Un urlo insomma, non straziante come se stesse venendo masticato da Cesare in un improvviso attacco ostile.
Non definito e ricoperto di parolacce come quando si scotta sotto la doccia (e succede spesso che con una spallata faccia ruotare il rubinetto e che si ustioni parte del corpo, pretendendo la cremina e le carezze dopo).
Alberto sta cantando: raccapriccio totale!
Elena lo vede in piedi davanti al televisore che sculetta a ritmo.
Lui le dà le spalle, e sculetta, appunto: le viene da ridere, per un attimo si era pure preoccupata, se l'era visto divorato dal pesce rosso della boccia ( avevano sospettato in effetti che fosse un piranha travestito, ma il sospetto era scaturito una notte durante la quale i biscotti al cioccolato si tuffavano nella vodka panna e fragola e le cose erano, come dire, un po' naufragate nel nonsense).
In modo molto più semplice e demenziale Alberto ha recuperato il Karaoke che si era dimenticato in una scatola in cantina, comperato forse dieci anni prima e usato alla fine solo da lui, per la gioia dei vicini di casa.
E canta che è una bellezza, non dal punto di vista sonoro si intende, ma interpreta con tutto il corpo e fa scompisciare dalle risate.
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il 12/04/2022 alle 10:50
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