come le nuvole

Post N° 337

  “Ho sempre sfruttato il mio senso dell’umorismo, la mia ironia, la mia passione, per osservare e scrivere del mondo che mi circonda” (Franca Valeri)

Piccole ulteriori note di colore, da leggere con questo sottofondo....

Durante il volo, sia di andata che di ritorno, la compagnia Meridiana, dopo il tradizionale “din don, avviso ai passeggeri”, ha fatto comunicare da una voce flautata che, per misteriosi motivi di “riorganizzazione tecnica”, al posto del consueto spuntino, sarebbero stati serviti dei corroboranti “bicchieri d'acqua” .

Si è così assistito al passaggio di impeccabili steward che, sorridenti. ti chiedevano se, il bicchiere d'acqua, lo gradivi naturale o frizzante.

All'andata ero troppo stupita per reagire adeguatamente e ho chiesto dell' acqua naturale, ma al ritorno, astutamente, ho ordinato acqua frizzante per godere della pia illusione di sorseggiare bollicine....

  versione glamour del bicchiere in plastica 

Nella metrò, così come dappertutto, gli annunci di una certa rilevanza, vengono formulati, oltre che in francese, in inglese, tedesco e spagnolo.

Questo evidenzia, al di là di tante roboanti dichiarazioni, quale è il rilievo goduto, dalla nazione italiana, sullo scacchiere internazionale...

Solo chi non ha mai assaggiato i gelati e i dolci nazionali può definire, “dessert” , le “cose” che ti rifilano a Parigi...

Il numero degli immigrati in Francia è impressionante.

Pur da  svagata turista inconsapevole, notando la presenza discreta eppur massiccia di Polizia, ho capito come il Governo Francese tenga costantemente a bada, con la guardia perennemente alzata, l'orda che preme silenziosa (?), ai margini del suo opulento benessere...

Con mio sommo piacere non ho visto nessun canuzzo vagare abbandonato e senza meta per le strade parigine.  In compenso vi sono bambini piccoli che, alle uscite del Metrò, chiedono l'elemosina col bicchierino in mano, fenomeno che a Palermo è stato, al momento, debellato essendo invalso l'uso di telefonare agli organi competenti per segnalarne lo sfruttamento.

Il pane francese, detto baguette,  è veramente strepitoso...(e se questo non si chiama “dare pane al pane.....” ).