Creato da carpediem56maestral0 il 23/09/2006

come le nuvole

le guardi e credi di poter parlare di loro, di aver catturato la loro essenza ed ecco che sono altro e ancora altro e non le puoi incasellare, descrivere e neppure toccare...

 

 

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Post N° 41

Post n°41 pubblicato il 09 Novembre 2006 da carpediem56maestral0
 
Foto di carpediem56maestral0

Animali domestici

 

Da che mi ricordo nella mia vita c’è sempre stato “un gatto”.

Ricordo la casa della nonna e i piccoli gattini con cui giocavamo io e mia sorella, Bianchino e Nerino (sul perché di tali nomignoli vi lascio “sfirniciare” ( che poi sarebbe “arrovellare”)).

 Poi ce ne sono stati tanti altri, ma ricordo nitidamente Gigia (mitica gatta bianca dal carattere aggressivo “devota” solo a mia madre) e Negus (gatto total black dall’intelligenza e sensibilità straordinarie).

Non essendo la metà della mia mela, abituato ad avere animali in casa, c’è stata una lunga fase di latenza in cui ho incominciato, senza quasi rendermene conto, una collezione di gatti che attualmente conta circa 150 pezzi (di ceramica, cristallo, stoffa, su quadri, stampe, ferro-battuto, ecc., ecc. ai limiti del ricovero coatto).

Poi sono arrivate le figlie e si è assistito ad un avvicinamento progressivo e graduale alla specie  “gatto”.

 

I primi esemplari del regno animale che hanno fatto ingresso in famiglia sono stati i pesci rossi.

 

Sembravano i meno impegnativi ma,…. cambia l’acqua un giorno sì e uno no, assicurati che sia a temperatura lasciandola  decantare 24 ore, trasbordali con tutta la delicatezza possibile, ecc., ecc., insomma… morivano che era una bellezza (si fa per dire) e i funerali si susseguivano a ritmo vertiginoso e persino eccessivo…

 

E’ stata quindi  la volta di un pappagallino verde e giallo ma, anche lui, contraddizione vivente ( o meglio morente) della notoria longevità della sua razza,  è defunto nel giro di qualche settimana e ho dovuto raccontare di "voglia di libertà", di voli "in cieli più azzurri", nonché dell’incredibile abilità mostrata dal volatile nell’aprire la sua gabbietta….

 

Giunse quindi il fatidico momento delle  tartarughine e quindi, via a comprare  l’acquario con tanto di filtro, la scaletta per consentire una giusta attività fisica,  le palme hawaiane e i ciotolini colorati per un’habitat  ecologicamente gradevole, ecc. ecc.….

 

Le due sono durate  (sempre tartarughe erano) e si è così avuto modo di assistere ad una loro crescita fenomenale ed inaspettata  che le andava trasformando, lentamente ma inesorabilmente,  in "caretta-caretta"…. Il filtro,  .a questo punto, ha dato forfait e ci siamo abituati a convivere con un acquitrinio sporco e verdastro (nonché puzzolente) in cui le due, beatamente, nuotavano

 

Vista l’indifferenza che oramai contraddistingueva i nostri rapporti,  le ho regalate ad un’amica dotata di ampi spazi esterni  e, ancora adesso, ho loro notizie…crescono e oramai mangiano carne cruda…..

 

Considerato che, fino ad allora, dalla coabitazione col regno animale non si erano ricevute particolari soddisfazioni affettive e fulminati dall’intuizione che forse, solo gli animali a sangue caldo le potevano dare, ecco a noi…..un criceto!

Anzi due, per una loro adeguata socializzazione…

 

A parte il fatto che dormivano tutto il giorno e non manifestavano particolari segni di attaccamento affettivo, il punto di non ritorno si raggiunse quando… scapparono!

Orbene si è avuto in tal guisa modo di apprendere che i criceti sono animali praticamente disossati che, di conseguenza, possono nascondersi in posti irraggiungibili e impensabili, sono silenziosi, non rispondono a nessun richiamo e sono praticamente… irreperibili !

Dopo una settimana di ricerche, quando ormai mi stavo rassegnando all’idea d’avere anch’io il classico scheletro nell’armadio (anzi due), ecco che li rintracciamo in balcone, durante la loro ora d’aria e, prontamente, …….li ho  regalati…(ebbene si, non difetto di generosità).

 

Seguendo pertanto ortodossamente la linea evolutiva di Darwin si è quindi finalmente giunti al mitico, inarrivabile, fascinoso, enigmatico, indipendente, morbido e caldo gatto!!!

 

Il nostro è tutto grigio e si chiama Perla (detta, nei momenti di particolare espansività  Grigio Pirla).

E un Certosino con infiltrazioni  (insomma è di purissima razza bastarda!).

E’ enorme, bella e di lei, nonostante giuramenti sacri, parole d’onore e contratti scritti  col sangue dalle mie figlie, me ne occupo io…. Ovviamente !

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