/03/2005
 

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