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GANDHI GARLAND

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Questo Blog sta dalla parte dei cittadini europei onesti, oppressi e delusi dai governi  degli stati nazionali, divisi da lotte di potere e dagli interessi dei pochi,  incapaci di dare risposte pratiche e concrete alle domande e ai bisogni dei cittadini e delle loro comunita.


 

 

« DELLA SENILITA'sono vivo e penso positivo »

Distruttivi o Costruttivi? la scelta del momento.

Post n°107 pubblicato il 21 Giugno 2012 da fuorischemi

una riflessione nonviolenta dedicata ad un amico, vivace attivista del cambiamento, impegnato come tanti sui vari fronti di lotta, controinformazione e voglia di rivoluzione…

Caro Amico, apprezzo molto il tuo attivismo e le informazioni che mi mandi dal tuo fronte della lotta al sistema, ma credo che a questo punto occorre chiedersi come investire le energie del cambiamento… continuare a lottare contro il vecchio o cominciare a costruire il nuovo?
Ti propongo un breve GdR (gioco di ruolo)…
Tu sei lo stato nazionale,  le cui istituzioni sono vecchie e i cui organi corrotti sono in fase degenerativa, come quelli del corpo e della mente di un vecchio malato di Altzheimer e demenza senile…
Io, che con te convivo e ti mantengo, mal ti sopporto,  ti lotto contro, ti riconosco come mio antagonista, ti do importanza ed attenzione, riconosco e contesto il tuo potere, stimolo le tue difese,  attiro la tua ostilità violenta…  finisce che prolungo la tua agonia, perché ti do inconsapevolmente forza, e prolungo anche la mia frustrazione e sofferenza, perché stremo le mie energie con pochi risultati…

Se invece io ti osservo con compassione e ti vedo come sei, malato terminale senza futuro, non riconosco più il tuo potere e quindi ti disobbedisco e non collaboro con i tuoi deliri, smetto di nutrirti coi miei soldi, faccio i preparativi per il tuo funerale e comincio a pensare come gestire i debiti e il patrimonio quando non ci sarai più…. finisce che tu, stato,  sentendoti sempre più indebolito, perdi la fiducia in una possibile ripresa,  ti lasci andare in fretta, muori di morte naturale e io festeggio la liberazione…

Francamente credo che la 'massa popolare',  quella che conta nei grandi numeri delle democrazie nazionali, sia ancora poco disponibile ad aderire alla lotta, anche violenta, proposta degli attivisti del cambiamento, ma credo che invece cominci a realizzare che il vecchio non ha futuro e la mancanza di fiducia e di soldi renderà  popolare la disobbedienza civile e spontaneo lo sciopero fiscale… due strumenti efficacemente usati da Gandhi per liberare l’India dall’impero.

Perché dunque non cominciare ad immaginare uno scenario in cui gli stati nazionali finiscono, falliti ed estinti… perché questo accanimento terapeutico per salvare la loro esistenza, quando possiamo immaginare un mondo diverso, senza barriere geopolitiche, senza nazionalismi obsoleti, ma un pianeta unito in cui gli esseri umani si organizzano socialmente non più in stati nazionali  ma in comunità sovrane, federate tra di loro in reti di scambio e solidarietà…  è impossibile?  Beh, si può immaginare un sistema diverso? Non è mica proibito….

E’ quello che succede quando c’è un terremoto… quando mancano comunicazioni e servizi,  i punti di riferimento di prima sono crollati,  succede che la comunità si stringe, si riconosce, si autogestisce l’emergenza se nessuno viene ad aiutare… e il terremoto che scuote i palazzi del potere  li farà crollare sicuramente ovunque, viste le crepe che si son formate nei pilastri su cui regge il sistema dei sistemi… la fiducia, il rispetto, l’obbedienza e l’ordine sociale…  e i cittadini, nelle loro comunità locali, dovranno gestire e autogestire la ‘transizione’…

Per questo io credo che in questo momento sia più utile e costruttivo investire energia e intelligenza nel creare nuove aggregazioni, pensare il futuro, cominciare ad organizzare le comunità locali  in nuove forme di partecipazione, scambio, solidarietà… ci sono tante iniziative innovative cui ispirarsi e che possono essere lanciate, promosse con simpatia e creattività nelle tante comunità in cui non sono ancora presenti… è sufficiente cercare su google parole come…  banca del tempo, mercatino del baratto, gruppi di acquisto solidale (GAS), KM zero, orti condivisi, città in transizione, gruppi di acquisto terreni (GAT), per trovare una iniziativa in cui investire costruttivamente  l’energia del cambiamento e la voglia di rivoluzione…
Fammi sapere cosa ne pensi…
Ciao

 
Rispondi al commento:
cordialmente_1964
cordialmente_1964 il 22/06/12 alle 20:17 via WEB
Ciao Riccardo, vorrei raccontarti un'episodio. L'altro giorno parlavo con uno dei tanti amici terremotati e mi raccontava che lui si trova nel gruppo degli ottomila sfollati e che dormono in macchina, e che lo stato gli ha potuto mandare solo quaranta tende e due bagni pubblici ripeto per ottomila persone, e mi raccontava che la sua casa è stata dannegiata ed ha perso pure il lavoro.. che tra di loro vicini di casa, amici, colleghi c'è un'incredibile senso di solidarietà, chi ha più vestiti li da a chi non ne ha, chi ha la macchina del gas prepara da mangiare..anche per lavare i vestiti si aiutano l'uno con l'altro..lui ha cominciato a fare dei piccoli lavori e per il resto del giorno resta con la famiglia. Ecco sono molto dispiaciuta per quello che è successo in Emilia ma mi ha colpito il fatto che quando si vive dell'essenziale si torna ad essere più umani, più solidali, più umili..questa gente disagiata al momento non paga le tasse e lo stato non può farci niente. Allora penso che sarebbe giusto seguire il tuo consiglio senza aspettare i disastri ne rivolte popolari. Io non ho votato neppure per Grillo perchè ho sentito dire che è appoggiato dai casaleggio che hanno a loro volta un programma preciso. Desideravo anche rispondere ai commenti: i lavoratori dipendenti hanno ragione di lamentarsi perchè le tasse gliele detraggono direttamente dallo stipendio quindi non possono decidere di non pagarle però anche i disoccupati e i precari pagano le tasse attraverso, l'affitto, la luce il gas e l'IVA quando fanno la spesa...i disoccupati non possono permettersi di ammalarsi..insomma penso che invece di discutere invano senza essere ascoltati dagli interessati dovremmo davvero cominciare a fare come hai consigliato tu. Grazie sempre per le tue riflessioni sagge...ala prossima..un abbraccio:-)
 
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