Creato da carpediem56maestral0 il 23/09/2006

come le nuvole

le guardi e credi di poter parlare di loro, di aver catturato la loro essenza ed ecco che sono altro e ancora altro e non le puoi incasellare, descrivere e neppure toccare...

 

 

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Post N° 235

Post n°235 pubblicato il 18 Novembre 2007 da carpediem56maestral0
 
Tag: bulli

 Questi figli che vengono da voi con i coltelli, sono i vostri figli.Voi li avete istruiti, voi educati. Io non ho insegnato loro nulla, ho solo provato ad aiutarli ad alzarsi in piedi. (Charles Manson)

 

 

Di fronte a dei sedicenni che filmano, con il cellulare, l’agonia di una loro coetanea appena investita da un autobus e ne fotografo il cervello sparso sull’asfalto, qualche brivido (e forse più di uno) e qualche momento di sconforto, scappano.    

                                                                                                              

La mia prima reazione, è stata che si trattasse di una delle tante leggende metropolitane, di quelle che si caratterizzano per gli aspetti particolarmente splatters (ne ricordo una che narrava di una ragazza che entrava in una boutique e che, mentre provava un vestito, spariva. Il prode fidanzato non si rassegnava alle chiacchere del negoziante e finiva per scoprire, nel camerino di prova, una botola che portava nel sottosuolo dove, attrezzata, c’era una sala operatoria per il prelievo di organi da rivendere…(nessuno sorrida con aria di superiorità….quando circolò, non furono pochi quelli che ci credettero!).

 

Tuttavia, rispetto all’ultimo video, prodotto dai nostri teen ager, è emerso che di storia autentica si tratta, per cui non si può fare a meno di chiedersi: ma chi, o forse meglio, che cosa mai stiamo allevando?

                                                                                 

E’ indubbio che, nel mondo, ci sono tanti bravi ragazzi e altrettanti saggi e buoni genitori e, tuttavia, il fenomeno dell’ atonia emozionale, del distacco glaciale  con cui gli adolescenti guardano al dolore e alle sofferenze dei loro stessi coetanei, non può essere ignorata.

Il filmato di un altro sedicenne, questo della provincia di Palermo, che ha filmato la “prima volta” della sua ragazzina e l’ ha fatta girare a scuola, fino a farla finire sotto gli occhi del padre della poverina, è di una crudeltà e di una spietatezza infinite…

Ho provato ad immedesimarmi in questa ragazza, magari romantica, magari innamorata, e  mi sono immaginata la sua paura, l’emozione connessa alla prima esperienza, il pudore e la goffaggine.

Qualcuno ha già dimenticato com’ era?

                                                             

E mi sono chiesta cosa mai si prova, poi, nel sapere che il tuo “amore” ti ha preso per i fondelli e ha dato rilievo pubblico alla tua umiliazione…che tutta la tua scuola ti ha visto, tutte le classi hanno commentato, tutti i compagni hanno riso ….e poi, infine, anche la tua famiglia, tuo padre, ha guardato, ha assistito alla tua prima volta…Una cosa….una cosa che, se avessi quel ragazzino sotto le mani, non so se, il principio “nessuno tocchi Caino”, costituirebbe freno sufficiente alla mia sete di vendetta….

 

Gli studiosi, parlano di “pedofobia” o di  “figli-padroni”, ci forniscono nuove terminologie  per aiutarci ad affrontare il fenomeno…

Genitori imbelli, spaventati, deboli, timorosi. Padri e madri che eccedono in permissivismo e allevano figli che si rivelano prepotenti tra le mura domestiche, ma fragili nel mondo esterno. Figli stressati e spaventati che, fuori controllo, privi di guida e punti di riferimento, diventano aggressivi con gli stessi genitori, con gli insegnanti , con gli amici e i compagni di scuola.

                                                                                       

Se, tuttavia è facile descrivere il problema, anche perchè è sotto gli occhi di tutti noi che, come genitori, lo viviamo nel nostro quotidiano, sul come invertire il processo e riprendere le redini dell’educazione dei nostri giovani, al di là di generici proponimenti e di qualche manciata di retoriche raccomandazioni, non sembra vi sia altro.

 La soluzione, non verrà fornita a nessuna pag.44 del prossimo numero.

 

 
 
 
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