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Giorno dopo giorno,Con te lui riposa,Da te fa ritorno,Sei te la sua sposa. Giorno dopo giorno,Paziente t aspetta,Sorrisi di contorno,Abbracciandoti stretta

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Vieni più vicina,Fatti baciare,Che stamattina,Ho desiderio d amare.Ed ecco il soldato,Dritto e sull attenti,Sul tuo uscio ha bussato,Presentando gli armamenti.

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Fiore di vento,Al sole sbocciato,Dell ape un tormento,Un raggio ha asciugato .Ed ora riposa,Tra i ciuffi d erba,Nella notte luminosa,Che la luna gli serba

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Angelo rosso ,Seduto sul sofà,Chiedere posso,Dove è la felicità.Negli occhi dei bambini,che giocano nei prati,Il loro mondo giardini,I loro sogni appena nati

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La dolce signora,Gli si sdraiò al fianco,E gli chiese chi colora,Le tue notti di banco,Lui allora si girò ,Prese tra le labbra il seno,Lungamente lo baciò ,Profumo di latte e fieno.

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Dolce fioreDa accudire,Sul tuo grembo,Vorrei morire,Tra le tue labbraLentamente,Vorrei spegnermiDolcemente.

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La dolce signora,Mentre si spogliava,Indugiava talora,Nel saper ké lui la spiava.Allora lentamente,Si toglieva il corpetto,E sensualmente,Si sdraiava sul letto

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Alla dolce signora, piaceva osservare , la mano che colora, le onde del mare, e sul letto distesa, da un raggio sfiorata, sul cuscino in attesa, da una bocca baciata

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Non aver timore,D un bacio sulla bocca,D una mano che ti sfiora,Che ti cerca che ti tocca.Nella danza della vita,Sono passi di corteggiamento,É il fremere tra le dita,Del respiro del vento.

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Mentre lei dormiva, lui si avvicinò, un desiderio nutriva, e lentamente la baciò . Un bacio e un altro ancora, smetter non poteva, mentre la dolce signora, dormendo sorrideva.

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Dolce signora,cosa mi ha detto,ale vorrebbe un bacino, coccoloso sul petto. Dolce signora, eccolo qua,e insieme al bacino , un dolce babà.

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Lei era una fata ,Dagli occhi gentili,Al sole sdraiata,Tra coltelli e fucili,Lei amava l amore,E ripudiava la guerra,Lei era un fiore,Che sbocciava sulla terra.

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Dolce fiore,Dagli occhi di bosco,Perché il sapore,Del tuo sen non conosco?Sa forse di scogliera,O di noci di burro,Di melone e di pera ,E di cielo azzurro

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Lei era una donna, un nido di emozioni, portava la gonna, come i pantaloni, con disinvultura, senza prepotenza, in una vita futura, una serena esistenza. Lei era una donna, un fiore sbocciato, portava si la gonna, ma viveva nel passato. Poco tempo dinnanzi, tanto ormai alle spalle, briciole ed avanzi, ed ali di farfalle. Era anche lei una donna, viveva nell avvenire, la sua indole colonna, ai suoi piedi il tempo fluire. Necessari bisogni ,i fiori della valle, come speranze i sogni, larghe ali sulle spalle.

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Collezionava farfalle,ed ogni francobollo,E i fiori della valle,E i baci sul collo,Collezionava ali di seta,Di dolci angeli terreni,Che con labbra di poeta.Ne suggeva i bianchi seni

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Fiore di vento, fiore di prato, ho visto un frammento di cielo dorato. Il sole spuntando, dipingeva l orizzonte, le nubi imporporando, e la cresta del monte

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Io ti rammento,Tra le spighe di grano,Accarezzata dal vento,Prendermi per mano.Poi insieme si combatteva,Come fossimo soldati,Finché insieme si rideva,Per non esserci ancora amati

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Erano gli anni del grano,Delle lunghe passeggiate,Della mano nella mano,Delle gote baciate.Erano gli anni delle dolcezze,E dell ingenuità,Delle prime carezze,E della felicità.

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Abiti ancora, i tuoi sogni di bambina, dove l aurora, di bianca farina, colora le tue dita, le guance i seni, come una margherita, tra due arcobaleni

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Fiocco di vento, rubato dal mare, il campo di frumento, ti vuole abbracciare, al sorger del sole, sboccia il ciclamino, le rose le viole, al giunger del mattino