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Quando poi sbocci,E diventi farfalla,Quando mi stropicci,Le ali sulla spalla.Quando mi chiedi,Soltanto un sorriso,Quando mi concedi,Il tuo paradiso.

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Mi potresti anche dire,Dove nascono le roseDove vanno a dormire,Cosa le rende rigogliose.Forse i giardinieri,Ne conoscono il segreto,Ma te sei nei miei pensieri,E al pensarti m allieto.

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Quanto sei bella,Dimmelo tu,Come una stellaNella notte blu.Come un fiordaliso,D estate in giardino,Come il sorriso,D una bimba al mattino.

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A volte rimango,Seduto in una stanza,Ed in silenzio piango,Perché la speranza,.E d una timida emozione,Un piccolo frammento,Come bolle di sapone,Che volano nel vento.

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T ho vista danzare,Tra l erba del prato,Leggera volteggiare,Col cuore spezzato.Una figura gentile,Traboccante d amore,Di grazia e di stile,Quasi fosse un fiore.

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No, non temere,Che se anche mi capitasse,A terra di cadere,Ed una pedata m arrivasse,Conserverei sul viso,Per quella nostra intimità,Un tenero sorriso,Una mollica di felicità.

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Quando io le dissi,Andiamo alla laguna,A veder l eclissi,In questa notte di Luna,Lei mi rispose,Sussurrando piano,Luna e Sole sposi,E noi mano nella mano

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Dimmi quant è grande,Per favore un secondo,A volte s espande,E avvolge tutto il mondo.A volte è minuto,E talmente piccino,Da vivere soltanto,Nei sogni d un bambino.

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Parlami del sogno,Dimmi perche esiste.Perché l uomo ne ha bisogno,Solo con esso resiste.Alle mille intemperie,Alle tante difficoltà,Alle sue stesse macerie,Vola in alto sulle città.

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Dimmi chi è stato,Dimmi chi sara,Che il tuo seno ha baciato,O che bacera.Sara forse il cavalier errante,Nella notte scura,O l atleta aitante,Che nuovi record cattura.Sara forse quel pittore,Sulle sponde della Senna,O forse quello scrittore,Dall' arguta penna.O forse il menestrello,Della corte del re,Sara questo sara quello,Oppur dimmi tu chi è.

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Quando il cielo è azzurro,Il mare diventa blu,Non odi forse un sussurro,Ascoltalo anche tu.Non sembra che ci dica,Che il nostro amore,È come il cammin d una formica,Tra i petali d un fiore.

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Stella stellina,Dove sei stata,Tutta la notte,La luna t ha cercata.Mi son messa a dormire,E non mi riuscivo a svegliare,Ne gli occhietti ad aprire,E continuavo a sognare.

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Ti parlo dei miei baci,Di come sfioran la tua pelle,Di come sono audaci,Quando carezzan le stelle.Che il tuo corpo cela,In posti inaccessibili,E che solo a pochi rivela,Per sensazioni incredibili.

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Volteggi leggera,Tra i cigni dello stagno,Nella notte nera,Mentre tesse un ragno.Un suon di violino,S ode in lontananza,Un sogno di bambino,Un passo di danza.

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Vorrei le mie mani,Scivolare sui tuoi fianchi,E il non essere così lontani.E con questi occhi stanchi.Stanchi di aspettare,Occhi colmi di sete,Stanchi di sognare,Rilassanti acque chete.