come le nuvole

volante uno a volante due...

 “In principio era il Verbo…Il complemento oggetto venne molto dopo!” (Giobbe Covatta)

Il mio animo a tendenza calvinista vorrebbe che, il comportarsi bene, rispettando le leggi, i regolamenti, e le tradizioni popolari; il non cedere alle tentazioni e, quindi, rifiutare di imboccare stradine tortuose, ma facili; la dirittura morale che fa sì che tu sia capace di rinunciare ad un piacere immediato perché dannoso per la collettività; ecc. ecc., fossero cose, di per sé, bastevoli affinchè la tua anima, contemplando se stessa mentre si comporta correttamente, con equità e con giustizia, ne traesse legittima soddisfazione.

La mia cultura geneticamente cattolica però, fa si che, nel fondo del mio cuoricino, io  ritenga opportuno che qualcosa di esterno vada, ogni tanto, a rinforzare il perfetto e santo autocontrollo di ciascuno di noi.

Ed è per questo che oggi, mentre incolonnata in autostrada, percorrevo la mesta strada del rientro in città, nel guardare gaudenti signori al volante delle loro automobiline che sfrecciavano alla mia destra sulla corsia di emergenza, ho invocato la grazia del Signore affinché mi desse la forza di mantenermi coerente con quel che penso e credo.

Il mio animo, concentrato nella preghiera (benché questa fosse interrotta da qualche piccola ed innocua maledizione verso i disinvolti velocisti), si è mantenuto cristallino e puro e, a forza di prima e seconda, da perfetta osservante del codice stradale, ho proceduto sulla via, lenta ma santificante, che il mio animo suggeriva.

E tuttavia, quando qualche chilometro più avanti, tutti noi incolonnati e calvinisti, abbiamo avuto la ventura e la benedizione di poter guardare i simpatici “peccatori” che, fermi e pallidi, stavano a discutersela con una integerrima pattuglia della Polizia Stradale, abbiamo sorriso… e siamo stati certi che questa mirabile visione contribuirà a rinforzare la nostra anima nei suoi principi ed intendimenti.

Amen.