Il diario delle mie emozioni, della mia vita e dei miei sogni.
Mi chiamo Paola, ho 33 anni, sono napoletana verace, ho i capelli rossi e gli occhi verdi.
Cos'è un Diario ? è una raccolta di appunti, di sensazioni, di eventi più o meno importanti che riempiono la nostra vita. Quello che scrivo, a volte riflessioni mie, a volte riflessioni che trovo in giro, non ha nessun ordine cronologico e non è per forza una autobiografia...
Un forte abbraccio e un grande bacio a tutti i visitatori :-)
Paola.
L’Amore è paziente, è benigno l’Amore; non è invidioso l’Amore, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. L’Amore non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand'ero bambina, parlavo da bambina, pensavo da bambina, ragionavo da bambina. Ma, divenuta donna, ciò che era da bambina l'ho abbandonato. Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia.
E' da un pò di tempo che piove, è stato un mese di Gennaio davvero tremendo, e con la statale sorrentina sempre più in bilico per il rischio frane.
Per questo sono stata costretta a lavorare a casa... Mentre mi accingo a posizionare ordinatamente i piatti in lavastoviglie della precedente cena, sento aprirsi la porta d'ingresso..
"Fede sei tu ?!" Si in effetti era lei, ma si trascinava in cucina con un'aria troppo dismessa...
“Tesoro, Che succede?”, Fede, con i lunghi capelli bagnati dalla pioggia, si sedette sul divano e lasciò scivolare a terra la borsetta. “qualcosa è andato storto ?”. “In un certo senso...”, “Ah, ma dai, che succede?”, le dissi sorridendo... "c'è una cosa che devo dirti”. “Oddio, maggia' preoccupa' ?”,
“con tutto quello che abbiamo passato negli ultimi anni non so cosa potrai dirmi di così allucinante”.
“In effetti invece è un po' allucinante”,
“Ok, dai , che è stato ?”, “Temo... di non averti detto tutto riguardo a me e ad Maria...”,
“quando due anni fa sono stata la sera a sperlonga in stato confusionale... non ero sola, non ho immaginato le cose che sono accadute lì...
Maria c'era davvero e... abbiamo fatto l'amore...”.
“Ah...”, le risposi, chiudendo gli occhi.
Fede abbassò lo sguardo, già temendo la mia sfuriata con probabile strascino...
Invece le sorrisi... sorriso che subito fiorì in una grande risata, sotto il suo sguardo allucinato...
“Scusami”, riusciì a biascicare “non voglio ridere di te, scusami!”.
Detto questo mi buttai sul divano al suo fianco e lentamente ripresi fiato. “sai quanto me ne importa !!!”,
“voglio dire...ok lo so bene che in quel periodo eri fuori di te, stavi male e dovevi chiudere il periodo della tua vita che riguardava questa dannata Maria, anche se in modo forse un po'..."
“Vuoi dire... che non ti interessa se ti ho... tradita?”,
“Mah, tradita è una parola grossa in quel caso, certo preferirei non fosse successo però spero anche che questa sia davvero l'ultimissima cosa che mi nascondi!”,
“Si... l'ultima”, disse scoppiando in lacrime, “non c'è nient'altro, è l'ultima, non intendo più nasconderti nulla!”.
L'abbracciai con tutta me stessa... “Sei troppo buona con me”, piagnucolò Fede col viso premuto contro le mie spalle
“Non dire sciocchezze”, mentre le carezzavo i capelli bagnati di acqua piovana.
Quindi le presi il suo viso tra le mani e guardai i suoi meravigliosi occhi lucidi.
la baciai sulle labbra dolcemente e con ardore al tempo stesso.
la spinsi lentamente giù dal divano e la seguì sul tapeto persiano...
Qui iniziai a spogliarla con dolce lussuria negli occhi, lasciandola solamente in mutande.
Fede mi guardava con piacevole sorpresa, rasserenata dal suo aver preso così bene quel segreto appena svelato. le baciai il collo e lo morsi avidamente, sfiorandole contemporaneamente l'inguine con una mano.
Fede gemette a quell'improvviso contatto e iniziò a sentire in tutto il corpo calore, infilai senza indugiare la mano sotto i suoi slip, rossi come le sfumature del tappeto, e mentre cercavo di farmi spazio sotto il tessuto iniziai a succhiarle un capezzolo.
I tuoi grossi seni erano ancora una volta lì davanti a me, pronti a godere a più non posso, per l'ennesima volta.
Le mie labbra ne agguantarono i capezzoli, stringendoli in una calda morsa di piacere.
Abbassati anche i miei slip neri, Iniziai quindi una lenta penetrazione con due dita, insistendo nel succhiare un capezzolo ormai rosso.
Fede gemette e si contorse , si divincolò come non riuscisse a tollerare un tale piacere, mentre io, che ora mi solleticavo velocemente tra le gambe con l'altra mano, mugugnavo, raggiungendola in quel paradiso dei sensi.
Sfinite e rigenerate, ci staccammo l'una dall'altra, rimanendo tuttavia a contatto coi fianchi, e rimanemmo distese sul tappeto ad ascoltare il rumore della pioggia e a guardarla attraverso il lucernaio..
“Credi che smetterà mai di piovere?”, “No”, “non smetterà mai...."
Inviato da: BlueSteele
il 07/01/2017 alle 11:06
Inviato da: gesu_risortoannunz1
il 19/10/2016 alle 17:57
Inviato da: paperinopa_1974
il 08/03/2016 alle 19:40
Inviato da: Primavoltaperme10
il 01/03/2016 alle 08:55
Inviato da: massimocoppa
il 13/02/2016 alle 14:17