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Fiore che sboccia, fiore delicato, di rugiada una goccia, bocciolo pronunciato. Un grammo di dolcezza, di baci una piuma, una leggera carezza, una rosa che profuma.

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Cosa mi racconti, cosa mi dici , hai mille orizzzonti, mille giorni felici. Hai mille fantasie, mille carezze da letto, e diecimila poesie, fior di mughetto

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Ho un solo desiderio,Di ribaciare la sua bocca,Col suo volto serio,E sentire che mi tocca.Cosicché possan vibrare,Nuovamente quelle corde,Che le sue dita sanno suonare,E che da tempo ora son sorde

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Solo i suoi baci,La fanno sbocciare,E sono capaci,Di farla volare.Poiché le farfalle,Preferiscono un fiore,Della verde valle,Per farci l amore.

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Le mie dita tra le tue, al bar del caffè, di zucchero due, tu accanto a me. Nella tua scollatura, il mio occhio si perde, il tuo cuore la mia cura, e il letto un prato verde.

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E quando giunse mattino,Mentre lei dormiva, andandole vicino, lui con dolcezza agiva. Le cinse le mani, e un sen le baciò, e tra gladioli e tulipani, nel suo grembo scivolò.

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Ed al mattino, quando lei si svegliò ,nel trovarlo vicino, le sue labbra baciò ,E con sorpresa,Notar con la mano,La turgida presa ,Piume di gabbiano.

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salive lenta,

la luna nel cielo,

fragole e menta,

e zucchero a velo.

Lei gli resiste,

con infinita pazienza,

lui dolce insiste,

tra linfa ed essenza.

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Sono solo vibrazioni,Che risvegliano il diletto,Tra rugiada ed emozioni,Avvolti dentro al letto.Il suo seno nelle mani,Le sue labbra sulla bocca,Suoni ed echi lontani,Mentre il piacer trabocca

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Lei non aveva,Più nulla da dire,Lei a volte gemeva,Prima ancor di finire.Lei era un bocciolo,Di rosa sul letto,Lei era un capriolo,Tra virgulti di mughetto.

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Ella s addormentò,Sulla sua stessa rugiada,Che la rosa donò,Alla tenera spada.Ed anche Morfeo,A lungo non attese,E come il suo amante,Con dolcezza la prese .

S

Sono stato a Lucca,A comprare un vegetale,Dei fiori di zucca.Dal sapore eccezionale,Ne ho fatte delle frittelleDal gusto sopraffino,Che anche alle più brillanti stelle ,Gli é venuto un certo languorino

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Rosa sbocciata,Nel giardino più prezioso,Rosa baciata,Dal labbro curioso.Rosa gentile,Tra le labbra accudita,Rosa servile,Al piacere e alla vita.

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Fiore di pesco,Non temere l amore,Se solo riesco,,Ti daró il mio calore.Fatto di gocce,Di rombi di tuono,Di onde e di rocce,D un bacio e d un dono

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Fiore infelice, che nel mio seno, x la tua radice , un buon terreno. Stupendo fiore, con ali di gabbiano, che sogni il calore, di un sole lontano

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Ti ho vista sul mare,Volare leggera,Le mode sfiorare,Gabbiano di scogliera.Ho visto il tuo nido,Di piume accogliente,Lo carezzo, sorrido,Mi guardi dolcemente.

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Vieni vicino,Prendimi in mano,Allo spuntar del mattino,In un posto lontano,Sopra al tuo seno,Nel tuo boschetto,A nutrire l arcobaleno,Di baci da letto.

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Fugge lontano, il ricordo passato, s allontana pianpiano, diventa sfumato. Un quaderno sgualcito , una foto sbiadita , un lisò vestito, una nota avvizzita, tutto è movimento, acqua sotto al ponte, siamo solo un frammento, di un nuovo orizzonte

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accanto a me,spesso non resti,prendi il caffè.saluti ti vesti .il tuo odore svanisce,per giorni e giorni,poi quando s acuisce,il deSiderio ritorni

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Bisbigli di rosa, hanno detto che il sole, alla gialla mimosa, preferisce le viole, ma son dicerie, non è mica vero, son solo fantasie, che sbocciano sul sentiero