Quadretto

Magazzino 18 - PER NON DIMENTICARE

Vidi Simone Cristicchi per la prima volta dal vivo qualche anno fa, durante una di quelle manifestazioni di fine estate che si svolgeva nelle ville della brianza...Portava in scena il suo spettacolo LI ROMANI IN RUSSIA.

Ne rimasi entusiasta a tal punto da convincermi che se fosse ripassato in zona con qualche altro spettacolo non me lo sarei perso per nulla al mondo!

Succede che, così per caso, dopo aver meditato a lungo di andare in Friuli a vedere Magazzino 18, scopro che una data è stata fissata poprio dalle mie parti e...comincio a mobilitarmi in ogni modo per riuscire ad accaparrarmi un posto a teatro :)

Una serie di fortunate coincidenze ha fatto sì che venerdì scorso sia riuscita ad accomodarmi proprio ad una manciata di file dal palco in zona centralissima per godermi il tanto sospirato Magazzino 18.

Lo spettacolo è decisamente strepitoso. La platea è stata zitta e concentrata per più di due ore. Non volava una mosca e tutti hanno seguito con infinito interesse ed a tratti con commozione la narrazione degli eventi che hanno segnato profondamente il territorio Istriano nel periodo della seconda guerra mondiale e nel decennio successivo.

Con un solo "colpo di soprabito" il bravissimo Cristicchi ha dato voce a diversi personaggi delineando storie di vita reali di esseri umani dimenticati dalla storia.

Uno spettacolo emozionante fine al midollo.

Quando a fine programma ci siamo alzati in piedi ad applaudire mi tremavano le gambe dall'emozione!

Una standing ovation che ha richiamato Cristicchi sul palco diverse volte dopo la chiusura del sipario.

Credo di aver provato una così grande emozione a teatro solo in un paio di altre occasioni...

La fortuna vuole che poi grazie alla mia amica sono riuscita ad intercettarlo a fine spettacolo per un autografo e la classica foto di rito insieme che ovviamente infilerò nel libro-cd di Magazzino 18.

Che grande emozioneeeee!

Incredibilmente casuale è stato poi rivederlo, verso l'una e mezza della stessa notte.... io e la mia amica ferme in parcheggio a chiacchierare proprio davanti all'hotel dove lui alloggiava (e chi l'avrebbe mai detto!) ...la sua sagoma tranquilla che varcava l'ingresso trascinando il piccolo trolley...

ed osservandolo dall'auto mi sono chiesta perchè di tante cattiverie contro di lui, perchè tanto astio nei confronti di uno spettacolo che porta in scena solo ed esclusivamente il ricordo di persone che hanno SUBITO una guerra loro malgrado, CIVILI che nulla centravano con le dinamiche imposte dai loro regimi ma che hanno subito sulla loro pelle l'unico delle violenze inaudite per l'unico torto di essere ITALIANI!

Una storia che cerca di rispolverare la dignità di chi ha perso tutto (terra, averi, familiari, passato, futuro) senza parteggiare politcamente per alcuna fazione.....ma chi non capisce il messaggio di questo spettacolo è un mostro senza sensibilità e privo di ogni buonsenso....

Cristicchi ha fatto un lavoro sublime: ha dato voce a chi per troppo tempo è stato ingiustamente azzittito.

TUTTI dovrebbero vedere MAGAZZINO 18.

TUTTI dovrebbero vederlo... PER NON DIMENTICARE!