Creato da carpediem56maestral0 il 23/09/2006

come le nuvole

le guardi e credi di poter parlare di loro, di aver catturato la loro essenza ed ecco che sono altro e ancora altro e non le puoi incasellare, descrivere e neppure toccare...

 

 

« Messaggio #95Mogli »

L’onda lunga degli anni ’70…

Post n°96 pubblicato il 03 Febbraio 2007 da carpediem56maestral0
 

 immagine Per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio. (Proverbio Africano)

 

Un sabato pomeriggio di qualche tempo fà, nella gran piazza al centro della mia città, un ragazzo ne ha accoltellato un altro che lo aveva “guardato male” e preso in giro una volta di troppo….

Oggi, un padre di famiglia che faceva di mestiere il poliziotto, è morto…. non durante un inseguimento, né dopo una rapina, né in un’azione di prevenzione del crimine, no… è morto per un gioco….è stato ucciso per nulla…uno spreco di vita…..o meglio,mi correggo, è morto perché oramai il calcio è solo la “scusa” , la “giustificazione” per poter scendere in strada e abbandonarsi alla violenza più estrema, poter “sentirsi” ed agire come un guerrigliero, bandana, foulard sul viso, passamontagna e, in mano, spranghe, bastoni, pietre e via,  a dar  sfogo a tutte le frustrazioni, le rabbie covate dentro, incendiando cassonetti e macchine, tirando con forza tutto quello che è a portata di mano, contro il “nemico” , i  Poliziotti e i Carabinieri…proprio i figli dei ceti più umili della nostra società !

Tra questi splendidi esempi di cittadini, tutti peraltro giovanissimi, anche dei  minorenni…

Le statistiche della Questura parlano di un aumento del disagio giovanile che si concretizza in piccoli (per l’entità del danno patrimoniale e non certo per la paura e il trauma delle vittime!) atti criminali e mettono l’accento sulle modalità con cui questi vengono portati a termine, cioè con gratuita violenza ed efferatezza ….

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Mea culpa…. la generazione cui appartengo ha contribuito, non poco, alla demolizione del concetto di “autorità genitoriale”…

Ha portato avanti, con convinzione e su ragioni sacrosante, una lotta generazionale che ha dato una spallata a quei formalismi privi di senso che regnavano nelle famiglie italiane (si mangia tutti insieme a tavola, non si esce da casa senza permesso, leggere il  diario personale è un “diritto di madre” , frasi, infine, come “questa casa non è un albergo” e “a casa mia comando io”,  concludevano gli sporadici “dissidi interni”).

 

Noi, prima generazione a farlo, abbiamo  messo l’affettività e la democrazia al centro delle nostre guerre, nel corso delle quali  abbiamo anche “odiato” i nostri genitori, ritenendoli ottusi, bigotti, tarpatori d’ali professionisti, privi di creatività e comprensione….

Volevamo la fantasia al potere, volevamo svecchiare i salotti polverosi e abolire le visite domenicali  ai parenti , volevamo avere il diritto di esprimere le nostre idee e poter  portare i capelli lunghi e le gonne corte….

 

Siamo ahimè passati dall’altra parte della barricata….siamo genitori ed educatori e con i nostri figli la parola d’ordine, ovviamente, non può più essere  “Tu devi fare così”, come era stato per noi, ma “Tu devi capire, figlio mio”!

 

La noia, l’attesa, la frustrazione che hanno caratterizzato le nostre infanzie e giovinezze e che ci hanno, loro malgrado,  regalato il concetto di “senso del limite” e di “desiderio” non esistono più.  

Non riusciamo a negare nulla ai nostri figli e nemmeno a fornire loro delle regole perché, per primi,  non siamo così convinti che bisogni rispettarle…..

 

Gli psicologi affermano che  temiamo di divenire oggetto di quello stesso odio che abbiamo provato verso i nostri genitori ….(oh, mio Dio, la legge del taglione non perdona…).

 

Di certo, ad aiutarci nell’arduo compito e dare certezze educative, non contribuisce la realtà culturale in cui siamo immersi che cambia alla velocità della luce e, ad esempio, rende difficile ad un padre persino consigliare il figlio sulle sue scelte di studio.

 

Per altro amiamo i nostri figli fino all’idolatria, non riusciamo a dir loro di no (cerchiamo ricostituenti alla nostra autorevolezza comprando libri dal titolo suggestivo “I no che aiutano a crescere”), non riusciamo ad imporre regole di galateo o di buona educazione e, se qualcuno  osa  rimproverarli, ci schieriamo acriticamente e immediatamente dalla loro parte, li difendiamo a spada tratta, li giustifichiamo vergognosamente e impediamo così loro ogni reale assunzione di responsabilità….

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Commenti al Post:
come_sei_veramente
come_sei_veramente il 03/02/07 alle 14:58 via WEB
Lucida analisi, sono d'accordo in pieno con quel che dici, anche se non sono genitore credo proprio che mi comporterei come la maggior parte dei padri che mi stanno intorno, non riescono a negare nulla ai propri figli salvo poi lamentarsi per le continue richieste (che puntualmente vengono soddisfatte) che servono a mascherare la loro scarsa e di poca qualità presenza. P. S. Ma come scrivi bene... mi incanti! Bacio!
 
 
klimt.sf
klimt.sf il 03/02/07 alle 19:59 via WEB
...anch'io sono uno di quelli che si è ribellato ai propri genitori, ma più che a loro alla libertà che mi concedevano...nonostante ciò hanno avuto la straordinaria capacità di farmi capire i veri e più profondi valori della vita...si tende di più ad avere e non ad essere, e i risultati si vedono, violenze gratuite, stupri tra minorenni ect. ect. la cosa più triste è che c'è ne rendiamo conto e la maggior parte di noi è rassegnato a non fare nulla...preferisce vivere nell'infelicità per non rinunciare al cellulare nuovo..
 
   
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 04/02/07 alle 15:51 via WEB
L'hai detto fratello....passiamo dall' analisi di un'emergenza all'approfondimento di un'altra, ma il coraggio di andare alle vere soluzioni che ce l'ha?....meglio un cellulare nuovo e una bevuta al pub che "pensare" a come invertire la rotta.....
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 04/02/07 alle 15:52 via WEB
Grazie per essere passato e per il lucido commento....un bacione anche a te! :-)))
 
   
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 05/02/07 alle 16:28 via WEB
La risposta di cui sopra è per come sei veramente....oh,signore! Liberoooooo, che stai combinando!!!
 
Gioiasole
Gioiasole il 03/02/07 alle 20:15 via WEB
E' vero che molte cose sono cambiate ed è anche vero che non esiste più quel senso di autorità che i nostri genitori e i nostri nonni ci hanno saputo trasmettere. Ma è anche vero che non è facile mantenere certe linee austere quando noi stessi siamo stati i primi ad essere usciti fuori dalle righe. E comunque non credo sia il caso di autoflagellarci per questi cambiamenti in fondo voluti. Che imperi il permissivismo ed il lassismo nelle azioni che dovrebbero essere educative, non c’è ombra di dubbio e spesso ci si chiede che razza di genitori abbiano questi ragazzi. Eppure… mi chiedo come mai nel mio intorno più stretto questo non accada. I miei amici, miei coetanei, hanno figli anche adolescenti, e nonostante siano a volte più scriteriati dei figli stessi - dicono le parolacce anche in loro presenza, vanno in discoteca o fanno le ore piccole portandosi i neonati appresso, quei ‘no’ che dovrebbero aiutare a crescere scarseggiano - non c'è comunque traccia in questi ragazzi delle desolazioni che la televisione e i giornali ci riportano continuamente. Sicuramente non chiedono il permesso prima di alzarsi da tavola, né dànno del 'lei' alle persone più anziane, come siamo stati abituati noi. Eppure sanno cos'è il rispetto e mostrano più di noi, a volte, quella sensibilità di cui sentiamo tanto la mancanza verso certi problemi sociali. Con loro si parla anche di politica e letteratura, alcuni fanno volontariato. Con questo voglio solo sottendere che temo che non sia colpa dei tempi cambiati e che, piuttosto a cambiare siano state le possibilità che abbiamo di osservare certi scenari. Perché episodi di bullismo e vandalismo purtroppo ci sono sempre stati, solo che i mezzi a disposizione per venirne a conoscenza non solo erano più limitati, ma anche meno sfruttati. P.S.: Non sono riuscita ad essere sintetica. Eppure ci ho provato. :) Un bacione, Gioia
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 04/02/07 alle 16:01 via WEB
Hai proprio ragione Gioia, i ragazzi in gamba sono tantissimi ed inoltre non voglio rinnegare l'importanza di tante conquiste di "verità" e di svelamento delle ipocrisie portate avanti dalla mia generazione....spero dunque che sia solo la più vasta risonanza data agli avvenimenti dai mezzi di comunicazione che porti a questa sensazione di "perdita dei valori e del senso" ...P.S.: I tuoi commenti, brevi o lunghi che siano, sono sempre da me apprezzati e graditi....un bacione anche a te!
 
   
Gioiasole
Gioiasole il 04/02/07 alle 22:28 via WEB
E' un piacere condiviso. Davvero! Ti abbraccio forte, Gioia.
 
Casalingapercaso
Casalingapercaso il 03/02/07 alle 22:49 via WEB
Mah, non mi riconosco molto nel tipo di genitori che descrivi. Io sono cresciuta con molta libertà e poche regole, ma certe. Coi nostri figli siamo genitori, amichevoli quanto vogliono, ma sappiamo che il nostro ruolo è quello di essere genitori, nn di essere amici. Gli amici li trovano al di fuori, sono un arricchimento, i genitori siamo noi, un punto fermo. C'era una frase tipica che dicevamo ai nostri figli, anche con loro poche regole, ma costanti e rigide, quando si lamentavano che i genitori dei loro amici davano di più ai loro figli (leggi soldi). 'Fatevi adottare', gli dicevamo. Beh, sono ancora nostri. Ma abbiamo ragionato parecchio con loro, senza mai rinunciare al nostro ruolo di guida e responsabilità nei loro confronti. Hanno avuto la loro fase di protesta, com'è giusto, si sono ribellati, li abbiamo incoraggiati a sostenere le loro posizioni, portandone le conseguenze, naturalmente. Beh, solito poema mio quando si affrontano temi così. Credo che siamo genitori all'antica, se dovessi mettere un'etichetta. Ma nn mi dispiace. ciao
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 04/02/07 alle 16:06 via WEB
Sono tanti anche i genitori (e mi ci metto anch'io) che pur tra tentativi ed errori, con molte defaillance e dubbi, non rinunziano ad esercitare un ruolo educativo spesso scomodo e in "controtendenza"...ma ve ne sono altrettanti che, in piena fase edonistica, rifutano ogni responsabilità e trovano più semplice "delegare" e far crescere i propri figli "così come viene"...e pasienza se vengono male!un bacio :-)))
 
upmarine
upmarine il 05/02/07 alle 02:25 via WEB
Care amiche (ma siete tutte donne? Comincio a credere di essere dalla parte sbagliata della barricata) ... dicevo, care amiche,
avete ragione a dire che quello che noi troviamo fuori è diverso da quello che abbiamo in casa. Al di la della forma, la sostanza è che avete trasmesso sani principi. Sicuramente questi delinquenti, sono gli stessi, sempre esistiti, specchio di un disagio sociale che si acuisce nel divario tra chi è educato e chi non lo è. Molte cose che a noi sembrano aumentate in realtà sono solo amplificate dalla grancassa dei media. Una volta la televisione e i giornali avevano un po' più di remore a dare risalto a certe espressioni di malessere sociale. Io ho vissuto da adolescente in una città dove esistevano bulli e delinquenti per le strade. I nostri genitori ci dicevano di evitarli accuratamente perchè non avevamo le "armi" per combatterli alla pari. Spero facciate altrettanto voi con i vostri figli. Io ho due nipoti che studio con attenzione (anch'io ho paura, cosa credete?) e continuo a ripetere a mia sorella che i pericoli non sono dentro di loro ma attorno a loro. Non bisogna abbassare la guardia. Già in un altro post ho detto qualcosa di sgradevole: "la merda quando ti tocca ti sporca anche se non è tua. Anzi puzza di più."
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 05/02/07 alle 16:20 via WEB
E' indubbio che la violenza sia sempre esistita e i commenti ricevuti mi aiutano a mettere a fuoco quello che veremente penso sia "diverso" nell'educazione dei nostri giovani ed è la mancanza di "punizioni", la non consequenzialità rispetto ai misfatti commesssi, l'indulgenza da quattro soldi che in altri momenti storici invece c'era...ecco, questo ritengo sia fortemente ineducativo...un grande bacio :-)))
 
freddissima
freddissima il 05/02/07 alle 09:01 via WEB
difendere i propri figli a spada tratta non li aiuta a crescere meglio!...l'educazione a volte ed anche l'amore lo si dimostra dicendo loro no!un bacio....da un po' non mi vieni a trovare....sigh....mi manchi!
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 05/02/07 alle 16:23 via WEB
Ciao cara....è proprio con i no che si aiutano i ragazzi a crescere, ma in una società troppo permissiva si rischia di diventare genitori "inadeguati"...penso infatti che il contesto in cui si crescono i propri figli non sia "indifferente"....un bacio e a presto :-)))
 
almaplaena
almaplaena il 05/02/07 alle 11:06 via WEB
Prova a dare uno schiaffo ad un ragazzo di oggi, a mettergli un brutto voto e..zakkete! ti ritrovi sicuro senza lavoro addirittura in galera! Ma...se rubi, stupri etc. sei libero come un friguello. Che dire di più, oramai sui ragazzi di oggi, gli uomini di domani, i nostri futuri governati.. Ohmioddio che ho dettoooo!!!
 
 
piffione
piffione il 05/02/07 alle 15:59 via WEB
tocchi un argomento su cui sono molto sensibile, la mia piccola esperienza mi ha fatto notare che i figli dei "sessantottini" difficilmente rientrano nella categoria dei figli disadattati, bene o male qualcosa degli ideali dei genitori sono stati trasmessi, come anche i sessantottini che hanno lottato contro i genitori, difficilmente sono nemici dei genitori. Il più delle volte, quindi l'assoluto non esiste, ci sarà sempre l'ìanomalia, i figli di coloro che erano disimpegnati e apolitici sono quelli che maggiormente soffrono del male generazionale del "non sapere che fare". Infine un appunto che spero mi concederai, la visione delle "forze dell'ordine" pasoliniana (i figli della parte più povera della società) non la condivido, concordo con te che morire per una partita di calcio sia allucinante, ma che automaticamente faccia diventare ogni polizziotto un eroe... ci sarebbe molto da dire, ma molto molto
 
   
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 05/02/07 alle 16:37 via WEB
Ebbene si, debbo concordare con te sul fatto che i sessantottini, tra mille errori ed incertezze, qualcosa cercano di "trasmettere".... a volte però l'indulgenza e la ricerca delle "spiegazioni" esistenziali che stanni dietro le trasgressioni porta ad una sorta di paralisi pedagogica che "non cosa buona"....sui poliziotti non credere che non sappia dei pestaggi riservati ai ragazzini arrestati....ma non è corretto fare di tutta l'erba un fascio ma bisogna al contrario (noi e sopratutto le loro gerarchie) "fare aprire" i poliziotti, renderli partecipi della collettività per rendere autentico il giuramento "proteggere e servire" !
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 05/02/07 alle 16:26 via WEB
Hai centrato il punto...si è passati da un'eccesso all'altro..dalle legnate "educative" (a cui non credo nel modo più assoluto), all'applauso per il bambino che rompe i giocattoli e insulta "simpaticamente" la madre o gli insegnanti...:-)))
 
   
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 05/02/07 alle 16:27 via WEB
Questa risposta è per almaplena....libero mi stà facendo impazzire!!!!
 
pelino55
pelino55 il 05/02/07 alle 19:42 via WEB
Uffa! E' sempre colpa nostra! Sono del '55 ,quindi non posso sottrarmi a un argomento così. La lettura pasoliniana, come è già stato detto, non mi convince del tutto. Non mi convinceva allora, pur nella grandezza dell'artista e non mi convince nemmeno adesso. Però, sulla questione ultras credo che la sua analisi sia, a posteriori, più pertinente di quella sul '68. Mi rifiuto di dare dignità a costoro, in nome di disagi sociali, economici o che altro. La mia impressione è che i "figli del 68" magari dopo un primo sbandamento siano stati capaci di formare la prole. E il motivo è semplice: il '68, da noi, si appoggiava sulla condivisione di valori che erano dei nostri padri, la resistenza, le lotte di fabbrica, etc. Comunque, mi sembra che ognuno qui sia responsabile dei propri figli e questo vale anche per quel poliziotto che aveva, a Catania, il proprio figlio dall'altra parte.
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 05/02/07 alle 20:09 via WEB
Eh, già....anche gli scontri generazionali c'erano quel maledetto pomeriggio, quello di un figlio contro il padre... e c'era anche la teppaglia, la voglia di menare le mani, di mettersi in gioco e dimostrare il proprio "coraggio" con atti di puro vandalismo....e al tutto, seguirà, la mancanza di qualsivoglia conseguenza, si può star tranquilli....
 
ilmondodiAle
ilmondodiAle il 05/02/07 alle 22:11 via WEB
Come promesso, sono passata a trovarti e mi imbatto in un tema davvero delicato. Leggendo ogni giorno i giornali, seguendo i mass-media, inorridendo dinanzi a certi episodi, ci si rende conto di trovarsi di fronte ad una situazione di crisi gravissima; fra l'altro,con la convinzione diffusa fra tanti genitori che occorre essere "amici" dei figli, si è completamente persa la distinzione tra un auspicabile dialogo fermo e sereno fra adulti e giovani, nel pieno rispetto dei ruoli e un dialogo in cui i genitori e i figli sono allo stesso livello. I sostenitori della teoria del rapporto amicale fra genitori e figli hanno dovuto ricredersi di fronte alla realtà. I genitori hanno il dovere di recuperare il loro prestigio e la loro autorevolezza nell'educazione dei figli, di essere amorevolmente fermi e determinati, pronti all'ascolto e alla comprensione, ma anche decisi nel punire con misura e equilibrio quando è necessario. Gli educatori e, più in generale, tutti gli adulti che, a vario titolo e in luoghi diversi, hanno compiti formativi, devono rappresentare per i giovani precisi e sicuri punti di riferimento. Tempo fa mi è capitato di ascoltare il dialogo tra alcuni studenti dell'ultimo anno di liceo circa il comportamento di una loro prof.: al di là delle valutazioni personali espresse da ciascuno, tutti concordavano nel giudicare negativamente la docente per il suo atteggiamento remissivo, soprattutto nei confronti degli allievi più ribelli. Nel gruppetto era presente uno dei citati "ribelli" il quale conveniva con i sui amici che l'insegnante in questione "non aveva spina dorsale" e che con i suoi "vi prego, vi prego ragazzi, siate buoni! era "stomachevole"...Scusa se sono stata prolissa, ma ho particolarmente a cuore queste problematiche. Buona serata, Ale.
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 06/02/07 alle 08:16 via WEB
Non sei affatto prolissa, cara, esprimi (e anche bene) opinioni che condivido in pieno su un argomento che, come a te, per vari motivi, mi tocca molto...ho titolato un post precedente (e mai frase fu più azzeccata) "I bambini sono innocenti e amano la giustizia, mentre la maggior parte degli adulti è malvagia e preferisce la misericordia". (Gilbert Keith Chesterton)...grazie per essere passata e un bacione :-)))
 
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