CORSARI D'ITALIA

Un organo così importante come la corte costituzionale, ha il pieno potere in termini di leggi per operare nel modo migliore senza subire condizioni da politici o altri organi istituzionali. Adesso il giudice Vaccarella decide di dare le dimissioni per alcune dichiarazioni fatte alla stampa da ministri come Vannino Chiti, Clemente Mastella, Alfonso Pecoraro Scanio e da un sottosegretario Paolo Naccarato, anzi dichiara che non è tanto per le dichiarazioni ma, per la non smentita, ma cosa dovevano smentire, si sono solo permessi di fare qualche previsione sulla decisione che la Corte Costituzionale doveva prendere riguardo al referendum questo non può condizionare un organo del genere. L’organo in questione e cioè la Corte Costituzionale proprio per la sua delicata e importante funzione non può e non deve considerare queste cose, figuriamoci poi se si può arrivare al punto che un elemento dà le dimissioni per questo, non a caso è successo pochissime volte e invece tanti politici di qualsiasi governo hanno fatto previsioni sulle decisioni della Corte Costituzionale, allora mi chiedo perché Vaccarella decide proprio adesso di dimettersi. Ricordiamoci che Vaccarella era professore di diritto processuale civile, è stato eletto giudice costituzionale dal Parlamento nel 2002 su indicazione della Cdl, o più precisamente su indicazione di Silvio Berlusconi che, sappiamo tutti come in questo momento sta per essere messo alle strette per la legge sul conflitto d’interessi che il governo finalmente vuole iniziare a fare. Corsa io direi…. Grazie Silvio. Ciao. (Ale)

E gli altri giudici da chi sono stati eletti? E che c'entra Berlusconi con la Corte Costituzionale, che in questo caso deve deliberare su argomenti di carattere referendario? Comunque, per chi non fosse informato sulle motivazioni delle dimissioni del Prof. Vaccarella, mi permetto di allegare la lettera inviata al presidente della Consulta Franco Bile, e con la quale il giudice costituzionale Romano Vaccarella conferma le proprie dimissioni . «Caro Presidente, ho preso atto della delibera con la quale la Corte ha deciso, all'unanimità, di non accettare le mie dimissioni: dimissioni - delle quali avevo oralmente anticipato le ragioni, fin dal 28 aprile, sia a Te che al vicepresidente prof. Flick - che erano originate non già dal fatto che esponenti del Governo avessero espresso dubbi sull'ammissibilità del referendum ma 1) dal fatto che alcuni di tali esponenti si dicessero sicuri della 'disponibilità' della Corte a seguire i suggerimenti del Governo stesso; 2) dal fatto che tali gravissimi dichiarazioni non fossero state immediatamente e pubblicamente smentite dai ministri in questione (e, nel corso di questa vicenda, si è appreso che volutamente non sono state smentite perché... non vere!); 3) dal fatto che una vicenda di tali gravità non avesse provocato alcun intervento delle Istituzioni. Tale silenzio - prosegue la lettera di Vaccarella - mi ha reso evidente la considerazione nella quale sono tenuti il ruolo e la funzione della Corte (e ciò del tutto a prescindere dal fatto che, nel caso di specie, si trattasse di un referendum) e ho ritenuto, e ritengo, che le generiche e rituali dichiarazioni intervenute il 29 aprile (tra le quali quelle del presidente del Consiglio, Romano Prodi, ndr) non fossero in alcun modo idonee a fugare il mio convincimento. Nella sua delibera la Corte mostra di condividere le mie preoccupazioni sulla considerazione in cui essa è stata tenuta da quelle dichiarazioni (e sulle interferenze che tale considerazione consente e incoraggia), e mi conforta il fatto che - prosegue Vaccarella - con ciò essa escluda che io sia 'un attaccante di calcio che si produce in una capriola per indurre l'arbitro a fischiare un fallo inesistente', ovvero una sorta di 'agente provocatore', così come esclude la tesi 'complottarda' secondo la quale le mie dimissioni avrebbero seguito 'una strana tempistica'. Qualsiasi cosa pensino - ciascuno nel gergo e nella logica che gli sono propri - gli autori di tali dichiarazioni circa la 'incomprensibilità' (meglio, l'inconcepibilità, in questo Paese) di dimissioni date a tutela di un Organo costituzionale e della propria dignità personale, la realtà è semplicemente questa; e comprendi bene, caro Presidente, che - non certo per secondare il 'delicato' invito di un autorevole ministro della Repubblica, ma anche per quanto successivamente accaduto - non posso che confermarle irrevocabilmente. Ti prego di esprimere ai Colleghi la mia gratitudine per la solidarietà e la stima dimostratemi dopo le mie dimissioni e la speranza che questa vicenda giovi alla Corte della quale ho avuto l'onore di far parte. Romano Vaccarella 04 maggio 2007 (Rispondi)

Review come sul Magazine ti ringrazio per la lettera da te aggiunta, essa specifica in maniera perfetta il mio articolo..... il "grazie Prodi" è puramente ironico!!!

Non mi pronuncio affatto sulle motivazioni che hanno portato alle dimissioni di qusto giudice,che con quel nome sa molto di meridionale,forse di siciliano eo calabrese:gente perbene,purche' non siano professionisti adottati.Ma oltre a dimettersi perche' non rinuncia anche ai 30 mila euro lordi annui-immagino che non siano il suo unico provento per vivere-che la maggiorparte dei cittadini non guadagna in un anno? Onesto e corretto a punti? Uhm....qualcuno gli ha suggerito di dimettersi e gli ha gia' prospettato ben piu' alte onorificenze con congruo appannaggio.

Sono congetture tue o possiedi dati di fatto oggettivi? Quando non si dispone di dati suffienti è preferibile non perdere mai una buona occasione per stare zitti.

Il problema nasce quando l'intera Consulta ammette queste pressioni e decide di dimettersi, considerando anche che, non tutti gli appartenenti alla Corte costituzionale sono del centro destra. ma fatevi solo qualke domanda... se il referendum nn passasse a chi e perche farebbe comodo?? perche Prodi non ha smentito le dichiarazioni??? di coasa ha paura??

Se il referendum non passasse a pagare seriamente le conseguenze, saremo solo noi (popolo) che purtroppo andremo a votare nelle stesse condizioni dell’ultima volta e questo sarebbe gia un disastro, poi per quanto riguarda le dimissioni dell’intera Consulta sembra una cosa assurda. Primo perché non ci sono state pressioni verso tutti i componenti, e il resto dei colleghi di Vaccarella hanno solo cercato in un certo senso di essere solidali, quasi convincendolo a ritirare le dimissioni, che infatti all’inizio sono state rifiutate addirittura. Secondo perché le camere in seduta comune rinominano un nuovo giudice costituzionale e anche se non ci sarebbe subito la nomina l’Organo ha pieni poteri fino ad un minimo di 11 giudici, anche con le dimissioni accettate e quindi senza Vaccarella, i Giudici sarebbero 14 e la Corte Costituzionale ha pieni poteri per operare. Ma poi fermiamoci ancora un attimo sul motivo delle dimissioni, può un elemento di un Organo del genere dare le dimissioni per alcune dichiarazioni fatte alla stampa da politici di piccoli schieramenti che sono al governo, o con la pretesa delle mancate smentite, premettendo che una risposta di Prodi all’inizio della vicenda c’è stata, dichiarando che il Governo garantisce l’assoluta imparzialità della Corte Costituzionale, poi i presidenti del Senato e della Camera Franco Marini e Fausto Bertinotti sempre all’inizio della vicenda rilasciano insieme una dichiarazione dove esprimono piena fiducia nella totale indipendenza ed autonomia della Corte Costituzionale, anzi invitano Vaccarella a ritirare le dimissioni, addirittura c’è un appello che fa il Presidente Napolitano dove precisa che assolutamente nel modo più legittimo e legale, alla Corte Costituzionale va garantita l’assoluta autonomia nel suo operare. Dopo tutto questo Il giudice Vaccarella rilascia una dichiarazione che io vi allego sotto. Dichiarazione di Vaccarella "Mi aspettavo una smentita anche immediata o qualche reazione rispetto all'ipotizzata influenza da parte di esponenti del governo nei confronti della Corte costituzionale riguardo al referendum sulla legge elettorale. Ma di smentite o reazioni non ne ho viste". Dopo questa dichiarazione ha scritto la lettera di dimissioni, perché prima le aveva date solo a voce, ma allora che smentite si aspettava ancora, ma cosa voleva ottenere(per assurdo) la caduta del governo forse, noo quello no, non era il suo scopo, ma qualcun altro l’ha raggiunto uno scopo, in questo modo è riuscito a dare un’altra “spallata” delle sue al governo che, chissà magari alla prossima va giù(sempre per assurdo). Ciao. (Ale)

Vedi Aleks, per come la vedo io, la sinistra italiana è peggio di quella francese che, almeno all'attivo ha un indiscusso unione di patria che noi , con questa sinistra ci siamo solo e sempre sognati. Eppure i francesi hanno mandato a casa questa sinistra socialista che in odor di Prodi doveva cantare "oh bella ciao" ed invece ha suonato il cigno morto. Ma torniamo al caso della Consulta. Come hai notato un bloggher ha inserito la lettara del Giudice Vaccarella, che stimo e conosco per i suoi illuminati pareri come tutti i mebri della Corte prescindendo dai colori politici, nella qualle si accerta che le pressioni sono state quanto mai piu ke presenti ma è, il concetto stesso ke merita attenzione. Entrando nel merito della questione quello che ha fatto sollevare indignazione nella Consulta è la violazione del principio di inattaccabilità della stessa da parte di pressioni di qualsivoglia colorazione politica. é chiaro che, nella mancanza di un organo completamente libero da ogni vincolo, quale la Corte costituzionale il concetto stesso di libertà viene ad esser messo in discussione. Questo governo che, esiste solo perche ha ben capito;parole di Prodi, "se cadiamo torniamo governare tra 60 anni" combatte l'uniko nemico realmente letale, Berlusconi, nel suo esistere è il vero e unico collante della maggioranza che, molto probabilmente non vede in Fini, il successore di Prodi, l'antagonista perfetto. Quindi in una fantapolitica ovviare ad un referendum che porterebbe il popolo a decidere sulla legge elettorale che non verrebbe piu manipolata dalla maggioranza, eliminare la corte costituzionale quale unico organo super partis, eliminare Berlusconi con la legge sul conflitto d'interesse e ricreando uno stato statalista che costringe il popolo sotto chiacchiere a vivere una vita di stenti è l'unica soluzione che ha per continuare a governare. Senza dimenticare le aperture al sud del mondo che hanno il compito di portare in 5 anni nuovi voti di riconoscenza a chi politicamente ha permesso loro l'ingresso. Vaccarella nn ha cercato la spallata, perche ancora oggi l'opposizione non è pronta a governare, Vaccarella da difensore del diritto ha solo visto in pericolo il concetto supremo di libertà.

Corsa io della sinistra francese sinceramente ho pochissima stima,anzi niente, ma questo gia da tempo, da quando hanno fatto da protettori ad alcuni personaggi della sinistra italiana che meritavano la galera, anzi l’ergastolo. Per quanto riguarda il problema della Corte Costituzionale posso essere anche della tua stessa opinione sul fatto che il principio di inattaccabilità della stessa è stato messo in discussione e, anch’ io ritengo sia una gravità da non sottovalutare, ma come ho gia detto e ti ripeto, non ritengo le dimissioni di Vaccarella il un modo giusto per risolvere il problema, se come dici tu e come spero anch’ io, Vaccarella da difensore del diritto ha visto in pericolo il concetto supremo di libertà, allora doveva cercare altre soluzioni insieme a tutta la Corte Costituzionale invece di cominciare a minacciare di dare le dimissioni e, dopo qualche giorno arrivare a darle, creando tensione, aggravando la situazione politica in generale e la stabilità dello stesso Organo. Purtroppo hai ragione anche sul fatto che, non far governare Berlusconi è l’unica cosa che ancora tiene questa maggioranza unita a governare e non ritengono Fini una minaccia, questa ultima cosa solo perchè nella cdl per volere del capo supremo è fuori discussione una rivalutazione della leadership con il silenzio-assenso di Fini che in tutto questo casino attualmente sarebbe l’unica alternativa seria sia a Prodi che a Berlusconi. Riguardo alla legge sul conflitto d’interesse, anche se può sembrare così non penso proprio che sia fatta per punire o addirittura eliminare il caro Silvio, senza andare troppo a fondo o guardare tanti particolari basta rendersi conto della percentuale altissima di politici con cariche delicate, che sono proprietari di medie o grandi imprese, amministratori o addirittura presidenti di grandi aziende e, poi si trovano a decidere in sedi politiche, tipo camera o parlamento di cose che le riguardano. Non penso sia la cosa ideale per un andamento non dico legale, ma legittimo ed etico. Ciao (Ale)

qualcuno ricorda gli attacchi furibondi nella precedente legislatura, ma anche in questa, quando la Corte ha bocciato qualche leggina più o meno a personam? o vale solo quando lo fa l'altra parte?

non ricordo però di aver sentito di ministri dell'allora governo Berlusconi aver fatto dichiarazioni o pressioni sulla consulta. Magari vuoi rinfrescarci la memoria ninograg1?

è la prima volta che scrivo in questo blog e lo trovo molto interessante...ma, come al solito, sono sfortunato...perchè trovo, in risposta ad un post serio come questo, pubblicazioni prive di contenuto e del benchè minimo sostrato intellettuale. Credo che il corsaro nero abbia voluto dare una valenza politica a questo suo post....e tali avrebbero dovuto essere le risposte che il post ricercava...Ajurveda, per Sua opportuna conoscenza Romano Vaccarella è nato a Roma il 2 agosto 1942, da genitori romani (nè siciliano nè calabrese come me quindi); è stato ed è un grande giurista dai cui pascoli mentali tutti abbiamo attinto. Il discorso de il corsaro, e correggetemi se sbaglio, esula dai 30.000 euro l'anno che ha percepito e che continuerà, forse, a percepire. Il suo intento era quello di dire che anche la Corte Costituzionale, al pari dei Tar (aggiungo io), stanno rischiando di diventare organi di giustizia politicizzati e le due cose assieme non possono e non devono stare. Le sue dimissioni di protesta contro le "pressioni di alcuni ministri" dirette a bloccare il referendum elettorale stanno a significare proprio questo, e cioè l'ingerenza indebita (visto che si tratta di Corte Costituzionale) della politica nell'amministrazione della giustizia. Ma io, Corsaro, sto contro la cattiva politica destra o sinistra che sia...aggiungerei anche un grazie al Cavaliere oltre che al Romano. Tanto dovevo...Music.

Musicante per alcuni versi, tra cui ultime dissonanze, resto pienamente daccordo con te. Il Cavaliere ultimamente sta disattendendo.........

Per ora ti lascio una mia impronta.. Bacio. V.

hahahahah alilulla sei terribile. baci

... mmmmmh ma se ancora non ho fatto e detto nulla io, eheheh, il fatto è che non ti avevo mai letto così carico come nel blog. Quando richiudo la bocca per lo stupore allora sarà giunto il momento. Baci a te...

Ciao..Ho letto solamente i due ultimi post che ho apprezzato molto perchè si distaccano abbastanza dal "common sense" italiano...e lo dico amando profondamente il mio paese, devastato com'è, da un'ideologia che sta radendo al suolo ogni cosa in nome di un "dolce sentire liberal-anarchico"...La qual cosa ben è gradita dai poveri potentucci del momento (ogni momento ha i propri..)...Perchè dare l'impressione di permettere di urlare "libertà" per poi fare di nascosto "gli affaracci propri" è un malcostume duro a morire...Verrò a trovarti...

grazie suntree è un piacere averti tra i miei amici, piu siamo più forte è il grido di protesta.

Buon giorno e felice week-end da Valentina e Marco