come le nuvole

sfogo!

 “Sforzandoci, possiamo facilmente imparare a sopportare le avversità….soprattutto quelle di un altro!” (Mark Twain)

Ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra venirti incontro...

....ma, ahimè, la sensazione è dovuta al semplice fatto che ti trovi nella corsia sbagliata...

Parlo di quei momenti in cui tutta una serie di inconvenienti tendono all' accumulo.

Sicuramente piccole cose, certamente banali qualora tu sia in possesso di un carattere indomito e di una indole buddista, ma che malauguratamente, se sei una povera donna occidentale stressata e con una dotazione minima di misticismo, ammassandosi diventano valanga e si abbattono con forza sul tuo animo inerme.

Avete presente quei giorni fatidici in cui si rompe la lavatrice e ti torna il dolore al ginocchio? Quando persino il gatto lacrima da un occhio e si guasta all’improvviso la centralina elettrica del quartiere lasciandoti al buio proprio il pomeriggio che ti è  indispensabile restare connessa con tutto ciò che và ad elettricità ?

Bè, cose così...

Sono quei momenti in cui mentre aspetti in stato semiliquido l'arrivo del treno delle 14 e 44, questo viene soppresso d' emblèe e una voce metallica “si scusa con i viaggiatori per l'inconveniente” facendolo prudentemente da un lontanissimo altoparlante chè altrimenti è quasi certo che l'infausto messaggero riporterebbe una prognosi di “giorni sei, salvo complicazioni”.

Sono periodi in cui tutti i tuoi progetti vanno inspiegabilmente in fumo e persino organizzare una serata in pizzeria richiede programmazioni quinquennali di stampo sovietico e il ricorso alla proverbiale pazienza di un rassegnatissimo Giobbe.

In questi giorni se qualcosa sembra quadrare nella tua quotidianità vuol dire che c'è qualche elemento del problema che non hai ancora considerato.

Ed è in questi abissi di scoglionamento che la tua mente ti lancia come estrema boa di salvezza la ripetizione del mantra “potrebbe andar peggio!”  ma, al contempo, subdola e Caina com'è, ti ricorda che Murphy, nelle sue Sacre Leggi, ha decretato che “se qualcosa può andar male sicuramente lo farà!”.

Poi ecco che ti ritrovi ad ascoltare l'amica che ti racconta di come sua figlia, due giorni fà, si è ribaltata più volte mentre era alla guida di quelle macchinine di plastica per adolescenti che vanno di moda ultimamente. Ti riferisce la riflessione che l'automobilista che le stava dietro ha sentito il bisogno di confidarle e cioè che ha mormorato fra sé e sé: “chiunque c’è all'interno, è morto!”, rimanendo trasecolato e felice quando ha visto uscire, dal finestrino fracassato, una ragazzina incolume e tremante.

Poi qualcuno ti spiffera l’ultimo gossip con protagonisti la coppia di conoscenti che dopo più di vent'anni di matrimonio si stà separando tra insulti e lacrime.

A questo punto ti fai una solenne paternale e ti esorti stoicamente a resistere e lottare, sottolineando a te stessa come le disavventure che tanto ammorbano la tua esistenza sono nulla in confronto alle tegole che cadono, o potrebbero cadere, sulle teste di noi tutti mortali e.... 

.... e tuttavia ecco che la tua mente (sempre lei) implacabile, ti chiede se il sapere che c'è chi stà peggio sia sufficiente per arrestare il tuo avanzato processo di identificazione con Calimero...

....e allora ti domandi: ma è meglio se mi rialzo dopo ogni colpo e sorrido mentre sorseggio l’ ennesima limonata?   O è più proficuo se innalzo una rilassante bandiera bianca e mi chiudo in un fortino aspettando che passi la buriana?

In attesa di decidere (probabilmente ricorrendo ad uno scientifico lancio di monetina) vi confesserò che già scrivere qui sul mio blog le amenità di questi faticosi giorni della mia vita, mi stà apportando un qual certo sollievo...

Grazie a tutti voi per esserci al di là dello schermo e….

….a buon rendere!