apocalisse 2012sara' la fine del vecchio mondo o l'inizio di un nuovo mondo? |
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GANDHI GARLAND
'IMAGINE' IN PIAZZA DUOMO A MILANO
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GANDHI GARLAND
FESTA DELL'UNIONE EUROPEA
9 MAGGIO - FESTA DELL'EUROPA
L'UNIONE DELLE COMUNITA' EUROPEE
uno stato federale
una sola bandiera
un inno nazionale
cittadini comunitari
questa e' la nuova
patria... L'Europa!
E' ORA DI FARE L'EUROPA
IERI ABBIAMO FATTO GLI ITALIANI,
DOMANI FACCIAMO L'EUROPA DEI CITTADINI E DELLE COMUNITA'
Questo Blog sta dalla parte dei cittadini europei onesti, oppressi e delusi dai governi degli stati nazionali, divisi da lotte di potere e dagli interessi dei pochi, incapaci di dare risposte pratiche e concrete alle domande e ai bisogni dei cittadini e delle loro comunita.
Post n°108 pubblicato il 08 Agosto 2013 da fuorischemi
da un anno mi sono trasferito nelle Marche e so che nella community di libero alcini amici si stiano domandando che fine io abbia fatto... In effetti la transizione da una vecchia vita ad una nuova mi ha assorbito non poco e la vita in campagna, in una nuova comunità, con nuovi progetti da sviluppare mi ha impegnato al punto da disertare questo blog e le amicizie sincere che mi aveva procurato. Ora, che mi sono integrato e i progetti sono avviati, mi è semprato giusto rifarmi vivo e aggiornare la mia cerchia di amici veri sul mio stato... Quando ho affittato questo casale, in collina, a pochi kilometri dal mare, tra campi coltivati e piccoli villaggi medievali , le idee erano diverse... farne una casa vacanze condivisa, un B&B per la stagione estiva, un ritiro per gruppi di interesse omogeneo (yoga, ayurveda, arti marziali nonviolente) o un ostello con incluso il servizio di coaching per persone in fase di transizione esistenziale... alla fine abbiamo fatto delle scelte e... la storia è lunga, ma per farla breve, vi rimando ad una serie di link... questa è l'attività che abbiamo pensato per interagire con i residenti locali, la Libera Università Popolare delle Marche... e per creare una fonte di entrate per coprire le spese nel periodo autunno/primavera Poi la foresteria dell'associazione (di promozione sociale), il Golden Rule Retreat per l'ospitalità in tutte le stagioni in trattamento B&B (coaching incluso)... Dategli un occhio e, se non avete ancora deciso se e dove andare in vacanza, se avete amici con pochi soldi e bisogno di star bene, abbiamo ancora stanze libere, soprattutto a settembre ottobre... Dove? https://maps.google.it/maps?hl=en&tab=wl Chi tra voi ha FB, mi può trovare col mio nome Riccardo Gramegna e nelle pagine questo è più o meno quanto vi dovevo per dirvi che son vivo, che sto bene e che in tutto questo tempo vi ho pensato, con affetto e simpatia... un abbraccio forte Riccardo Gramegna, come sempre, fuori dagli schemi!!
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Post n°107 pubblicato il 21 Giugno 2012 da fuorischemi
una riflessione nonviolenta dedicata ad un amico, vivace attivista del cambiamento, impegnato come tanti sui vari fronti di lotta, controinformazione e voglia di rivoluzione… Caro Amico, apprezzo molto il tuo attivismo e le informazioni che mi mandi dal tuo fronte della lotta al sistema, ma credo che a questo punto occorre chiedersi come investire le energie del cambiamento… continuare a lottare contro il vecchio o cominciare a costruire il nuovo? Ti propongo un breve GdR (gioco di ruolo)… Tu sei lo stato nazionale, le cui istituzioni sono vecchie e i cui organi corrotti sono in fase degenerativa, come quelli del corpo e della mente di un vecchio malato di Altzheimer e demenza senile… Io, che con te convivo e ti mantengo, mal ti sopporto, ti lotto contro, ti riconosco come mio antagonista, ti do importanza ed attenzione, riconosco e contesto il tuo potere, stimolo le tue difese, attiro la tua ostilità violenta… finisce che prolungo la tua agonia, perché ti do inconsapevolmente forza, e prolungo anche la mia frustrazione e sofferenza, perché stremo le mie energie con pochi risultati… Se invece io ti osservo con compassione e ti vedo come sei, malato terminale senza futuro, non riconosco più il tuo potere e quindi ti disobbedisco e non collaboro con i tuoi deliri, smetto di nutrirti coi miei soldi, faccio i preparativi per il tuo funerale e comincio a pensare come gestire i debiti e il patrimonio quando non ci sarai più…. finisce che tu, stato, sentendoti sempre più indebolito, perdi la fiducia in una possibile ripresa, ti lasci andare in fretta, muori di morte naturale e io festeggio la liberazione… Francamente credo che la 'massa popolare', quella che conta nei grandi numeri delle democrazie nazionali, sia ancora poco disponibile ad aderire alla lotta, anche violenta, proposta degli attivisti del cambiamento, ma credo che invece cominci a realizzare che il vecchio non ha futuro e la mancanza di fiducia e di soldi renderà popolare la disobbedienza civile e spontaneo lo sciopero fiscale… due strumenti efficacemente usati da Gandhi per liberare l’India dall’impero. Perché dunque non cominciare ad immaginare uno scenario in cui gli stati nazionali finiscono, falliti ed estinti… perché questo accanimento terapeutico per salvare la loro esistenza, quando possiamo immaginare un mondo diverso, senza barriere geopolitiche, senza nazionalismi obsoleti, ma un pianeta unito in cui gli esseri umani si organizzano socialmente non più in stati nazionali ma in comunità sovrane, federate tra di loro in reti di scambio e solidarietà… è impossibile? Beh, si può immaginare un sistema diverso? Non è mica proibito…. E’ quello che succede quando c’è un terremoto… quando mancano comunicazioni e servizi, i punti di riferimento di prima sono crollati, succede che la comunità si stringe, si riconosce, si autogestisce l’emergenza se nessuno viene ad aiutare… e il terremoto che scuote i palazzi del potere li farà crollare sicuramente ovunque, viste le crepe che si son formate nei pilastri su cui regge il sistema dei sistemi… la fiducia, il rispetto, l’obbedienza e l’ordine sociale… e i cittadini, nelle loro comunità locali, dovranno gestire e autogestire la ‘transizione’… Per questo io credo che in questo momento sia più utile e costruttivo investire energia e intelligenza nel creare nuove aggregazioni, pensare il futuro, cominciare ad organizzare le comunità locali in nuove forme di partecipazione, scambio, solidarietà… ci sono tante iniziative innovative cui ispirarsi e che possono essere lanciate, promosse con simpatia e creattività nelle tante comunità in cui non sono ancora presenti… è sufficiente cercare su google parole come… banca del tempo, mercatino del baratto, gruppi di acquisto solidale (GAS), KM zero, orti condivisi, città in transizione, gruppi di acquisto terreni (GAT), per trovare una iniziativa in cui investire costruttivamente l’energia del cambiamento e la voglia di rivoluzione… Fammi sapere cosa ne pensi… Ciao |
Post n°106 pubblicato il 02 Giugno 2012 da fuorischemi
è risaputo che, ad una certa età, negli uomini, si manifestano sintomi di malattie degenerative come l'altzehimer, la demenza senile...sintomi che si riconoscono solo dopo che la malattia è in stato già avanzato, ma è anche risaputo che coloro che hanno rapporti con loro (che non conoscono gli effetti di queste malattie degenative del cervello sui comportamenti dei soggetti che ne sono affetti) stentano a comprendere, perdono la pazienza, si incazzano col malato perchè si aspettano che sia 'normale', che si comporti 'normalmente' e non in modo 'anomalo', demente... è un dramma che vivono tante famiglie in cui vive un membro anziano , tante aziende ai cui vertici siedono persone attempate ed anche molti stati nazionali (pensa solo al nostro caso... Italia e Vaticano), governati e presieduti da persone in età avanzata... è drammatico, ma è una terribile verità che dobbiamo confrontare con realismo. Prima di tutto occorre accettare il fatto che la malattia degenerativa delle cellule cerebrali è irreversibile… non ci possono essere miglioramenti o guarigione… può solo peggiorare (per questo si chiama ‘degenerativa’) e il paziente è da considerarsi un malato terminale. Le funzioni cerebrali, degenerando, determinano la graduale perdita delle funzioni dei vari organi del corpo e alla fine di una spirale di effetti degenerativi, l’anima si libera del corpo, ormai incapace di funzionare, come un autista abbandona l’auto con un danno irreparabile. In fondo, la vita del corpo non è infinita, eterna e tutti sappiamo che, prima o poi, il corpo muore, e chi ha vissuto a lungo e non è morto di malattia, di incidente, ucciso da una guerra, da una catastrofe, o dalla follia omicida di qualcuno, chi muore di vecchiaia muore dolcemente, scivolando dalla razionalità nel delirio, nell’oblio, dai dolori e dagli acciacchi nel graduale spegnimento di ogni sensazione… è il privilegio degli anziani morire così e coloro che manifestano i primi sintomi devono essere compresi con pazienza e accompagnati nell’ultimo segmento del loro itinerario, per quanto duri, con compassione ed amore incondizionato. Chi assiste con pazienza una tale persona anziana è come se frequentasse un ‘master’ all’Università della Vita e ne uscirà con una laurea importante in mano, un diploma stampato nella sua anima che gli varrà la capacità di vivere meglio la sua vita. |
Post n°104 pubblicato il 27 Maggio 2012 da fuorischemi
Vi piacerebbe avere una casa grande, accogliente e ben dotata nelle Marche, in collina, ma vicino al mare? Una casa per le vacanze sulla riviera adriatica? Una casa dove andare qualche giorno a riposare, riflettere, rilassare… Una casa rifugio condivisa con gli amici, con un orto, un pollaio e vicini che coltivano la terra, una casa dove andare se, un domani, per un blackout, uno sciopero ad oltranza dei tir, il crollo delle banche, ci fosse un periodo di crisi generale? Beh, io questo sogno l’ho covato da molti anni, da quando una ventina di anni fa ho scoperto la Val d’Aso e il mare di Pedaso, dove da allora ho passato le vacanze. E’ l’Adriatico e si sa, non è il mare della Sardegna o della Calabria, ma è un mare tranquillo, che si può godere in vari modi e in tutte le stagioni. Le colline sono tutte coltivate in piccoli appezzamenti, ad ortaggi, e il paesaggio è un ondulato patchwork di colori caldi della natura coltivata. Qui e la, piccoli borghi medievali, case di pietra e vicoli stretti, costellano le cime delle colline e offrono l’occasione di cenare in piccoli ristoranti tipici o sulle tavolate delle 100 sagre che caratterizzano la socialità della gente della valle… gente cordiale, aperta ma non invadente… Il clima è buono in primavera e autunno e in estate c’è sempre una brezza che soffia dal mare la mattina e dai monti Sibillini la sera… anche se fa caldo, l’aria non è mai ferma. Bene, questa casa l’ho trovata, è grande e condivisibile per varie attività. Cucina, bagno e tre saloncini al piano terra, 20 posti letto in camere spaziose, bagno e terrazza coperta al primo piano…. un grande spazio per orto e pollaio, un prato verde, ed una stalla utilizzabile come deposito e quartierino residenziale pergli addetti ai lavori nella stagione estiva. Insieme al mio carissimo amico e fratello Emidio, indigeno della Vald’Aso, e col supporto di alcuni cari amici, abbiamo deciso di affittarla e di farne un progetto da condividere con altri amici: il Golden Rule Retreat (Rifugio Regola d'Oro) e abbiamo pensato a varie possibilità di partecipare per chi fosse interessato ad usufruire della casa e dell’ospitalità. Se interessati a saperne di più, aspettate i prossimi post sull'argomento. Un abbraccio Riccardo Gramegna |
Post n°103 pubblicato il 18 Marzo 2012 da fuorischemi
succede a persone che hanno una certa età di perdersi ogni tanto... i primi sintomi di altzhiemer o demenza senile? boh... non so, ma non preoccupatevi, amici miei, non mi sono perso per le strade del mondo... per favore, non telefonate a 'chi l'ha visto'... mi sono solo perso sulla rete... Libero è la community dove ho preso residenza qualche anno fa e dove ho cominciato ad imparare e ad esercitarmi come essere un residente della rete, profilo, blog, messaggi eccetera, e ci sono affezionato... ho conosciuto belle persone, mi sono fatto degli amici a cui voglio ogni bene e il fatto che sono spesso assente, non vuol dire che me ne sono andato... Il punto è che, dopo i primi tempi, mi sono un po' allargato sulla rete, frequentando altre community.. alcune piccole, formate da specializzati gruppi impegnati sulla nonviolenza gandhiana, altre grandi, metropoli virtuali multiculturali come FB e Youtube dove ho cominciato a caricare un po' dei materiali accumulati negli anni in cui non c'era ancora internet... e infine ho cominciato a proporre online i miei servigi professionali da 'personal life coach'... adesso mi sono perso... o meglio, mi sento disperso... sicuramente ho esagerato, come potrete farvi un'idea cliccando qui... https://profiles.google.com/sendmymailto01/about Ora, devo mettere ordine nel caos virtuale che io stesso ho creato... per coincidenza poi, al presente mi trovo immerso anche in un caos materiale che sto cercando di riordinare e imballare in scatole e scatoloni... trasloco e dalle montagne della Valsesia mi trasferisco sulle colline, vicino al mare, nelle Marche... spero proprio di farcela per Pasqua... Questo post dunque l'o scritto per giustificare la mia assenza di partecipazione ai vostri post, ma mi riprometto, al più presto, di tornare a leggervi con interesse. Confido nella vostra comprensione e simpatia. Vi abbraccio con affetto immutato Riccardo |
Tra poco a Bologna i funerali di Lucio Dalla... non sono addolorato, perchè prima o poi tutti lasciamo il corpo, ma mi piace ricordarlo con questo breve video di 34 secondi, in cui Lucio dice la sua sui politici che vanno ai funerali di stato e, probabilmente anche al suo... copio, incollo e condivido anche uno dei commenti a questo video pubblicato su youtube... "Eppure qualche faccia dim..... si presenterà lo stesso, gli faranno i primi piani, interviste, farannoanche finta di essere afflitti, ma noi sappiamo che le persone senza coscienzanon provano emozioni....Visto il volere di Lucio, spero lo rispettino e per unavolta stiano fuori dalle p......" bulloman1 |
Post n°100 pubblicato il 01 Gennaio 2012 da fuorischemi
Augurare un Buon Anno? Un anno felice? Sappiamo tutti che sarà un anno duro e difficile, un anno di trasformazione profonda su tutti i fronti e il mio augurio, per tutti voi, è che sappiate cavalcare l’onda del cambiamento, con serenità ed equilibrio, anzi con gioia ed eccitazione, come fa un surfista sulle onde dell’oceano. |
Post n°99 pubblicato il 25 Dicembre 2011 da fuorischemi
Non ti auguro un dono qualsiasi,
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Post n°98 pubblicato il 27 Novembre 2011 da fuorischemi
Il Rito della Democrazia… L’ho sentito dire su rainews, parlando del Congo e dell’Egitto, e non avevo mai pensato che la democrazia rappresentativa, così come la conosciamo, avesse dei riti… invece oggi ho capito che la democrazia, così come noi la viviamo, si regge soprattutto sui riti, primo tra tutti, quello delle elezioni… il popolo sovrano che si reca in massa a depositare nelle urne la propria sovranità e libertà, e a delegare nelle mani di una casta di professionisti della politica il potere di gestire il patrimonio e di dettare le regole e i costi del gioco… Il rito prosegue con l’insediamento ufficiale del governo, dei ministri… la storia la conosciamo… il rito anche… ma in Congo? In Afganisthan? In Libia? In Egitto? Il rito della democrazia rappresentativa, così come noi l’abbiamo sperimentata, lo conoscono in pochi e quei pochi si stanno dando da fare, per creare i partiti per partecipare... perché sanno che è un rito importante, che legittima la casta agli occhi del mondo occidentale, legittima la casta a stabilire le norme, le tasse che verranno imposte al popolo sovrano…. DEMOCRAZIA... δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere… potere del popolo… sovranità popolare, autodeterminazione del popolo… Democrazia… perdona loro… perché non sanno quello che si fanno…. |
Post n°97 pubblicato il 22 Novembre 2011 da fuorischemi
un amico di sinistra su FB ha aperto agli amici il cuore e ne sono venute fuori lacrime di sangue... ho pensato ai molti amici qui, di sinistra o di centro sinistra (che sono ben diversi), e credo che avranno, da questa testimonianza, da queste semplici parole, cibo per la mente... e sarei curioso di sentire cosa ne pensano dopo averle ruminate... "Di questa sinistra non ne posso più A quanto pare la sinistra, oggi, è diventata questa. E io, che continuo a ritenermi di sinistra, non riesco più a riconoscermici, a sopportarla, ad ascoltarne le lamentazioni senza provare un senso di disagio sempre più marcato. Questa sinistra mi dà la nausea, perché credo che sia l'esatto contrario di quello che la sinistra dovrebbe essere. Davvero, non ne posso più.
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Post n°96 pubblicato il 30 Ottobre 2011 da fuorischemi
Indignati siamo tutti, siamo tanti e siamo diversi… Tutti condividiamo il disagio per un sistema che sta rapidamente degenerando e sentiamo tutti il bisogno urgente di un radicale cambiamento… Tanti sono indignati davvero… sono sdegnati, alterati, irritati, risentiti, incavolati, incazzati, arrabbiati, esasperati, infuriati per motivi diversi e in modi diversi sentono il dovere di impegnarsi attivamente e stanno cercando di capire come partecipare alla rivoluzione, al necessario cambiamento di sistema… E qui la diversità tra gli indignati che sentono il dovere di essere attivi non è piu’ solo di sfumature e di intensità emozionali, ma diventa sostanziale nelle scelte strategiche… tra violenza e nonviolenza… Indignati violenti che credono che con la forza della violenza armata si possa fermare e distruggere il sistema e indignati nonviolenti, che credono che si può e si deve cambiare sistema con la forza della verità e della nonviolenza. Al centro, immobile, la massa dei Moderati… questi sono indignati annoiati, seccati, scocciati, stanchi, urtati, dispiaciuti, offesi, mortificati, scottati, afflitti, violentati e umiliati… ma questi indignati moderati non sentono di dover partecipare… stanno a guardare le news e i dibattiti in TV, sono in attesa forse di essere chiamati alle elezioni…. Vigliacchi? Complici e Collusi? Servi del potere? o semplicemente possiamo chiamarli cittadini Normali.. nel senso che sono cittadini ‘a norma’… che si conformano e ubbidiscono alle norme della cosiddetta legalità della prima e unica repubblica, che lavorano in regola, credono ai TG, pagano regolarmente le tasse e vanno a votare per il meno peggio sperando in un qualche cambiamento.. Ovvio che da questa massa di indignazione passiva non ci si possa aspettare una ‘partecipazione’ attiva alla rivoluzione, violenta o nonviolenta che sia… non è ragionevole pensare che in massa si mobiliti, che scenda in piazza, a mani vuote e a volto scoperto o con sassi, spranghe o armi da fuoco… ma ci si può invece aspettare che accetti il cambiamento, quale che sia il risultato, quale che sia il nuovo sistema che sostituisce il vecchio… Per questo è importante la scelta tra violenza e nonviolenza della indignazione attiva… per i metodi, le strategie, i comportamenti e i risultati… Quale sistema può sortire da una rivoluzione violenta che usa la forza per fermare e distruggere il sistema dominante? La storia lo dimostra… Violenza genera violenza.. un conflitto sociale degenera in guerra civile, governativi violenti contro ribelli violenti, morti e feriti, distruzione e vittime civili, cade il regime, viene ucciso il capo e i ribelli vittoriosi prendono il potere, scrivono le regole del nuovo sistema e si organizzano per spartirsi le risorse per la ricostruzione e per la gestione del potere, mentre il popolo si informa, si adegua, si conforma e si ritrova diviso a subire le violenze di un nuovo regime che dovrà mantenere fino alla prossima rivoluzione… Un film già visto troppe volte e che, personalmente, credo che nessuno abbia voglia di rivedere… Pochi sanno che una rivoluzione nonviolenta ha per scopo non solo la liberazione dalla violenza del sistema dominante, ma soprattutto la costruzione di un sistema nonviolento che lo sostituisca. Gandhi non voleva solamente liberare l’India dal dominio dell’impero inglese, ma aveva ben chiaro nella mente e nel cuore un idea di indipendenza e di autogoverno degli individui e delle comunità locali che chiamava Gramswaraj, un modello di organizzazione sociale e di sviluppo ecosostenibile, basato su valori umani, che non è molto conosciuto in occidente perché Gandhi è stato ammazzato senza che avesse l’opportunità di implementare il suo programma costruttivo, pensato per l’India liberata e buono per il mondo intero… Quel progetto lo ritroviamo oggi nelle iniziative dei movimenti di boicottaggio delle banche, della decrescita felice, del sabotaggio del consumismo delle multinazionali e dei consumi a km.0, lo riconosciamo nelle comunità di transizione, negli ecovillaggi, nella disobbedienza civile, nella resistenza nonviolenta che non riconosce l’autorità costituita, dell’obiezione di coscienza che viola le leggi ingiuste e non collabora con il sistema di potere… lo riscontriamo nell’astensionismo elettorale (indebitamente definito qualunquismo), nel cosiddetto lavoro in nero per scelta anarchica, nell’evasione fiscale consapevole e motivata, come nel rifiuto di pagare il canone RAI, ecc… Il sistema si nutre e si sostiene con il potere e le risorse che ricava dall’obbedienza, ottenuta con l’intimidazione e la paura della sanzione, e per liberarsene è sufficiente essere in tanti a staccare la spina e a smettere di sottostare alle sue norme… Se questo metodo ha fatto fare piu’ di un passo indietro ad un impero, può farlo fare facilmente a Berlusconi e a tutta la casta della prima repubblica italiana, mai riformata…. Può far fallire le banche e le multinazionali, può sconfiggere qualsiasi setta o società, piu’ o meno segreta, e i suoi piani di dominio globale… e tutto senza uccidere nessuno. La situazione attuale del sistema degli stati nazionali occidentali è tale che non c’è neppur bisogno di convincere nessuno a staccare la spina… Sta già succedendo e il collasso è imminente, se non è già avvenuto e ce ne stiamo gradualmente rendendo conto… Per cui, invece di investire le energie nel combattere per distruggere il vecchio sistema in agonia, è tempo che si cominci a pensare di partecipare a costruire il nuovo… Una diecina di anni fa, prevedendo l’evolversi della crisi politica ed economica che stiamo vivendo, avevo tradotto il concetto del Gramswaraj di Gandhi in una proposta costruttiva per una nuova organizzazione politica e sociale dell’Europa post-nazionalista che è disponibile a questo link… http://valsesiacomunitaeuropea.blogspot.com/ |
Post n°94 pubblicato il 04 Ottobre 2011 da fuorischemi
“Avere o essere?”, è il titolo del saggio forse più famoso di Erich Fromm, autore che andava forte negli anni 70 e che ha contribuito a far riflettere molti di noi che avevamo 20 anni o poco piu’ e contestavamo la società dei consumi che stava dilagando… Hippies, ci chiamavano, quasi con disprezzo, perché avevamo scelto di andare controcorrente… volevamo ESSERE e non ce ne fregava nulla di AVERE e questa nostra libera scelta ‘alternativa’ sembrava irritare gli avidi concorrenti alla competizione per la coppa dell’Avere. I ‘profeti’ della Nuova Era in quegli anni dicevano che il mondo sarebbe cambiato presto, che tutti coloro che inseguivano il traguardo dell’ avere erano destinati a fare un brusco dietro-front... “beati gli ultimi perchè’ saranno primi” si traduceva in “chi piu avrà, meno sarà e chi meno avrà, piu’ sarà consapevole di essere” e l’insegnamento di San Francesco assomigliava sempre di piu’ al profetico messaggio della crisi che stiamo vivendo … San Francesco è patrono degli italiani... gli italiani che nel dopoguerra hanno scelto, o meglio hanno subito, il modello di sviluppo americano, consumista, capitalista, basato sul denaro, sul profitto, sull’egoismo competitivo e la democrazia rappresentativa. Oggi che quel sistema è in recessione, sull’orlo del baratro, gli italiani hanno l’opportunità di indicare al mondo occidentale la via verso la ‘decrescita felice’… lo stile di vita che consente di ritrovare i valori della vita semplice, della fraternità, dell’amore per la verità, per la natura e per la vita.
Signore, fa' di me uno strumento della tua pace. Dove è odio, fa' che io porti l'amore. Dove è offesa, che io porti il perdono. Dove è discordia, che io porti l'unione. Dove è dubbio, che io porti la fede. Dove è menzogna, che io porti la verita'. Dove è disperazione, che io porti la speranza. Dove è tristezza, che io porti la gioia. Dove sono le tenebre, che io porti la luce. “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile… all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.” (San Francesco) |
Post n°91 pubblicato il 09 Settembre 2011 da fuorischemi
Si avvicina l’anniversario dell’11 settembre e gia’ i tg e le rubriche delle reti nazionali ripropongono la tesi ufficiale dell’attentato islamico, dei tre o quattro aerei dirottati sulle due, tre torri demolite, sul pentagono, e del disastro umanitario creato dai terroristi… ci sono pero’ molte domande senza risposta che giacciono sotto le polveri di ‘ground zero’… domande che si pongono i cittadini del mondo che sospettano di essere stati presi drammaticamente per il culo da un’intelligenza perversa che, forse, ha saputo manipolare la comunicazione sull’evento in modo tale da coprire i veri mandanti dell’efferato crimine e i loro veri interessi… Dato che i canali ‘ufficiali’ continuano, in modo univoco, a sostenere la tesi dell’attacco terrorista, vi propongo alcune testimonianze che avanzano ipotesi inquietanti di verità nascoste… ce ne sono tante sul web, ma ne ho selezionate alcune che possono aiutare ciascuno a farsi un’opinione, libera e personale, delle possibile verita’ su questo evento che ha influenzato la via di tutti per dieci lunghi anni… Questi sono la prima e seconda parte di un documentario americano girato pochi mesi dopo la tragedia... e' doppiato in italiano e pone, in modo equilibrato e chiaro, un quesito serio... qual'è la verità? durano circa 30 minuti ciascuno, ma è un'ora ben investita....
Se poi volete sentire anche un'altra campana, questa volta italiana,dei dubbiosi o, meglio, degli indignati, questo e' il film "ZERO - inchiesta 11 settembre", un film di Giulietto Chiesa... con la partecipazione di Dario Fo... dura 1ora e 44minuti... Gandhi diceva che la Verita' ci rende liberi... e diceva che l'aveva letto sul Vangelo.... |
Post n°90 pubblicato il 28 Agosto 2011 da fuorischemi
IRENE… Dal nome greco Ειρήνη (Eirene), con il significato letterale di pace: nella mitologia greca Eirene è il nome della dea della pace, entrata successivamente nel pantheon romano con il nome di Pax, Pace… Mi piace immaginare che il tornado di nome Irene sia la maniestazione del vento del battito delle ali dell'angelo della Pacee che si sia formato dall'unione del fiato dei milioni di esseri umani che urlano il suo nome… PACE, PACE, PACE, di coloro che pregano e invocano la sua venuta in ogni parte del mondo dove c’e’ conflitto e violenza. E, secondo me, non e’ un caso che il tornado si sia diretto sulla west coast americana, là dove c’e’ la casa bianca, il pentagono, la cia, wall street e ground zero… non e’ un caso, nel mio immaginare… credo che l’annuncio dell’arrivo di Irene abbia svegliato la coscienza dei cittadini statunitensi dall’illusione della loro sicurezza e onnipotenza e sono certo che il suo passaggio li renderà un po’ piu’ umili ed umani, piu’ aperti e disponibili ai cambiamenti di mentalita’ e stili di vita necessari per un futuro eco-umano-sostenibile per l’umanità… e cosi’ sia.. Grazie a Irene... Om Shanti... |
Post n°89 pubblicato il 23 Agosto 2011 da fuorischemi
Nel gioco degli scacchi, ogni pezzo ha il suo ruolo e le sue mosse potenziali sulla scacchiera. Ogni pezzo e’ mosso non dal re o dalla regina, ma da un’intelligenza che guarda la scacchiera dall’alto. Re, Regine, Pedine, Alfieri e Cavalieri, in qualsiasi momento, non sanno quello che faranno, non sanno il perche’ della loro posizione e sono in attesa di una decisione dell’intelligenza che li manovra… Il bianco e il nero antagonisti… quando osservo l’attualita’ della cronaca politica, o quella finanziaria, sociale, internazionale, quando osservo con questa ottica di spettatore neutrale di una partita a scacchi, osservo le varie situazioni, le varie posizioni e cerco di capire le intenzioni dell’intelligenza che non e’ sulla scacchiera, non si vede, ma e' presente e decide le sue prossime mosse. Le due schiere sono sempre antagoniste ma anche complementari , necessarie l'una all'altra per giocare la partita... Se facciamo “il buono” bianco, il nero sara’ “il cattivo” e viceversa, e la sfida si gioca tra le due intelligenze e i loro pezzi schierati nel teatro della competizione. Negli scacchi o si vince o si perde e la partita finisce quando uno dei due re si arrende e cade... scacco matto. A volte, ma raramente, la sfida finisce in stallo, cioe' quando non c’e’ mossa che consenta la vittoria dell’uno o dell’altro, una sorta di pareggio senza vinti ne’ vincitori... e si fa una nuova partita. Per capire le mosse di entrambe le intelligenze impegnate, occorre mantenere una posizione neutrale, distaccata, da osservatore che guarda la partita.. non si identifica con una parte, che non tifa per questo o quello ma, se si preferisce, si puo' seguire le mosse di una parte sola, per esempio, se mi metto dalla parte del bianco e ci identifico il popolo arcobaleno, indignato ma nonviolento, che vuole liberta’ e giustizia sociale, che sogna un mondo unito, in pace, e che sta investendo nei valori umani, automaticamente identifico nel nero il sistema antagonista, quello dei nazionalismi, dei capitalismi, degli integralismi... se faccio nera la parte di Gheddafi, faccio bianca quella della nato con i ribelli... o viceversa... e cosi' avro' una visione parziale della partita, ma comunque sapro' che c'e' un'intelligenza, che non si vede, che fa fare le loro mosse ai vari pezzi ... Osservare come queste due intelligenze antagoniste si stanno confrontando in questi tempi, sulle varie scacchiere del mondo, e’ una pratica mentale utile, facile e interessante… un modo come un'altro per non farsi venire l'ansia... e’ sufficente usare questa chiave di lettura degli eventi della cronaca che vediamo sugli schermi tutti i giorni… |
Post n°88 pubblicato il 22 Agosto 2011 da fuorischemi
Una guerra tra ribelli sostenuti dalla NATO e il regime impersonato da Gheddafi, una guerra decisa in fretta per motivi che molti non hanno compreso. Si e’ pensato che fosse il vento di ribellione della primavera araba… si e’ pensato che fosse l’interesse dell’occidente per le risorse naturali libiche… si e’ pensato che fosse un’iniziativa per difendere i civili, vittime del conflitto tra ribelli e governativi… La contemporanea profonda crisi finanziaria del mondo occidentale, il crollo delle borse, le difficolta’ degli stati a rischio di fallimento di rifinanziare i loro debiti, i presunti attacchi speculativi dei mercati finanziari globali, la caduta di consenso dei governi e delle caste dei politici con le conseguenti manifestazioni popolari di protesta, che hanno riempito le piazze e le strade in tutto il mondo, hanno creato uno scenario pre-apocalittico per il sistema dell’economia mondiale in recessione. Com’e’ la storia? Cosa sta succedendo? Da tempo avevo intuito, come tutti voi, che il conflitto tra mondo occidentale e mondo islamico, aveva radici non solo ideologiche, politiche o religiose, ma soprattutto economiche e legate alle risorse energetiche, ma recentemente, ho capito che c’era sotto qualcos’altro… le valute, le monete, il valore del denaro. Gia’ qualche anno fa Saddham aveva ventilato l’idea di vendere in euro il suo petrolio all’Europa e questo avrebbe inferto un duro colpo al dollaro… e cosi’ ci fu una guerra. Oggi il prezzo internazionale del petrolio greggio e’ valutato in dollari per barile e ogni nazione che compra greggio deve acquistare dollari per pagarlo. Ovviamente la domanda globale di dollari sostiene il valore della valuta americana sui mercati per una legge economica semplice… piu’ cresce la domanda, piu’ cresce il valore, se diminuisce la domanda, scende anche il valore. Vale per le valute come per l’oro, il petrolio, le materie prime e i generi alimentari…
Lo scoppio delle bolle finanziarie delle banche americane ha evidenziato che tutto il sistema economico e finanziario occidentale stava giocando con denaro virtuale una partita di ‘monopoli’ globale che non aveva consistenza, non aveva copertura… Nelpassato, il valore del denaro, stampato sulla carta dalle banche centrali, il valore vero, era determinato, dagli accordi di Bretton Woods del 1944, dalla sua copertura in oro… e gli stati potevano stampare denaro per un valore corrispondente alle loro riserve in oro. Ma nel 1971 questi accordi saltarono e il dollaro si svincolo’ dalla sua convertibilita’ in oro. Da allora, la Federal Bank americana puo’ stampare dollari dunque senza avere un quantitativo di oro corrispondente e quindi pagare i suoi debiti con carta stampata che vale come un ‘paghero’ sulla fiducia, una cambiale firmata da una banca… Negli anni, i paesi produttori di petrolio, si sono riempiti di petrodollari che hanno poi investito comprando, sui mercati finanziari, azioni di banche e imprese americane ed europee, obbligazioni e titoli di stato, quote dei cosiddetti ‘debiti sovrani’ delle nazioni… Ora pero', da qualche anno anzi, si sta formando l’idea, nel mondo arabo, di adottare una moneta aurea, il dinaro e una moneta d’argendo, il dhiram, come moneta unica del mondo islamico e di dissociarsi dal mondo finanziario occidentale (che loro chiamano giudaico cristiano) perche’ basato sull’interesse bancario. Secondo il Corano, l’interesse sul denaro e’ chiamato riba’, usura, anche se l’interesse fosse minimo, ed e’ immorale secondo l’etica islamica dell'economia. Da qui si comprende come negli ultimi tempi, sui mercati, le azioni delle banche occidentali sono vendute piu’ che comprate e quindi scendono di valore, mentre l’oro e’ salito vertiginosamente… si comprende perche’ i capitali islamici non comprano piu’ i titoli di stato americani ed europei.. perche’ offrono un interesse, riba’, un peccato… Risulta dunque ovvio che oggi emiri, sultani, sceicchi e governi islamici stanno svendendo cio’ che avevano investito negli anni passati e non stanno piu’ comprando titoli occidentali, sottraendo cosi’ una fetta importante dei capitali che avevano fatto crescere i mercati nel passato e causando la caduta delle borse e la crisi degli stati. Se queste informazioni risultano logiche e veritiere, sorgono alcune inquietanti domande che dobbiamo porre alla nostra intuizione... Potra’ il sistema monetario e finanziario occidentale riprendersi senza i capitali islamici? Potra’ il dollaro sopravvivere se i produttori di petrolio volessero essere pagati in dinari d’oro invece che in dollari di carta anche dopo la caduta di Gheddafi? Potranno gli stati occidentali trovare credito sufficente per ripagare i loro debiti in scadenza e far crescere le loro economie? Ai posteri l’ardua sentenza, ma… a buon intenditor, poche parole (683 in tutto) |
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