TuttacolpadellaLuna
"...quando si avvicina troppo alla terra, fa impazzire tutti". William Shakespeare
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Lumacone
Post n°12 pubblicato il 21 Maggio 2017 da Paintedonmyheart
Lumacone è un mio vicino di casa, così soprannominato da me, quando ancora non ci conoscevamo, perché quando mi vedeva passare lasciava sempre la scia...cioè, mi sbavava dietro. Lumacone non mi aveva mai interessato, perché troppo facile ai complimenti. Non credo alle sviolinate eccessive, mi sanno di falso e m'imbarazzano, al punto che, a chi prova a paragonare il mio aspetto fisico a quello di una ragazzina, preferisco rispondere ironicamente con quel famoso detto che recita: "Dietro il liceo, davanti il museo"... Anche se ammetto che ci sia sempre un certo piacere nel sentirselo dire, che sia vero o no. Una sera, però, portando il mio cagnolino a spasso, l'ho incontrato con degli amici per strada e, cosa incredibile a dirsi, è stato veramente simpatico. Ironizzava lui stesso sui complimenti eccessivi che mi faceva, con gli amici che lo prendevano in giro facendogli il gesto della sviolinata, e lui è stato molto ironicamente al gioco anche delle mie battute, e devo dire che questa cosa mi ha piacevolmente sorpresa, perché una qualità che apprezzo moltissimo in una persona, è proprio quella dell'autoironia. Così, qualche sera dopo, sempre a seguito di un incontro casuale (il cane a passeggio è un aiuto enorme per queste cose, lo consiglio a tutti quelli in vena di acchiappo) ho accettato di andare fuori a prendere qualcosa da bere con lui. Peccato che a un certo punto abbia cominciato a guardarmi insistentemente con occhi strani... Sentivo l'inquietudine salire in me: perché quello sguardo da serial killer? Assicuro che era davvero uno sguardo inquietante, con gli occhietti sempre più piccoli, la fronte corrugata e quello strano silenzio che era caduto tra noi. Con il busto proteso in avanti, mi guardava fisso negli occhi ad una vicinanza sempre maggiore. - Finalmente un uomo che sa andare oltre le parole!- ci sarebbe stato da pensare. Ma anche no! Visto che ha azzardato di me situazioni della mia vita di cui io non sapevo proprio niente, ma di cui lui sembrava esserne certo. E poi: - Tu non mantieni il mio sguardo, perché hai paura di quello che io potrei scoprire di te nel tuo… E questa cosa ti mette a disagio! - mi diceva. E lì a fissarmi in maniera imbarazzante e a sciorinare tutta una serie di motivi per i quali io fossi, secondo lui, una donna ancora sola. E allora: ero priva di avere le braccia conserte che lui le interpretava come chiusura, la posizione delle mani, aperte, a pugno, non so cosa invece significassero, e le gambe, accavallate o meno, e il busto, in avanti, all'indietro, altro ancora. Insomma: ogni mio più piccolo gesto sembrava rivelargli qualcosa di me, al punto che presto mi trasformai in una specie di mummia che a stento diceva sì o no sbattendo le palpebre. La cosa più grave è che fosse così preso dallo sfoggiare le sue capacità (?) di capire le persone (diceva che aveva fatto non so quali studi e corsi per diventare quel che era) offuscato dal piacere dionisiaco di sentire il suono della propria voce, che aveva finito col non ascoltarmi più. Avrei potuto non esserci e sarebbe stata la stessa cosa. La serata si è, così, rivelata quasi surreale, perché bisogna ammettere che uscire con un lumacone/cane bastonato/orsacchiotto e trovarsi nel corso della serata con un pavone preoccupato solo di sfoggiare la sua bella coda, supera davvero ogni aspettativa... Con Lumacone non sono voluta uscire più. Avrà pensato che sia stato il mio subconscio a farmi stare lontana da chi sapeva capirmi così bene...
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