D_E_S_IO

“Culto della personalità vs CURA della personalità”

« Ci interessa sapere come il culto della persona di Stalin sia andato continuamente crescendo e sia divenuto, a un dato momento, fonte di tutta una serie di gravissime deviazioni dai principi del partito, dalla democrazia del partito e dalla legalità rivoluzionaria »

 (Nikita Khrusciov, dal discorso al XX Congresso del PCUS)

Culto della personalità:

 STALIN, HITLER, MAO, MUSSOLINI, SADDAM HUSSEIN, ECC...

...ora pure Fini. Nulla di nuovo sotto il Sole, un altro culto della personalità, con la bella e suggestiva musica ammaliante del film (“C’era una volta in America” riportata da mio fratello Dj_2008) di Sergio Leone che, credo, si rivolterebbe nella tomba. Giochiamo con le parole: futuro e libertà fini della nazione sono nelle mani di Fini! Ecco! Un altro messia! Come? Non ce lo spiegheranno mai perché non lo sanno nemmeno loro:  politici e politicanti sia di destra che di sinistra.

Il centro? L’avete visto? Io vedo solo il centro di un ciclone che li sta inghiottendo tutti! Poiché, si sa…tutti i nodi vengono al pettine e per troppi anni hanno tirato a campare. Sembra la fine di quel film di Sergio Leone in cui crolla il mito dell’immagine di un’amicizia basata sul senso di onnipotenza, sull’immagine narcisistica che tutti gli uomini di potere hanno curato.

(La Repubblica Italiana vestita) 

...Ahi serva Italia, di dolore ostello,

nave sanza nocchiere in gran tempesta,

non donna di province, ma bordello!

      Quell'anima gentil fu così presta,

sol per lo dolce suon de la sua terra,

di fare al cittadin suo quivi festa;

      e ora in te non stanno sanza guerra

li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode

di quei ch'un muro e una fossa serra...

(Purgatorio, canto sesto – Dante Alighieri)

...

Cura della personalità nelle professioni d’aiuto (help profession):

insegnanti, educatori, medici, psicologi, avvocati, magistrati, politici, religiosi, ecc…

Oggi si confonde il culto della personalità con la cura della personalità. Chi assoggetta le masse all’idolatria della propria personalità per scopi di potere applica il culto della personalità; chi invece ha cura della propria personalità per prendersi cura degli altri fa un altro percorso che è veramente al servizio degli altri.

Conosciuti insegnanti, educatori, medici, psicologi, avvocati, magistrati, politici, religiosi, ecc…che si prendono cura della propria personalità per mettersi in modo coscienzioso e consapevole al servizio degli altri? Non più di una persona su mille.

Conosciuti insegnanti, educatori, medici, psicologi, avvocati, magistrati, politici, religiosi, ecc…che fanno a gara per gonfiare sempre di più la propria immagine narcisistica per il culto della propria personalità? 999 su1000!

Ci insegnano a leggere e scrivere; poi ci insegnano ad entrare nel modo del lavoro, ma chi ci insegna a conoscerci veramente per poter saper leggere e scrivere ed entrare nel mondo del lavoro e delle relazioni sociali in modo maturo? Ci vogliono analfabeti dell’animo poiché così saremo impreparati e saranno impreparati tutti quelli che (insegnanti, educatori, medici, psicologi, avvocati, magistrati, politici, religiosi, ecc…) dovrebbero interessarsi degli altri e della cosa pubblica. Il meccanismo è diabolico e lungo il percorso si educa sempre più chi lavora nelle professioni di aiuto (help profession) ad essere un emerito analfabeta nell’animo ed un “iperalfabetizzato” nel plagiare il prossimo.

Risultati: neoanalfabetsimo di massa; masse plagiate dai potenti mezzi di comunicazione, creazione di modelli sbagliati perché al servizio di bisogni interiori inesistenti ma sicuramente indotti.

Critica: che senso ha sempre lamentarsi senza agire? Che azione? Che rivolta? Contro chi? Contro cosa? C’è la risposta: contro un nemico invisibile e che cova nei cuori di ognuno di noi: l’indifferenza e l’ignoranza dell’animo. E’ dentro di noi il nemico ancor prima di chi ci educa e ci amministra. Quando ci rivolgiamo a qualcuno delle professioni di aiuto, dal politico al medico, dal religioso al magistrato ecc… stiamo attenti a non entusiasmarci per come appare; cerchiamo di capire com’è e non cosa ha (potere, fama, bellezza, intelligenza, magniloquenza ecc…). Il vecchio detto metaforico “il diavolo ha tanti volti” ci ha messo in guardia sempre, ma non sempre ce lo ricordiamo o ci fa comodo ricordarcelo.

Il potere non è mai cambiato nei millenni: usa sempre le stesse astuzie. Oggi che siamo quasi tutti alfabetizzati dovremmo essere più selettivi nello scegliere chi ci educa o ci amministra. Se non lo facciamo siamo noi per primi a far parte di quel potere di cui ci lamentiamo e così diventiamo responsabili nefasti del destino dei nostri figli.

Usiamo il potere interiore dell’istinto e dell’intuito anestetizzato ad arte; togliamo la benda adesso che ancora abbiamo le mani libere e se qualcuno di coloro che dovrebbero lavorare per rendere la nostra vita migliore non lo fa, basta non andare ad usare quella matita che ci fa scrivere “ Accetto”.

(DES)

P.S. Suppongo che mi beccherò le critiche dei “miei due fratelli” Dj_2008 e DDV