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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Maggio 2020

M24A-ET ACCUSA: SI SONO DIMENTICATI ANCHE LO SPERONE D’ITALIA

Post n°26300 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

M24A-ET ACCUSA: SI SONO DIMENTICATI ANCHE LO SPERONE D’ITALIA  

  
 

Dopo le reiterate esclusioni, ora siamo all’ostinazione più vergognosa. Politici foggiani, svegliatevi!

 

La notizia è bella fresca. Il Sentiero Italia del CAI, un cammino che oggi unisce tutti i parchi nazionali alpini, verrà prolungato lungo lo stivale per unire tutti i parchi italiani. Sarà appunto il "Sentiero dei Parchi".Ma... e c'è sempre un ma, uno ne rimarrà fuori, il Parco del Gargano,il 5° italiano per estensione con i suoi 121.118 ettari e, per chi lo conosce, uno dei più belli e vari.

 

Un promontorio ammantato da foreste costiere di pini e di lecci, da coltivazioni di mandorli, aranci ed ulivi e conal centro del promontorio, in quota,la fitta e misteriosa Foresta Umbra. Con le faggete delle riserve ‘Falascone’ e ‘Umbra’, già riconosciute nel 2017 patrimonio dall’Unesco e con un’altra vetusta faggeta in corso di valutazione dalla prestigiosa Istituzione mondiale. E con le spiagge di sabbia dorata e quelle ciotolate e con alte falesie a picco sul mare, fino alle pinete costiere e alle lagune di Lesina, Varano e del lago Salso e che include molte aree protette tra cui le incredibili isole Tremiti.

 

La scorsa settimana il ministro dell’Ambiente Costa, spiegava ai media il senso di questo “sentiero”:“Un itinerario escursionistico che toccherà tutti i 25 Parchi nazionali del nostro Paese e che avrà come spina dorsale l’attuale Sentiero Italia CAI”. Grazie all'accordo tra Minambiente e CAI sono state previste apposite varianti, così da comprendere tutte le aree protette, in un percorso di visita ecosostenibile che unisca parchi, riserve della biosfera, siti naturalistici Unesco e patrimonio culturale immateriale dell'umanità.

 

Obiettivo del progetto è rilanciare le aree protette come luoghi di conservazione e gestione della natura, che consentano ai residenti la possibilità di realizzare filiere economiche sostenibili.

 

Tuttavia guardando la cartina presentata, il Parco del Gargano, anche se indicato, rimane il grande ed unico escluso dal nuovo sentiero CAI definito "il Cammino di Santiago" d'Italia. Perchè? Molti se lo chiedono, da Michele del Giudice, il camminatore per eccellenza che ha “aperto” tanti cammini nella nostra provincia, ad altri iscritti del M24A di Capitanata. Dimenticanza? Premeditazione? Non è dato sapere.

 

Questa è l’ennesima inspiegabile presa in giroper tutti i foggiani e per i garganici in particolare edè così rilevante per la contraddittorietà di questa esclusione. Lo Sperone d’Italia, già caratterizzato in tempi pre-cristiani dal culto del Sole, oggi è parte di una provinciache ha nel suo stemma il culto di san Michele Arcangelo, così storicamente radicato daessere tappa e destinazione della via Francigena e Micaelica; una provincia - afferma Pasquale Cataneo del Circolo foggiano del M24A-ET-che si caratterizza proprio per il pellegrinaggio alla Grotta dell’apparizione nella città di Monte Sant’Angelo cui si aggiungono le motivazioni ambientali del Parco e naturali dell’Unesco, e rafforzate da quelle religiose cristiane più recenti come la devozione per San Pio a San Giovanni Rotondo!”.

 

Il sentiero CAI, modificato in più punti per consentirgli di toccare altri Parchi, evita quello del Promontorio e quindi la Capitanata in maniera immotivata. Eppure sarebbe facile connetterlo. Occorre una semplice diramazione sul tracciato della via francigeno/micaelica storicamente accertato,che scendendo nel Tavoliere e passando per Foggia, raggiunga il meraviglioso e ristrutturato Ospizio di San Leonardo di Siponto per poi salire alla Grotta dell’Angelo a Monte. Di lì si potrà raggiungere il Gargano con tutti i suoi splendidi paesi e le sue variegate offerte escursionistiche nei vari ambiti. Quindi, ridiscendendo,congiungersi alla modifica di percorso già prevista verso il Parco dell'Alta Murgia.

 

“Abbiamo già subìto l’esclusione dalla Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, poi la deviazione del percorso storico della via francigeno-micaelica, l’assenza di ogni progetto riguardo alla via Traiana nel suo tratto che attraversa il Tavoliere, il non utilizzo della rete dei Regi Tratturi che ha nella Capitanata e in Foggia il suo punto focale. Pertanto questa ennesima scelta di saltare il Parco del Gargano ci appare incomprensibile. Ci appare come un’ultima grave negligenza -precisa Giovanni Palmulli, responsabile organizzativo M24A-ET foggiano- che fa sorgere, legittimamente, il sospettodi "manine" interessate che deviano ed omettono rilevanti e conosciuti percorsi storici e naturali per fagocitare risorse, come un pozzo senza fine, sottraendole ai garganici che non possono fruire delle cospicue risorse economiche stanziate.

 

Insomma sembra che ci sia un ostracismo reiterato,a vari livelli,verso Foggia e la Capitanata del quale risulta difficile spiegarne cause e motivazioni, tranne una, accertata:l’inerzia e la disattenzione della locale classe politica e dirigenziale. IL M24A-ET lo chiede pubblicamente: cosa faranno i nostri parlamentari e il Presidente del Parco del Gargano, prof. Pasquale Pazienza? Noi seguiremo l’evolversi di questa vicenda, tallonando chi ha il ruolo ed il dovere per intervenire urgentemente.

 

Circolo M24A-ET Tavoliere Monti Dauni di Foggia

 
 
 

Peschici/ Il sindaco Tavaglione: “Non è reale questo grafico dell' Italia che sta girando in rete. Ci penalizza turisticamente”

Post n°26299 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

Peschici/ Il sindaco Tavaglione: “Non è reale questo grafico dell' Italia che sta girando in rete. Ci penalizza turisticamente”.  

  
 

La provincia di Foggia è rossa, ma la costa è BIANCA. Se fossi un turista che deve prenotare me ne guarderei bene da scegliere il Gargano. La Costa Garganica è FREE COVID: questa è la Verità.

 

Il Presidente della Regione Puglia, l'Assessore al Turismo e tutti i rappresentanti istituzionali pugliesi sono chiamati ad intervenire, con la dovuta tempestività, al fine di far rettificare il grafico e, quindi, ripristinare una corretta e reale informazione.

 

Francesco Tavaglione

 

Sindaco di Peschici

 
 
 

Puglia/ Niente più quarantena ma chi torna dovrà registrarsi. L’obbligo scade martedì. La Regione: non possiamo danneggiare...

Post n°26298 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

Puglia/ Niente più quarantena ma chi torna dovrà registrarsi. L’obbligo scade martedì. La Regione: non possiamo danneggiare il turismo.  

  
 

La quarantena per chi toma in Puglia è finita. A partire da mercoledì, quando il Dpcm sancirà la riapertura delle «frontiere», la Regione non rinnoverà l’or­dinanza per imporre i 14 giorni di isolamento volontario. Con ogni probabilità ci sarà un meccanismo più «soft»: a chi arriva verrà chiesto di registrarsi su una pagina web.

 

Lo strumento della quarantena finora ha funzionato piuttosto bene rispetto all’obiet­tivo per cui era stato pensato: nella sola fase-2 ha consentito di scoprire due asin­tomatici, tornati in Puglia da Lombardia e Piemonte, grazie alle interviste telefoniche a cui queste persone (una del Barese e una del Tarantino) sono state sottoposte dopo la segnalazione di rientro.

 

Dalle telefonate era emerso un contatto con persone malate, che ha portato all’effettuazione dei tamponi con una positività accertata. Ma da ora in poi - è il ragionamento della Regione - im­porre l’isolamento comporterebbe un vul­nus nella strategia complessiva per la ri­partenza economica: significherebbe infat­ti danneggiare il turismo che invece punta proprio ai movimenti dal resto d’Italia. Non si possono riaprire le discoteche - è la linea - e poi impedire di muoversi a chi arriva.

 

Il presidente della Regione, Michele Emi­liano, ne ha parlato anche ieri, dopo aver sostenuto questa posizione negli incontri in videoconferenza con Palazzo Chigi. «È arrivato il momento di riaprire il Paese a condizioni di normalità e la condizione di normalità fondamentale è la libertà di circolazione», ha detto il governatore per spie­gare la linea della Puglia che si è detta favorevole all’impostazione annunciata dal premier Giuseppe Conte, e che già nella scorsa settimana - con il supporto dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco - aveva dato disponibilità alla sperimentazione della app Immuni, quella che dovrebbe servire a rendere più semplice la ricostruzione dei contatti di chi è infetto.

 

«I governatori non hanno il potere di chiudere le proprie Re­gioni. Io per garantire la libertà di mo­vimento non posso chiedere una regola che non sia imposta dal Dpcm. Possiamo, per esempio, chiedere a chi arriva di segnalare la propria presenza e di ricordare i contatti che hanno con la popolazione locale o con altre persone. Mentre prima abbiamo mes­so in quarantena tutti, adesso dobbiamo capire come mettere immediatamente in quarantena eventuali contagiati e i loro contatti stretti. L’app Immuni serve a que­sto fine. Se qualcuno arriva in Puglia po­tremmo chiedergli la cortesia, non l’ob­bligo, di segnalare la propria presenza e di tenere memoria dei contatti».

 

Chi rientra fino a martedì, dunque, do­vrà continuare a seguire le regole in vigore, e anche chi ha cominciato la quarantena «da rientro» dovrà portarla a termine. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl ef­fettuano controlli: una chiamata automa­tica chiede ogni giorno a chi è in isolamento se ha registrato sintomi sospetti, e in caso di risposta affermativa interviene un me­dico che mette in atto i protocolli previsti.

 

E per quanto non esista un meccanismo per la trasmissione dei nomi di chi è in iso­lamento alle forze dell’ordine, la violazione dell’obbligo può avere anche conseguenze pesanti. Ma la linea della Regione è che il rispetto delle regole (da quelle sul distan­ziamento, a quelle settoriali che riguar­dano spiagge, attività ricettive, attività eco­nomiche) è da solo sufficiente a garantire un livello di sicurezza accettabile. In Puglia il parametro Rt (il numero di contagi in­nescati da ciascuna persona infetta) della scorsa settimana è pari a 0,62, ed è su questo valore che sono state fatte le valutazioni per la riapertura degli spostamenti tra Regioni: l’avvio della fase-2 finora non ha fatto rie­splodere i contagi.

 

Massimiliano Scagliarini

 

gazzettamezzogiorno

 
 
 

MANFREDONIA, RIPARTITE LE ATTIVITA' OSPEDALIERE. L'ASL: "L'AMBULANZA COVID NON VERRA' SOPPRESSA"

Post n°26297 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

MANFREDONIA, RIPARTITE LE ATTIVITA' OSPEDALIERE. L'ASL: "L'AMBULANZA COVID NON VERRA' SOPPRESSA"  

  
 

La ASL Foggia non ha mai ipotizzato di togliere o di spostare presso gli altri ospedali della provincia l’ambulanza attivata durante l’emergenza Covid-19 a Manfredonia. Al contrario, la postazione resta operativa. Inoltre, abbiamo proposto alla Regione Puglia di mantenerla stabilmente nella rete dell’Emergenza Urgenza Territoriale, insieme alle altre postazioni istituite con lo stesso scopo nei mesi scorsi”. Così il Direttore Generale Vito Piazzolla, in merito alle notizie, infondate, divulgate a mezzo stampa.

 

La richiesta è contenuta nella ipotesi di riorganizzazione della rete Emergenza Urgenza Territoriale 118 della provincia di Foggia che la Direzione Strategica ha sottoposto in questi giorni all’attenzione della Regione.

 

Anche in virtù dell’esperienza maturata sul territorio nella fase emergenziale, il piano prevede il mantenimento delle postazioni Covid presenti negli Ospedali di Manfredonia, Cerignola, San Severo il cui ruolo è risultato strategico nella gestione di casi sospetti, e l’attivazione di ulteriori postazioni analoghe a Lucera e nei Presidi Territoriali di Assistenza di Vico del Gargano, San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo.

 

Nella proposta della ASL le postazioni saranno destinate proprio alla gestione delle emergenze epidemiologiche.

 

E mentre la Direzione sta lavorando anche alla riorganizzazione dei tre Presidi Ospedalieri in base alle loro specificità, è ripartita gradualmente a Manfredonia l’ordinaria attività ospedaliera e ambulatoriale.

 

Dal 25 maggio scorso nell’Ospedale “San Camillo De Lellis” sono ripresi i ricoveri programmati in Chirurgia Generale. Da lunedì 1 giugno sarà possibile effettuare ricoveri programmati anche nelle altre discipline.

 

Riprenderanno da lunedì anche le ordinarie attività del Laboratorio Analisi per le quali sarà necessario prenotarsi attraverso: il contact center (numero verde 800466222); il sito web aziendale www.aslfg.it (servizi online); la app regionale; la mail: prenota@aslfg.it; le farmacie.

 

Per evitare pericolosi affollamenti e code, il cup, infatti, avrà un solo sportello aperto per le prenotazioni urgenti.

 

Sempre da lunedì 1 giugno riprenderanno le attività ambulatoriali ordinarie di Cardiologia con il recupero delle prestazioni rimaste in sospeso dal 9 marzo per le quali è in corso una attività di recall continua.

 

Si precisa che l’Ospedale di Manfredonia, così come gli altri Ospedali della ASL, non ha mai interrotto le sue attività. Anche nel pieno della fase emergenziale, infatti, sono sempre state assicurate, come da indicazioni ministeriali e regionali, le prestazioni urgenti, non differibili e quelle rivolte ai pazienti con patologia neoplastica sospetta o accertata.

 

Lo dimostrano i 120 ricoveri e i 20 interventi chirurgici effettuati dal 1 maggio ad oggi

 
 
 

CORONAVIRUS, OPERATORI TURISTICI SUL PIEDE DI GUERRA: "IL GARGANO NON E' FOGGIA. NOI SIAMO ZONA BIANCA"

Post n°26296 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

CORONAVIRUS, OPERATORI TURISTICI SUL PIEDE DI GUERRA: "IL GARGANO NON E' FOGGIA. NOI SIAMO ZONA BIANCA"  

  
 

"No si può confondere il Gargano con la città di Foggia. Se Foggia sulla mappa epidemica del coronavirus è rossa, il Gargano è bianco, cioè è immune da malati di coronavirus. Così si finisce di uccidere l'economia turistica già alle prese con mille problemi". E' il grido d'allarme, che segue a quello lanciato dal sindaco di Peschici, Franco Tavaglione, lanciato dai numerosi imprenditori turistici del Promontorio, amareggiati e delusi per via di un grafico che da questa mattina sta girando sulle principali testate giornalistiche e sui social, una mappa che individua tutta la Capitanata, Gargano compreso, zona rossa. "Non è assolutamente così. Basti guardare la mappa diffusa quotidianamente dalla Regione Puglia per vedere che città come Manfredonia, Mattinata, Vieste, Pesc hici, Vico-San Menaio, Rodi Garganico e Isole Tremiti, rientrano nella cosiddetta zona bianca, vale dire dove attualmente i malati di covid 19 sono zero assoluto. Pertanto pretendiamo dal Parco del Gargano, dalla Provincia di Foggia, dalla Regione Puglia, e soprattutto dai sindaci delle località turistiche, di intervenire immediatamente a livello istituzionale per smentire queste falsità. Ripetiamo, il Gargano non è Foggia. Altrimenti sarà davvero la fine per il turismo".

 
 
 

Turismo interno, la Puglia spera nella ripresa. Vacanze per 7 milioni di italiani

Post n°26295 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

Turismo interno, la Puglia spera nella ripresa. Vacanze per 7 milioni di italiani  

  
 

La boccata d'ossigeno attesa dal comparto turistico arriverà probabilmente dal 3 giugno con lo sblocco della mobilità interna.
Dalla prossima settimana infatti, secondo i dati diffusi da Coldiretti, Federalberghi e Assoturismo potranno spostarsi 7 milioni di italiani che normalmente scelgono il mese di giugno per andare in vacanza e che quest'anno per la quasi totalità resteranno in Italia anche per i vincoli posti alle frontiere da molte mete tradizionali come la Grecia. Più che le misure adottate dal Governo a sostegno del turismo potrebbe essere questo il provvedimento che, anche per la Puglia, avrà realmente un impatto economico ed occupazionale rilevante.

Se la presenza straniera in Italia rappresenta comunque una pesante incognita, la speranza sottolinea la Coldiretti viene infatti riposta sul 40% di italiani che preferiva viaggi all'estero e che quest'anno potrebbe decidere, per forza o convinzione, di rimanere nel Belpaese. Una opportunità per il turismo nazionale dopo che durante gli ultimi tre mesi ammontano a 81 milioni le presenze turistiche perse a partire da marzo che segna tradizionalmente il rilancio stagionale con il susseguirsi di occasioni di vacanza tra festività e ponti».

 

Grande insoddisfazione però da parte di Federalberghi e Confturismo e Assoturismo Confesercenti secondo cui in questo momento le frontiere hanno due porte e si sta creando un forte pregiudizio nei confronti dell'Italia. «Gli albergatori hanno tutti voglia di riaprire ma finchè le frontiere restano chiuse la ripartenza reale sarà difficile, secondo i vertici delle Associazioni».

Tuttavia sempre secondo Coldiretti la mobilità interregionale e lo sblocco, se pur parziale, delle frontiere potrebbe portare beneficio al turismo enogastronomico e alle oltre 24 mila aziende agrituristiche italiane che rappresentano tradizionalmente una meta privilegiata delle vacanze a giugno. Avvantaggiata in questo la Puglia in cui l'incoming si basa in prevalenza su presenze nazionali; regioni con il maggiore movimento verso la nostra regione sono Lombardia, Piemonte e la stessa Puglia, seguita dalle regioni del centro sud. Determinante dunque questo step che di fatto mette tutti gli italiani in condizione di poter viaggiare, compresi i cittadini lombardi.

Per quanto riguarda le presenze straniere il mercato principale è quello tedesco con 748.659 presenze, segue quello francese con 434.820 presenze mentre sono cresciuti gli arrivi dalla Polonia, dall'Austria, dalla Spagna e sta crescendo il mercato Russo. In questo senso giocheranno un ruolo determinate i trasporti e i voli diretti che le compagnie aeree decideranno di confermare per gli aeroporti pugliesi.

 

«La presenza degli stranieri commenta Fioravante Totisco della catena alberghiera pugliese Cds Hotels dipenderà dalla situazione dei trasporti e dai voli diretti verso la nostra regione. Tuttavia la presenza straniera normalmente è più forte nei mesi di aprile e maggio e poi verso la fine di agosto e settembre. Speriamo dunque che si possa realmente avere un riscontro positivo in quel periodo. Quella del 3 giugno è la svolta che si aspettava per poter realmente ripartire.

 

«Riapriremo tutti i nostri alberghi a partire dalla seconda metà di giugno commenta Vincenzo Gentile della catena Greenblu che conta strutture a 4 e 5 stelle in tutta la Puglia -. Da un paio di settimane sono riprese le vendite e lo sblocco della mobilità dal 3 giugno è un nuovo passo avanti. Le persone non confermavano le prenotazioni senza certezze.

 

Ora però dobbiamo capire quali saranno davvero le richieste e se conviene aprire tutto con costi occupazionali notevoli. Sicuramente a causa delle presenza limitata di stranieri che si prospetta soffriremo di più nei 5 stelle in cui il target principale è proprio il mercato estero. Speriamo di rifarci a settembre ed ottobre».

 
 
 

Donna pugliese sconfigge Covid a 99 anni. Dimessa dall'ospedale di Foggia, è tornata in hospice dove vive

Post n°26294 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

Donna pugliese sconfigge Covid a 99 anni. Dimessa dall'ospedale di Foggia, è tornata in hospice dove vive  

  
 

Ha sconfitto il Covid a 99 anni. È la storia di una donna pugliese, Isabella, che questa mattina ha lasciato la sua stanza del reparto universitario di malattie dell'apparato respiratorio dell'Ospedale D'Avanzo di Foggia.

 

E' tornata in un hospice, il Don Uva di Bisceglie (Bat) dove era ricoverata prima del Coronavirus. "La storia di questa donna quasi centenaria - sottolinea il dg del Policlinico Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli - è un messaggio di speranza per il futuro di tutti noi ed è la prova che il coronavirus può essere combattuto e sconfitto ad ogni età".

 

Isabella non è la sola paziente quasi centenaria a tornare a casa. In questi mesi, infatti, anche altri ultra novantenni sono stati dimessi dal Policlinico Riuniti di Foggia. "Isabella - riprende Dattoli - con grande caparbietà e dignità ha superato anche questa prova nella sua lunga vita, restituendoci la speranza che sembrava persa nei giorni più bui".

 
 
 

Vieste - Conclusi i lavori del corso di formazione "Le pietre e i cittadini

Post n°26293 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

Vieste - Conclusi i lavori del corso di formazione "Le pietre e i cittadini: cammini sacri e profani in terra di Capitanata”  

  
 

L’avventura inizia a novembre, con la formazione al Consiglio Nazionale di Italia Nostra a Roma. Scattano interrogativi e pensieri intriganti che coinvolgono l’IPEOA di Vieste che è un istituto dove “NON SOLO, SI CUCINA, SI SERVE E SI FANNO PRENOTAZIONI ALBERGHIERE”, ma è tanto altro...

 

E’ così che nasce l’idea di un corso di formazione che possa coinvolgere non solo il mondo della scuola ma anche altre associazioni

 

20200531 corso italia nostraIn sinergia con la sezione di Italia Nostra di Foggia, quella di Vieste, liberi professionisti, altre scuole del territorio e la compartecipazione del Comune di Vieste, il 3 dicembre si dà avvio al corso che prevede quattro incontri in sede e un’uscita in campo. Si sono avvicendati relatori competenti, per raccontarci il territorio, per insegnarci a percorrere sentieri, tratturi antichi e tutt’ora percorribili, per condurci a scoprire quel che ci appartiene, ciò che dobbiamo tutelare. Gli incontri si sono susseguiti, sviscerando aspetti correlati fra loro: dall’archeologia alla storia dell’arte, dalla religione alla tradizione, dai riti pastorali al culto micaelico. Abbiamo virtualmente percorso la strada dei pellegrini ma su tracciati antichi si è realmente svolto il quarto incontro, immersi nel bosco e nella natura, proprio “sulla via”. L’ultimo incontro, quello conclusivo, si sarebbe dovuto tenere il 5 marzo, giorno che invece ha visto chiudersi anche i cancelli della nostra scuola, dando l’avvio alla quarantena, causa Covid 19.

 

 E’ trascorso del tempo ma, il 29 maggio, siamo riusciti a portare a termine il corso, in modalità web, e l’interattività tra i corsisti si è ricreata virtualmente.

 

Protagonisti i corsisti, e fra gli intervenuti la prof.ssa P. di Mambro, coordinatrice Nazionale del settore Educazione e Formazione di Italia Nostra; l’assessore all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Vieste, la prof.ssa G.M. Starace; il Presidente di Italia Nostra sez. di Vieste, l’arch. P. del Giudice; la prof.ssa G. Cutolo, la quale si è spesa sia in funzione di coodirettrice, sia come relatrice, offrendoci la sua lunga e solida esperienza nel settore. A presiedere l’incontro, la Dirigente dell’IPEOA prof.ssa E. Tribò che ha fatto si che il corso potesse divenire realtà, credendo più di chiunque altro al compito di sensibilizzazione e attenzione all’ambiente che l’istituzione scuola deve avere sul territorio.

 

Un incontro di arricchimento, quello conclusivo, anche sul piano umano, una condivisione del percorso fatto, una espressa volontà a non fermarsi di fronte all’insensibilità, all’ignoranza, alla non valorizzazione del nostro patrimonio … che dire, ignorare sarebbe un po’ negarsi, come a dire di “non essere nel luogo che ci identifica e nel quale ci possiamo ritrovare, il luogo dell’anima, delle radici, della nostra storia”.

 

Prof.ssa Carmela Esposito

 

Referente EDU Italia Nostra Vieste

 
 
 

Puglia/ Niente più quarantena ma chi torna dovrà registrarsi. L’obbligo scade martedì. La Regione: non possiamo danneggiare...

Post n°26292 pubblicato il 31 Maggio 2020 da forddisseche

Puglia/ Niente più quarantena ma chi torna dovrà registrarsi. L’obbligo scade martedì. La Regione: non possiamo danneggiare il turismo.  

  
 

La quarantena per chi toma in Puglia è finita. A partire da mercoledì, quando il Dpcm sancirà la riapertura delle «frontiere», la Regione non rinnoverà l’or­dinanza per imporre i 14 giorni di isolamento volontario. Con ogni probabilità ci sarà un meccanismo più «soft»: a chi arriva verrà chiesto di registrarsi su una pagina web.

 

Lo strumento della quarantena finora ha funzionato piuttosto bene rispetto all’obiet­tivo per cui era stato pensato: nella sola fase-2 ha consentito di scoprire due asin­tomatici, tornati in Puglia da Lombardia e Piemonte, grazie alle interviste telefoniche a cui queste persone (una del Barese e una del Tarantino) sono state sottoposte dopo la segnalazione di rientro.

 

Dalle telefonate era emerso un contatto con persone malate, che ha portato all’effettuazione dei tamponi con una positività accertata. Ma da ora in poi - è il ragionamento della Regione - im­porre l’isolamento comporterebbe un vul­nus nella strategia complessiva per la ri­partenza economica: significherebbe infat­ti danneggiare il turismo che invece punta proprio ai movimenti dal resto d’Italia. Non si possono riaprire le discoteche - è la linea - e poi impedire di muoversi a chi arriva.

 

Il presidente della Regione, Michele Emi­liano, ne ha parlato anche ieri, dopo aver sostenuto questa posizione negli incontri in videoconferenza con Palazzo Chigi. «È arrivato il momento di riaprire il Paese a condizioni di normalità e la condizione di normalità fondamentale è la libertà di circolazione», ha detto il governatore per spie­gare la linea della Puglia che si è detta favorevole all’impostazione annunciata dal premier Giuseppe Conte, e che già nella scorsa settimana - con il supporto dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco - aveva dato disponibilità alla sperimentazione della app Immuni, quella che dovrebbe servire a rendere più semplice la ricostruzione dei contatti di chi è infetto.

 

«I governatori non hanno il potere di chiudere le proprie Re­gioni. Io per garantire la libertà di mo­vimento non posso chiedere una regola che non sia imposta dal Dpcm. Possiamo, per esempio, chiedere a chi arriva di segnalare la propria presenza e di ricordare i contatti che hanno con la popolazione locale o con altre persone. Mentre prima abbiamo mes­so in quarantena tutti, adesso dobbiamo capire come mettere immediatamente in quarantena eventuali contagiati e i loro contatti stretti. L’app Immuni serve a que­sto fine. Se qualcuno arriva in Puglia po­tremmo chiedergli la cortesia, non l’ob­bligo, di segnalare la propria presenza e di tenere memoria dei contatti».

 

Chi rientra fino a martedì, dunque, do­vrà continuare a seguire le regole in vigore, e anche chi ha cominciato la quarantena «da rientro» dovrà portarla a termine. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl ef­fettuano controlli: una chiamata automa­tica chiede ogni giorno a chi è in isolamento se ha registrato sintomi sospetti, e in caso di risposta affermativa interviene un me­dico che mette in atto i protocolli previsti.

 

E per quanto non esista un meccanismo per la trasmissione dei nomi di chi è in iso­lamento alle forze dell’ordine, la violazione dell’obbligo può avere anche conseguenze pesanti. Ma la linea della Regione è che il rispetto delle regole (da quelle sul distan­ziamento, a quelle settoriali che riguar­dano spiagge, attività ricettive, attività eco­nomiche) è da solo sufficiente a garantire un livello di sicurezza accettabile. In Puglia il parametro Rt (il numero di contagi in­nescati da ciascuna persona infetta) della scorsa settimana è pari a 0,62, ed è su questo valore che sono state fatte le valutazioni per la riapertura degli spostamenti tra Regioni: l’avvio della fase-2 finora non ha fatto rie­splodere i contagi.

 

Massimiliano Scagliarini

 

gazzettamezzogiorno

 
 
 

Peschici: Autorizzati gli assembramenti, solo se "benedetti" dal Parroco!

Post n°26291 pubblicato il 30 Maggio 2020 da forddisseche

Peschici: Autorizzati gli assembramenti, solo se "benedetti" dal Parroco!  

  
 

A proposito di assembramenti...

 

Ho letto adesso, su facebook, che il comune ha concesso l'uso della sala polivalente (Auditorium "Paolo Granieri") per la veglia di Pentecoste.

 

Ora, con tutto il dovuto rispetto, non me ne vorranno i fedeli e gli amici parroci e praticanti, non mi spiego come, lo stesso Comune di Peschici, imponga ai bar e similari di chiudere alle 22,00 per evitare assembramenti, peraltro proprio nel primo ponte di giugno,  e , poi, conceda l'uso del teatro per funzioni religiose, ove è molto più facile che gli assembramenti si creino.

 

Ci vuole lucidità , è difficile penetrare e scrutare la mente umana...

 

Domenico Afferrante

 
 
 

Finanziati nuovi progetti del Piano Triennale di Edilizia Scolastica 2018-2020. C’è anche Vieste

Post n°26290 pubblicato il 30 Maggio 2020 da forddisseche

Finanziati nuovi progetti del Piano Triennale di Edilizia Scolastica 2018-2020. C’è anche Vieste  

  
 

“Si allunga l’elenco dei progetti ammessi ricompresi nel Piano Triennale di Edilizia Scolastica 2018-2020 e che accederanno alla ripartizione della Regione Puglia dei finanziamenti ministeriali per interventi di edilizia scolastica. Ad oggi sono 74 gli interventi finanziati per un totale di 133 milioni di euro, destinati alle scuole pugliesi.

 

Lo stanziamento, avvenuto nelle scorse settimane grazie ad un lavoro congiunto con la Ministra Ascani, permette di portare avanti l’importante percorso avviato in Puglia in materia di scuole moderne e sicure.

 

Con il piano regionale triennale di edilizia scolastica 2018/2020, infatti, abbiamo avviato una vera rivoluzione finanziando interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica statale, nonché la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici. Ambienti di apprendimento più sicuri, innovativi e moderni per maggiore qualità anche della didattica è sempre stata la nostra mission.

 

Nonostante il momento emergenziale abbia favorito la didattica a distanza, non dobbiamo dimenticare la ripresa delle attività in presenza, pensiamo ad un nuovo inizio in totale sicurezza per gli studenti e le studentesse della Puglia quando torneranno ad affollare le scuole della nostra regione.”

 

Con queste parole l’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo, ha commentato il finanziamento di altri interventi proposti dagli enti locali sulla base dell’individuazione operate dalla Regione nell’ambito del Piano triennale di Edilizia Scolastica 2018-2020.

 

Si sono concluse, infatti, le verifiche tecniche preliminari all’assegnazione dei finanziamenti ministeriali, condotte con il supporto della Task-Force per l’edilizia Scolastica dell’Agenzia Per la Coesione Territoriale, e quindi nuovi progetti sono pronti a partire. Gli interventi finanziati sono complessivamente 74 su tutto il territorio regionale per un importo complessivo pari a 133.248.892,99 € di cui 10 interventi sono per la provincia di Bari, 6 per quella di Brindi, 21 per quella Foggia, 4 per la provincia di Taranto e 33 per quella di Lecce. Le tipologie di intervento sono differenti: 14 sono finalizzate all’adeguamento alle norme igienico sanitarie, l’efficientamento energetico, l’adeguamento impianto antincendio e altri impianti tecnologici, messa in sicurezza, 2 sono rivolte all’adeguamento normativo, 47 puntano all’adeguamento e miglioramento sismico, 7 interventi prevedono demolizioni e ricostruzioni e 4 progetti sono per le nuove costruzioni.

 

Ecco tutti i Comuni beneficiari: Foggia, Carapelle, Volturino, Muro Leccese, Molfetta, Vieste, Deliceto, Stornara, Ugento, Diso,  Morciano Di Leuca, San Severo, Galatone, Locorotondo, Ruvo Di Puglia, Castelluccio Dei Sauri, Castri Di Lecce, Soleto, Lucera, Collepasso, Cerignola, Triggiano, Bisceglie, Monteparano, Monteroni Di Lecce, Terlizzi, Ordona, Squinzano, Cavallino, Francavilla Fontana, Tuglie, Biccari, Francavilla Fontana, Taurisano, Lecce, Carpino, Mottola, Trepuzzi, San Vito Dei Normanni, Campi Salentina, Zapponeta, Cisternino, San Marco La Catola, Cutrofiano, Parabita, Zollino, Copertino, Nociglia, Aradeo, San Giorgio Ionico, Castellana Grotte, Maglie, Cursi, Porto Cesareo, Fasano, Alberobello, Ruffano, San Pietro In Lama, Nardò, San Donato Di Lecce, San Cesario Di Lecce, San Severo. A cui si aggiungono anche altri interventi nei Comuni di San Severo, Deliceto, Castellana Grotte, Foggia, Torremaggiore, Nardò, Gravina di Puglia e Brindisi per scuole di competenza provinciale.

 
 
 

Abbruciamento residui potatura olivi nel Parco Nazionale del Gargano, il presidente Pazienza chiede alla Regione di rivedere la

Post n°26289 pubblicato il 30 Maggio 2020 da forddisseche

Ab-bruciamento residui potatura olivi nel Parco Nazionale del Gargano, il presidente Pazienza chiede alla Regione di rivedere la norma  

  
 

I consiglieri regionali di area garganica, incontrati in via telematica, hanno mostrato grande disponibilità.

 

 L’abbruciamento dei residui vegetali derivanti da lavorazioni agricole, e in particolare dalla potatura degli olivi, rappresenta una forte criticità che interessa una buona quota di operatori agricoli che opera nell’area del Parco Nazionale del Gargano. Il divieto di bruciatura imposto dalla vigente normativa regionale nelle Aree Naturali protette e nei Siti Natura 2000, ha causato il ricorso ad alcune pratiche agronomiche che stanno incremento dei danni alle colture e alle produzioni a causa di patogeni e fitofagi (non contrastabili in altro modo se non con l’abbruciamento delle ramaglie), che rendono sempre più evidenti i fenomeni di disseccamento delle chiome degli ulivi.

 

Com’è noto, l’olivicoltura è una delle più importanti attività agricole nel Gargano (sia per estensione coltivata che per numero di addetti) che assicura un fattore di redditività per gli operatori del settore e che rappresenta un rilevane basamento paesaggistico-culturale dell’intero territorio garganico. Per assicurare la sopravvivenza di questo importante patrimonio, il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza ha chiesto alla Regione Puglia di procedere alla rivisitazione della norma regionale, assicurando al contempo forti azioni di tutela e sorveglianza. Lo ha fatto con una lettera inviata al Presidente Emiliano e con un proficuo confronto telematico con i consiglieri regionali dell’area garganica (Paolo Campo, Napoleone Cera, Giandiego Gatta e l’assessore Raffaele Piemontese) che hanno espresso grande disponibilità, subordinata alla verifica della fattibilità tecnica e al dovuto approfondimento da parte degli uffici e della tecnostruttura dell’assessorato competente.

 

Sono molto soddisfatto dell’esito dell’incontro con i consiglieri -dichiara il presidente Pasquale Pazienza - e della disponibilità mostrata (anche dal Presidente Emiliano, raggiunto telefonicamente) verso una criticità che esiste da tempo e per la quale sarebbe opportuno trovare quanto prima una soluzione. Dare l’opportunità agli agricoltori di bruciare le ramaglie in tutta sicurezza nei mesi non interessati dalla problematica degli incendi boschivi e in base a quanto la stessa legge prevede per i territori non ricadenti in aree protette, consentirebbe tra l’altro di bandire l’utilizzo di prodotti chimici che vengono inutilmente usati finendo nei terreni della nostra area protetta e nei prodotti”.

 

Che la bruciatura dei residui di potatura rappresenti l’unico vero metodo di lotta agronomica effettivamente valido per contrastare il fenomeno, lo dimostra anche un documento redatto dagli esperti ricercatori e tecnici del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente dell’Università di Foggia e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Foggia, a cui va il ringraziamento del Presidente Pazienza per la proficua collaborazione.

 
 
 

Il Turismo prova a rimettersi in moto. “Necessarie le presenze dall’estero”

Post n°26288 pubblicato il 30 Maggio 2020 da forddisseche

Il Turismo prova a rimettersi in moto. “Necessarie le presenze dall’estero”

Il turismo pugliese è ancora fermo. L’incertezza sugli spostamenti dall’estero e tra regioni condanna il settore a una fase di stallo. A ravvi­sarlo sono le associazioni di catego­ria, che rimangono costantemente in contatto con gli addetti ai lavori per raccogliere dati e umori. «Siamo in un limbo», afferma Francesco Caizzi, presidente regionale di Federalberghi, che per il 2020 stima 10 milioni di presenze in meno rispetto al 2018 e una perdita di 300 milioni di fatturato nel settore ricettivo.

«Oggi, gran parte delle strutture alberghiere sono chiuse per man­canza di clienti, mentre quelle aper­te lavorano con i clienti business, cioè chi arriva per lavoro - prosegue Caizzi - Nel settore alberghiero, non ci sono prenotazioni ma richieste di informazioni.

Tutti quanti stanno aspettando l’evolversi della situazio­ne sanitaria». In generale, però, Ma­rina Lalli, presidente nazionale desi­gnata di Federturismo, ravvisa una timida ripresa: «Le prenotazioni per l’estate iniziano ad arrivare, soprat­tutto nelle strutture che il cliente già conosce, ma siamo ben lontani da quello a cui eravamo abituati.

La previsione è abbastanza drammati­ca, perché le prenotazioni raccolte tra gennaio e febbraio lasciavano presagire una stagione fantastica, e invece c’è stata questa battuta d’ar­resto». Che ha costretto gli operato­ri a rivedere i propri piani e a fare i conti con i cambiamenti che investono il settore di giorno in giorno.

Tra questi, c’è la mancanza, alme­no per ora, di turisti stranieri. Ma guai a rassegnarsi a un turismo inter­no: «Un mercato del genere non può esistere. Abbiamo goduto sino a ora di una crescita a doppia cifra del mercato internazionale», fa notare Caizzi. Tra le aree della Puglia che ri­sentiranno maggiormente della cri­si, ci saranno infatti quelle che bene­ficiano dei voli low cost, secondo il presidente regionale di Federalberghi.

«Vogliamo date certe sulla ripre­sa dei voli nazionali e internaziona­li», è la richiesta di Massimo Salomo­ne, coordinatore del gruppo tecnico Turismo di Confindustria Puglia, che fa notare come qualcosa negli ul­timi giorni si stia muovendo. «Ho vi­sto che a Bari è attivo il volo da Sofia. Dobbiamo capire anche quando si ri­prenderà all’aeroporto di Brindisi e con quali voli.

Dal 3 giugno riparti­ranno i traghetti dall’Albania, e spe­ro che lo facciano presto anche quel­ li per la Grecia. Ma molto dipende dal Governo nazionale, che deve stringere accordi tra Stati». E pesa anche l’incertezza sull’apertura dei confini tra le regioni, che favorireb­be gli arrivi dal Nord Italia.

A cambiare non è soltanto la pro­venienza dei clienti. Ma anche le strutture nelle quali preferiscono soggiornale. «Gli alberghi sono più penalizzati in questo scenario. La ca­sa indipendente è probabilmente più rassicurante per chi prenota, mentre l’albergo costringe ad avere qualche regola e qualche controllo in più», spiega Francesco De Carlo, presidente regionale di Assohotel e Assoturismo.

«Si riscontra una ri­chiesta di seconde case con piscina, che va bene in Puglia e c’è in tutta Italia - racconta Caizzi - ma è per una fascia medio alta, non tutti pos­sono permetterselo. Le vacanze so­no per tutti».

Ma a essere danneggiato dal lockdown non è soltanto il comparto al­berghiero. Si va dai trasporti a tour operator e agenzie ’di viaggi, dai termalisti ai lidi, dalle fiere di settore agli eventi. «Stiamo dialogando con la Regione per consentire agli orga­nizzatori di eventi del Mice (meetings, incentives, congressi ed even­ti) di poter ripartire rispettando le prescrizioni sottolinea Massimo Salomone perché gli eventi in presenza portano le persone a visitare la regione e poi a ritornarci con le loro fa­miglie.

E una componente importan­te della filiera del turismo». In quest’ultima spesso non si includono i lavoratori impegnati nella manuten­zione ordinaria e straordinaria delle strutture, come elettricisti, fabbri, lavoratori edili, giardinieri. Il soste­gno della Regione Puglia per l’intero comparto è stato comunque apprez­zato dalle associazioni di categoria: «La Regione ha provato ad avere un atteggiamento virtuoso e a venire in­contro agli operatori - conclude Ma­rina Lalli - ma deve fare i conti con quello che decide il Governo».

Gennaro Totorizzo

repubblicabari

 
 
 

Vieste/ Per quello che và o non và nel tuo quartiere: rappresentatidiquartiere@comune.vieste.fg.it l’indirizzo per le tue segna

Post n°26287 pubblicato il 30 Maggio 2020 da forddisseche

Vieste/ Per quello che và o non và nel tuo quartiere: rappresentatidiquartiere@comune.vieste.fg.it l’indirizzo per le tue segnalazioni  

 

 

 

Attivata una casella di posta elettronica dedicata ai RAPPRESENTATI DI QUARTIERE rappresentatidiquartiere@comune.vieste.fg.it che va ad aggiungersi al canale sul sito del comune di Vieste per le segnalazioni inviabili via mail all’ufficio Protocollo.

 

Il Rappresentanti di Quartiere è finalizzato ad accogliere le varie istanze che perverranno ai quartieri cittadini tramite i loro rappresentanti. Questa la felice intuizione del consigliere Matteo Petrone. Un modo per avvicinare il "Palazzo" ai cittadini e renderli più partecipi della vita politico-amministrativa per il bene comune.

 

Di seguito i rappresentati

 
  • Sig. CAPITA Erasmo Rappresentante del Quartiere CENTRO STORICO;
  • Sig.ra PELLEGRINO Angela Rappresentante del Quartiere BORGO OTTOCENTESCO/PORTO;
  • Sig. DEL GIUDICE Pasquale Rappresentante del Quartiere CENTRO;
  • Sig.ra RANIERI Giuseppina Rappresentante del Quartiere C1SUD/VIA MARCONI;
  • Sig. DIMAURO Matteo Rappresentante del Quartiere CON IRADA PETTO/MADONNA DEL CARMINE;
  • Sig. CARIGLIA Rosaria Rappresentante del Quartiere 167/FONTANA VECCHIA/CHIESOLA;
  • Sig. RATTI Antonio Rappresentante dell AMBITO EXTRAURBANO SUD;
 

Sig.ra PETRONE Vittoria Rappresentante dell' AMBITO EXTRAURBANO NORD.

 
 
 

Gino Lisa/ Lavori prolungamento pista fermi dal 23 marzo e non riprenderanno presto

Post n°26286 pubblicato il 30 Maggio 2020 da forddisseche

Gino Lisa/ Lavori prolungamento pista fermi dal 23 marzo e non riprenderanno presto

Il Coronavirus si è portato via pure i lavori di prolungamento e riqualificazione della pista del Gi­no Lisa. È ancora tutto fermo, dal 23 marzo. E del prolungamento non c’è traccia sul lato Nord della pista, dove conti­nua a correre via Castelluccio, la strada destinata a essere cancellata (sul primo tratto) dalle ruspe.

Ci sono ancora aree da bonificare dalle bombe della Se­conda guerra mondiale di cui il sottosuolo del “Lisa” è pieno, in­tervento che durante l’emergenza è stato rinviato. Così ora i tempi sembrano essersi maledettamen­te allungati. Sembra una tela di Penelope. Nuove nu­vole dunque all’orizzonte del Gino Lisa?

 
 
 

Turismo/ Attenzione dal 1° luglio (anziché dall'l gennaio 2021) è obbligo indicare e pubblicare il Codice Identificativo di Str

Post n°26285 pubblicato il 29 Maggio 2020 da forddisseche

Turismo/ Attenzione dal 1° luglio (anziché dall'l gennaio 2021) è obbligo indicare e pubblicare il Codice Identificativo di Struttura (CIS)  

  
 

La Giunta Regionale, nella seduta del 26 maggio 2020, ha stabilito, con apposita deliberazione, in corso di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, che l'obbligo di indicare e di pubblicare il Codice Identificativo di Struttura (CIS) per le strutture ricettive non alberghiere, per ogni singola unità immobiliare pubblicizzata con scritti o stampati o supporti digitali e con qualsiasi altro mezzo all'uopo utilizzato, decorre dall'l luglio 2020 anziché dall'l gennaio 2021.

 

Quest'ultimo termine era stato fissato con la Deliberazione della Giunta Regionale n. 343 del 10 marzo 2020.

 

Si ricorda che nella sezione COME FARE PER del DMS sono presenti informazioni dettagliate sul CIS e che il supporto tecnico (800.174.555) è preparato per affiancare anche gli operatori privati.

 
 
 

Bari-Parigi, dal 13 giugno. Torna il volo Air France-Klm

Post n°26284 pubblicato il 29 Maggio 2020 da forddisseche

Bari-Parigi, dal 13 giugno. Torna il volo Air France-Klm  

  
 

 

 

A partire dal 13 giugno Air France riprenderà gradualmente i collegamenti dall’aeroporto di Bari e, entro la fine del mese di giugno, opererà 3 voli settimanali per Parigi CDG.

 

“La ripresa dell’operativo su Parigi CDG assume un significato straordinario che va ben al di là della semplice rinnovata disponibilità di collegamenti. È il segno di un ritorno, in modo graduale e mirato, alla normalità, che induce a guardare con cauto ottimismo e rinnovata progettualità al futuro. Infrastruttura e vettore, Aeroporti di Puglia e Air France, hanno adottato tutte le precauzioni e i protocolli raccomandati a livello nazionale e internazionale necessari a garantire la massima sicurezza di ogni persona coinvolta in tutte le fasi dell’intera esperienza di viaggio. Va rimarcato in proposito che la tracciabilità di ciascuno di noi, nei diversi momenti in cui si articola il viaggio aereo nel suo complesso, rappresenta un indiscusso punto di forza che contribuisce a tutelare la salute e la sicurezza delle persone. Torniamo, pertanto, a volare con senso di confidenza e nella massima sicurezza facendo ciascuno di noi la propria parte con senso di responsabilità e rispetto delle regole e procedure a beneficio di tutti” dichiara Tiziano Onesti, Presidente di Aeroporti di Puglia.

 

Ritornare a volare nel Bel Paese è per noi motivo di grande orgoglio e conferma l’importanza del mercato italiano per il Gruppo Air France-KLM. Nelle ultime settimane abbiamo messo in campo tutte le misure necessarie per volare in sicurezza e siamo ora pronti a ripartire, già dal mese di giugno e in vista dell’imminente stagione turistica, con più del 15% dei nostri voli da e per l’Italia” dichiara Stefan Vanovermeir, Direttore Generale Air France-KLM East Mediterranean.

 

Voli da Bari

 

Per Parigi Charles de Gaulle, a partire dal 13 giugno:

 
  • 1 volo la seconda settimana di giugno
  • 3 voli la terza settimana di giugno
  • 3 voli la quarta settimana di giugno
 

La rete europea è studiata in modo tale che il maggior numero possibile di voli si colleghi alla rete intercontinentale del Gruppo Air France-KLM.

 

 

 

Misure sanitarie adottate:

 

Mascherina obbligatoria e distanziamento sociale a bordo, igienizzazione dei sedili e di tutte le superfici all’interno dell’aeromobile, ricambio dell’aria ogni 3 minuti tramite sistema di filtraggio dell’aria costituito da filtri anti particolato HEPA, identici a quelli utilizzati nelle sale operatorie, in grado di rimuovere più del 99% dei contaminanti virali e batterici.

 

Consulta tutte le misure sanitarie adottate da Air France: https://www.airfrance.it/IT/it/local/page_flottante/information/coronavirus.htm

 

 

 

Principali novità per i possessori di tessere Flying Blue:

 
  • Per tutti i soci Flying Blue lo status Elite sarà mantenuto fino a febbraio 2021
  • Per i soci Explorer la scadenza delle Miglia è posticipata al 31 dicembre 2020. Per i soci Elite le Miglia non scadono mai.  Novità e  dettagli su https://www.flyingblue.com/en/news/coronavirus-updates
 

Contatti Air France:

 

Sito www.airfrance.it; Facebook https://www.facebook.com/airfrance; Twitter https://twitter.com/AirFranceIT ;  Call center 02-38591272

 
 
 
 
 

Peschici/ Viaggio solidale con la Compagnia Libera Adriatica. “Medici e infermieri si parte destinazione le Isole Tremiti

Post n°26282 pubblicato il 28 Maggio 2020 da forddisseche

Peschici/ Viaggio solidale con la Compagnia Libera Adriatica. “Medici e infermieri si parte destinazione le Isole Tremiti  

  
 

Pur se ormai attutita l’emergenza sanitaria per il contagio e le morti per Covid-19 e in parte anche at­tenuata l’eco mediatica intor­no a questi eroi, la Navi­gazione libera Adriatica di Peschici, azienda che da oltre trent’anni si occupa di tra­sporti passeggeri marittimi, non si è dimenticata degli operatori che erano in prima linea e che per settimane sono stati messi allo stremo dal gravoso lavoro sostenuto nel­le regioni del Nord più col­pite.

 

«Abbiamo maturato sin da subito la consapevolezza dello sforzo che si stava compiendo e volevamo anche noi dimo­strare stima e riconoscimento per i medici, gli infermieri, i tecnici, gli oss (operatori so­cio sanitari, ndr), i volontari che accettavano l’invito ad andare a combattere contro il nemico invisibile che conti­nuava a mietere vittime e a far ammalare.

 

Pertanto riba­diamo la nostra volontà - di­chiara Leo Angelicchio - di ospitare gratuitamente a bor­do dei nostri traghetti da e per le Tremiti, il personale sa­nitario con le rispettive fa­miglie, non solo pugliese ma di tutta Italia, che dimostri con un certificato di essere stato impegnato in questa bat­taglia. Inoltre saranno ospiti a pranzo o cena, a nostre spese, nei ristoranti delll’arcipelago. L’unica prescrizio­ne che avranno - aggiunge - è che potranno usufruire di que­sto omaggio a loro riservato nei periodi di bassa stagio­ne».

 

Una richiesta del tutto com­prensibile e che nulla toglie al valore del gesto e dell’ini­ziativa che ha insito un altro grande potenziale, quello di promuovere il territorio, la bellezza di località turistiche come Peschici e l’affascinante selvaggio Arcipelago delle diomedee con San Nicola, San Domino e Capraia.

 

La Navigazione libera Adriatica, società di naviga­zione del Gruppo armatori Gargano, effettua collegamen­ti giornalieri dai porti di Pe­schici, Vieste, Rodi Garganico, Capojale e Termoli da e verso le Tremiti e fornisce servizi bus navetta che ac­compagna i turisti ai porti di imbarco nonché un coordi­namento per le escursioni del­le isole e la visita delle grotte marine.

 

 

 

A.M.V.

 
 
 

Peschici - Lettera aperta del Sindaco per richiedere l'apertura delle scuole nel mese di Ottobre -

Post n°26280 pubblicato il 28 Maggio 2020 da forddisseche

Peschici - Lettera aperta del Sindaco per richiedere l'apertura delle scuole nel mese di Ottobre - "Vantaggi per gli studenti e per il Settore del Turismo"  

  
 

COMUNE DI PESCHICI

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

PEC: presidente@pec.governo.ìt

Al Ministro dell°lstruzione

PEC: urp@postacert.istruzione.1t

Alla°Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia

PEC: dmu@postacert.istruzione.tt

All'Ambito Territoriale di Foggia

PEC: uspfg@postacert.istruzioneit

Al Presidente della Regione Puglia

PEC: presidente.regione@pec.1¬upar.puglia.it

All°Assessore Diritto allo Studio, Scuola Regione Puglia

PEC: sebastiano.1eo@regione.puglia.it

Alla°Associazione Nazionale dei Comuni Italiani - ANCI

PEC: anci@pec.anci

AIPANCI PUGLIA

PEC: segretria@pec.anci.pugliait

Al Dirigente Istituto Omni comprensivo "G. Libetta

PEC: fgic8330Qb@,pee.istruzione.it

 

 

LETTERA APERTA

 

OGGETTO: Avvio anno scolastico 2020/2021 nel mese dì ottobre.

 

Vantaggi per gli studenti e per il Settore del Turismo. Richiesta

 
 

Com’è noto la situazione emergenziale che ha investito la vita dei singoli e i diversi settori della società ci induce a riconsiderare l’organizzazione dell'avvio del nuovo anno scolastico 2020/2021.

 

La necessità di riorganizzare le modalità operative delle scuole, imposta dal mutato contesto, ha infatti creato l’esigenza di ridefinire gli interessi degli studenti e famiglie con la ripartenza economica dell’Italia ed in particolare del Settore Turismo.

 

La cosa più importante, in questo momento è ponderare le priorità del Paese Italia: solo così si potranno ricucire gli strappi causati dall’emergenza.

 

Negli anni passati c’è stato ciclicamente il tentativo di riportare la data dell'inizio anno scolastico al primo ottobre. Ma non si è mai tornati indietro. In questo nuovo contesto si può fare? Si potrebbe contestualmente proporre un prolungamento della stagione estiva?

 

L’idea dello slittamento nazionale del calendario scolastico dalle Alpi alla Sicilia porterebbe ad una seria destagionalizzazione dei flussi turistici. Prolungare la stagione aumenterebbe il periodo lavorativo ed il turismo delle famiglie aiuterebbe il Settore del Turismo.

 

Tanto premesso si rilancia uno slogan coniato qualche tempo fa e che condivido: più istruzione, più turismo. Più istruzione perché sebbene il calendario scolastico da approntare preveda lo stesso numero di giorni attuali, eviteremmo ai ragazzi, ai docenti e a tutto il personale le lezioni a settembre, quando al Sud fa ancora molto caldo. Più turismo perché molti stabilimenti balneari e tutto l’indotto del settore potrebbe godere di almeno altre due settimane utili, a maggior ragione se la Puglia sul tema diventa la Regione apripista anche per il Nord.

 

Peschici, 27 maggio 2020                                                      Francesco Tavaglione

 

                                                                                                    Sindaco di Peschici

 
 
 
 
 

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