crisse

Uno dei problemi di questo posto è che non esiste un centro, non esiste una via dove andare a fare una vasca, due passi tranquilli guardando le vetrine o un panorama interessante, o incontrare persone nuove.

Posso fare due passi qui sotto, nel quartiere dove vivo, tra le casette ed i giardinetti, o andare in un centro commerciale, o girare in macchina. Non c'è nemmeno un'attrazione turistica, una piazza... nulla.

L'idea di essere solo anche oggi, di non poter più chiamare casa perché là è ormai notte, restare chiuso in casa... è tremenda. Domani sera arriva Paolo, un collega, e forse le cose saranno diverse. Ma da martedì si riprende a lavorare... e questo è tutto tempo perso.

Provo ad uscire.

Sarà che sono maschio? E che i maschietti hanno bisogno di "operare" in gruppo? Perché ho così paura di uscire di casa, quando poi scopro che, nelle necessità riesco a cavarmela bene, in fondo? Ho appena ricevuto una telefonata di qualcuno che ha sbagliato numero. Ho sostenuto bene la conversazione al telefono. Perché allora fuggo, come questa mattina?