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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 28/07/2019

FESTAMBIENTE SUD APPRODA A VIESTE

Post n°24058 pubblicato il 28 Luglio 2019 da forddisseche

FESTAMBIENTE SUD APPRODA A VIESTE 

 
FESTAMBIENTE SUD APPRODA A VIESTE
 
 

Dopo le quattro giornate a Monte Sant’Angelo, lunedì 29 luglio FestambienteSud si trasferisce a Vieste fino al 4 agosto, per sette giorni ricchi di eventi.

 

Si comincia con Luca Pugliese, artista e performer campano, che apre alle ore 19 con un concerto acustico one man show, a ingresso libero, sugli scogli della Ripa, una discesa a mare del centro storico della cittadina Garganica. Un luogo suggestivo per salutare nel migliore dei modi l’inizio della programmazione a Vieste.

 

In serata, ore 21, nella piazzetta sul mare di Marina Piccola, dopo un colloquio di benvenuto tra il Presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani e il sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e l’inaugurazione della installazione urbana dello stesso poliedrico artista Luca Pugliese intitolata “ Siamo noi, siamo in tanti”, è la volta del concerto del sestetto di Daniele Sepe, composto da Tommy De Paola alle tastiere, Davide Costagliela al basso, Robertinho Bastos alle percussioni, Franco Giacoia alla chitarra, Lavinia Mancusi alla voce, accompagnati per l’occasione da Hamid Drake alla batteria. The cat with the hat il titolo del concerto, come l’ultimo disco che è un omaggio al sassofonista argentino Gato Barbieri, che, oltre a proporre alcuni brani del Gato, propone brani originali o tradizionali in linea con lo stile graffiante della produzione di Barbieri, sempre in bilico tra jazz e musica popolare.

 

Al termine dalla serata FestambienteSud vi da appuntamento anche per un official after party ospitato presso il locale Boma liquid bar.

 

PROGRAMMA 29/o7 VIESTE

 

ore 19 / tramonto alla ripa

 

LUCA PUGLIESE

 

partecipazione gratuita ma a numero limitato, necessaria la prenotazione tel. 379 117 5345

 

ore 21 / marina piccola

 

breve confronto tra il presidente nazionale di Legambiente

 

STEFANO CIAFANI e il sindaco di Vieste GIUSEPPE NOBILETTI.

 

segue accensione dell’istallazione

 

SIAMO NOI, SIAMO IN TANTI di LUCA PUGLIESE

 

segue concerto

 

DANIELE SEPE feat. Hamid Drake

 

in THE CAT WITH THE HAT

 

ingresso libero

 

segue official after party presso BOMA LIQUID BAR 2.0

 

La programmazione di FestambienteSud a Vieste prosegue il 30 luglio con un concerto al tramonto con Vince Abbracciante e Grace Falcone e una serata con il Francesco Bearzatti tinissima 4th, che abbiamo richiamato per il suo spettacolo dedicato ala storia di Malcom X.

 

Il 31 sarà maratona musicale: si comincia all’alba con Pasta Nera Jazz Project, poi alle 12 in foresta Umbra con l’arpa di Giuliana De Donno, al tramonto a Vieste con il bandoneon di Daniele di Bonaventura e poi la serata speciale di chiusura in marina piccola con una videoperformace di Felice Limosani e il concerto di Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura in trio con il violoncellista brasiliano Jacques Morelembaum.

 

Dall’1 al 4 agosto le quattro serata già annunciate del progetto speciale per Vieste, FestambienteSud Vieste Live, con Murubutu, 1 agosto, Goran Bregovic (2 agosto), Alborosie (3 Agosto), e Alessandro Quarta in duo con il pianista Giuseppe Magagnino.

 

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito con l’eccezione Bregovic, Alborosie. I ticket su www.vivaticket.it, ai punti vendita ufficiali e al botteghino del festival - info 379 117 5345

 
 
 

28 luglio: domenica di teatro nel Castello di Monte Sant’Angelo per la quarta giornata di FestambienteSud

Post n°24057 pubblicato il 28 Luglio 2019 da forddisseche

28 luglio: domenica di teatro nel Castello di Monte Sant’Angelo per la quarta giornata di FestambienteSud 

 
28 luglio: domenica di teatro nel Castello di Monte Sant’Angelo per la quarta giornata di FestambienteSud
 
 

Anteprima del Teatro Civile Festival, a partire dalle 20, la presentazione del laboratorio autunnale della Green Cave di FestambienteSud e due spettacoli di teatro storico: “Ballata per i Normanni” e “Harem, le donne di Federico”

 

 

 

La quarta giornata di FestambienteSud a Monte Sant'Angelo è dedicata al teatro, come anteprima di Teatro Civile Festival, che tornerà nella sua XI edizione a dicembre prossimo. La serata, dopo la presentazione, con Pierluigi Bevilacqua, del laboratorio teatrale che partirà a settembre nella Green Cave, ispirato al racconto Monte Sant’Angelo di Arthur Miller, è dedicata al teatro storico. Due gli spettacoli. Il primo con la compagnia Bottega degli Apocrifi che, in coproduzione con FestambienteSud, presenta “Ballata per i Normanni”, scritta da Stefania Marrone, diretta da Cosimo Severo e interpretata da Giuseppe Ciciriello e Fabio Trimigno. Il secondo con “Harem, le donne di Federico” di Carla De Girolamo, autrice dei testi e della regia, che è in scena con Anna Laura d’Ecclesia e Arianna Gambaccini.

 

La storia è ricca di viaggiatori e migranti. Soprattutto la storia italiana, che spesso viene narrata come un avvicendarsi di dominazioni straniere. Quelle “dominazioni” altro non erano che esperienze di migrazione. Il Sud ne ha conosciute tante, tra queste ne abbiamo scelte due: quella dei Normanni, che una certa tradizione storiografica li fa pellegrini al Santuario di San Michele nel momento in cui, a loro modo, “trovano lavoro” al Sud; quella degli Svevi, che intrecciarono le loro esistenze con il Mezzogiorno e con la Puglia in particolare. Entrambi questi popoli hanno a che fare con la storia del Castello di Monte Sant’Angelo.

 

Programma della giornata

 

ore 20 / presentazione

 

ARTHUR E JIM A MONTE PER UN GIORNO

 

una proposta di laboratorio teatrale a cura di Pierluigi Bevilacqua

 

ore 20.30 / spettacolo teatrale

 

BALLATA PER I NORMANNI

 

di Bottega degli Apocrifi

 

testi di Stefania Marrone

 

regia di Cosimo Severo

 

interpretato da Giuseppe Ciciriello e Fabio Trimigno

 

ore 21.30 / spettacolo teatrale

 

HAREM, LE DONNE DI FEDERICO

 

di Carla De Girolamo

 

con Anna Laura d’Ecclesia, Arianna Gambaccini, Carla de Girolamo

 

Note artistiche

 

Ballata per i Normanni

 

una coproduzione Bottega degli Apocrifi e FestambienteSud

 

di Stefania Marrone

 

con Giuseppe Ciciriello

 

musiche originali eseguite in scena dall’autore Fabio Trimigno (violino) e da Giovanni Salvemini (chitarra)

 

regia Cosimo Severo

 

 

 

Richiede animo narrare ciò che la stirpe normanna ha compiuto, comincia così il poema “Res gesta normannorum” di Guglielmo Appulo.

 

Richiede animo narrare ciò che la stirpe normanna ha compiuto, perché la realtà supera sempre la fantasia. Perché a raccontare che, davanti alla grotta dell’Arcangelo Michele, un gruppo di pellegrini giunti a farsi lavare i peccati, mentre pregava aspettando il suo turno per entrare, ha fatto un accordo per l’invasione della Puglia … qualcuno potrebbe faticare a crederci.

 

Questa è la storia di un uomo che vuole libertà per suo figlio. “Per i figli combattono i padri” dice Melo da Bari ai pellegrini Normanni davanti alla grotta dell’Angelo.

 

Questa è la storia di un figlio chiamato a continuare la guerra di suo padre. “La guerra dei padri per la pace dei figli, perché combattano in nome dei padri dopo”.

 

Una ballata di guerra per uomini che sognano la pace.

 

Harem, le donne di Federico

 

Testo e regia di Carla De Girolamo. Adattamento scenico Carla De Girolamo e Arianna Gambaccini.

 

Con Anna Laura d’Ecclesia, Arianna Gambaccini, Carla De Girolamo.

 

In scena domenica 28 luglio nel Castello di Monte Sant’Angelo, a FestambienteSud

 

 

 

Sinossi

 

Castello di Monte Sant’Angelo, 1250 d.C.

 

Sul far del giorno, il palazzo è in subbuglio: Federico ha annunciato la sua visita a Bianca Lancia, amante dello Stupor Mundi, il quale le ha donato il feudo dove vive, quasi prigioniera per la gelosia di lui, con Violante, figlia quattordicenne della coppia, e la balia di quest’ultima.

 

Le visite di Federico sul Gargano sono frequenti, ma oggi la congiuntura è particolarmente nefasta, due gravi problemi affliggono il piccolo harem: un gioiello, prezioso come nessuno, è introvabile ed una figlia si ribella al padre/padrone.

 

Il gioiello.

 

Non si tratta solo del valore economico, c’è molto di più in ballo. Quella che manca è la collana appartenuta a Costanza d’Altavilla, madre di Federico II, il quale l’ha donata a Bianca come pegno d’amore e pretende di vederla indossata dall’amante ad ogni incontro.

 

E Federico, si sa, è geloso e spietato.

 

Violante.

 

Quello della ribellione della figlia al padre, non è il frutto del solito conflitto generazionale, ma molto di più. E’ un suddito che non si piega al volere del re. E’ una giovane donna che alza il capo e reclama autodeterminazione davanti all’Imperatore del Sacro Romano Impero, all’uomo che ha messo a ferro e fuoco il mondo per la sua sete di potere.

 

E Federico, si sa, è iroso e spietato.

 

Bianca e Violante sono davvero nei guai, ma la balia, che le ama come una madre, è determinata a trovare una soluzione, o meglio, la soluzione definitiva a tutti i loro problemi.

 

Dunque deve escogitare un piano che ponga al sicuro le sue protette e che garantisca loro un futuro più roseo delle altre. Di tutte le altre donne dell’Harem di Federico.

 

Note di regia:

 

Federico II fu uomo intelligentissimo e curioso con una molteplicità di passioni che sarebbe impossibile raccontare esaustivamente in un solo spettacolo. Si è scelto di raccontarlo attraverso le voci di tre donne diverse, tre personaggi paradigmatici:

 

- l’amante (aristocratica, sofferente e nonostante tutto innamorata);

 

- la figlia adolescente (ribelle e cresciuta nel mito di un padre lontano);

 

- la popolana (balia estrosa ed infaticabile che unisce con ilarità e concretezza due mondi lontani, quello dei ricchi e quello del poveri; quello degli attori e quello del pubblico).

 

La figura mitica di Federico è tale da poter essere solo evocata in una specie di “Aspettando Godot” che è, però, anche un giallo con ambientazioni gotiche. Solida base storica condita da divagazioni romanzate.

 

Un doveroso e sentito ringraziamento va, infine, al gruppo Ferrovie del Gargano che ha scelto di sostenermi con forza. Mi sono rivolta a loro perché ho chiaro un parallelismo in testa: l'idea è che come Federico, motore di insperato progresso ed innovazione, ha unito e sviluppato con la sua presenza appassionata il territorio pugliese percorrendolo instancabilmente dal Gargano alla Capitanata, da Castel del Monte fino al Salento, così il gruppo Ferrovie del Gargano oggi unisce il nostro territorio ridestandolo e stimolandolo anche attraverso le sue numerose iniziative culturali e turistiche.

 

www.festambientesud.it

 
 
 

Festival Internazionale di Musica "Cristalda e Pizzomunno": questa sera a Vieste Katia Ricciarelli in concerto

Post n°24056 pubblicato il 28 Luglio 2019 da forddisseche

Festival Internazionale di Musica "Cristalda e Pizzomunno": questa sera a Vieste Katia Ricciarelli in concerto 

 
Festival Internazionale di Musica "Cristalda e Pizzomunno": questa sera a Vieste Katia Ricciarelli in concerto
 
 

Katia Ricciarelli questa sera alle ore 21, presso l'anfiteatro Carlo Nobile di Vieste, chiuderà  il primo festival internazionale di musica "Cristalda e Pizzomunno". Un evento fortemente voluto dal Comune di Vieste e patrocinato e finanziato dall'assessorato alla cultura di Vieste, in collaborazione con l'associazione "Nuova Diapason" del M°M. Candelma, e l'associazione "d'accordo" del M°Valeria Marsheva, che sotto la direzione artistica del M° Antonello d'Onofrio ha visto alternarsi artisti di fama internazionale provenienti da Spagna, Polonia, Russia e Italia. Il festival ha ospitato nomi importanti del panorama musicale come la pianista spagnola Maria Dolores Sanchez e la nota ballerina di flamenco Marta Galvez, il Duo Chopin di Cracovia, oltre al pianista viestano Antonello d'Onofrio e la flautista moscovita Valeria Marsheva.

 

I concerti hanno suscitando una grande partecipazione da parte del pubblico che ha manifestato  entusiasmo e calore.  Il concerto finale vedrà ospite l'intramontabile soprano Katia Ricciarelli, una stella del patrimonio musicale e artistico italiano, un'artista che ha calcato con enorme successo i teatri più importanti del mondo e che ha collaborato con musicisti del calibro di R. Muti, C. Abbado, P. Domingo, J. Carreras. Sarà accompagnata al pianoforte dal talentuoso pianista siciliano M° G. Gullotta, e in questa occasione speciale le verrà consegnato dal sindaco Giuseppe Nobiletti il premio "Cristalda e Pizzomunno" per i 50 anni di carriera, appositamente realizzato per lei dall'artigiano viestano Raffaele Gentile. 

"É stato un festival emozionante - ha spiegato il direttore artistico Antonello d'Onofrio -  reso ancor più bello dal calore manifestato dal pubblico e dall'emozione nei volti degli artisti stessi, entusiasti di poter condividere la loro parte con la città di Vieste, e poterne ammirare la straordinaria bellezza. Sono grato a chi, con il proprio lavoro o aiuto ha permesso tutto ciò, e spero di poter portare questo festival  a livello nazionale ed internazionale come il Ravello Festival, o il Morellino Classica Festival, perché Vieste e i viestani lo meritano".

 
 
 

La Guardia Costiera di Vieste incontra i bambini. Del “anch’io sono della protezione civile 2019”

Post n°24055 pubblicato il 28 Luglio 2019 da forddisseche

La Guardia Costiera di Vieste incontra i bambini. Del “anch’io sono della protezione civile 2019”

Nella giornata odierna i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vieste, hanno incontrato i bambini del campo scuola “anch’io sono la protezione civile 2019”, progetto finanziato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile il cui obiettivo è il raggiungimento di una diffusione sempre più ampia e approfondita della cultura civica, sicurezza del territorio e dei centri abitati, nonché proselitismo nell’ambito del volontariato di protezione civile. Durante la permanenza, i piccoli ospiti hanno potuto conoscere la Sala Operativa, centro nevralgico per organizzazione e coordinamento delle emergenze in mare e sul territorio e la dipendente motovedetta SAR CP880, impiegata anche in condizioni del mare proibitive, per intervenire a garanzia della salvaguardia della vita umana in mare e della sicurezza della navigazione. Ai “futuri” volontari sono state spiegate le funzioni del Guardia Costiera italiana contestualizzate al territorio garganico ponendo l’accento sull’impegno durante le operazioni di #maresicuro e nel promuovere e mettere in atto il progetto #plasticfreeGC realizzato dalla Guardia Costiera e dal Ministero dell’Ambiente volto ad educare i cittadini sui comportamenti corretti a tutela del mare.

 
 
 

Manfredonia/ Da domani scatta il fermo biologico. Sino a fine agosto vietato soltanto l’utilizzo delle reti a strascico.

Post n°24054 pubblicato il 28 Luglio 2019 da forddisseche

Manfredonia/ Da domani scatta il fermo biologico. Sino a fine agosto vietato soltanto l’utilizzo delle reti a strascico. Ordinanza della Capitaneria specifica i giorni di stop in base alla stazza dei pescherecci.

 

 

 

 

Scatterà domani l’ormai annuale fermo pesca della flotta peschereccia di Man­fredonia, ovverosia, come recita il decreto ministeriale 173 del 30 -aprile scorso «l’arresto tempora­neo dell’attività di pesca delle unità autorizzate all’esercizio dell’at­tività di pesca con il sistema a strascico anno 2019». Per un mese, fino al 27 agosto prossimo, dovran­no osservare l’interruzione tem­poranea obbligatoria dell’attività di pesca i pescherecci iscritti nei compartimenti marittimi di Man­fredonia e di Bari, autorizzati all’esercizio della pesca col siste­ma a strascico comprendenti quindi: reti a strascico a diver­genti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti. La pesca cosiddetta a strascico consiste nel trainare attivamente da una o due barche, la rete da pesca a forma di sacco, sul fondo del mare. Un sistema che per quel modo di strisciare sui fondali ma­rini rastrellando tutto quel che incontra, è ritenuto di notevole impatto sull’ambiente marino. L’interruzione temporanea della pesca con quel sistema tecnico, è stata introdotta proprio per con­sentire una sosta nello sforzo di pesca cui è sottoposto il mare e dunque la sua fauna. Con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona nel 2009 il settore della pesca è di­ventato un'area di competenza esclusiva dell'Unione europea ambientale della pesca che ha intro­dotto una serie di misure tendenti a garantire la sostenibilità dell’at­tività di pesca. Fra queste per l’ap­punto il cosiddetto «fermo biolo­gico» della pesca. Le varie ma­rinerie pur accettando il principio di un fermo tecnico della pesca, ne hanno contestato i periodi di at­tuazione che variano da compar­timento a compartimento. Misure che hanno prodotto contraccolpi negativi sulla marineria come quelle di Manfredonia, in termini di riduzione dei pescherecci e dun­que degli occupati. Peraltro le unità di pesca che operano col metodo a strascico, devono effettuare ulteriori giorni di arresto temporaneo obbligatorio che, come previsto dal decreto ministeriale, e come ricorda la Ca­pitaneria di porto di Manfredonia in una recente ordinanza, sono così distribuiti: sette giorni per le unità di pesca fino a 12 metri; dieci giorni per le unità di pesca fino a 24 metri; tredici giorni per le unità di pesca superiori a 24 metri. Gior­nate che non sono compensabile con le giornate di inattività cau­sate da condizioni meteomarine avverse. L’ordinanza della Capi­taneria di porto riporta tutta la serie delle prescrizioni imposte al­lo svolgimento dell’attività di pe­sca. Tra queste anche la consegna entro domani, di tutti i documenti di bordo delle unità di pesca adi­bite allo strascico compreso quello del consumo del carburante. Si profila un agosto senza pesce fresco, di quello rinomato del golfo di Manfredonia? Non precisamen­te. La pesca potrà essere regolar­mente proseguita da quei pesche­recci che riposti gli attrezzi per lo strascico, possono utilizzare altri sistemi previsti nella licenza di pesca. E’ c’è anche l’opzione della pesca-turismo per la verità poco o niente praticata. E poi ci sono le barche di quarta categoria abi­litate alla pesca costiera locale en­tro le sei miglia dalla costa. Infine c’è la maricoltura che ha ampliato il panorama delle specie allevate e ormai largamente apprezzate.

 

Michele Apollonio

 
 
 

Isole Tremiti/ Gavitelli del campo-boa 40 quelli da assegnare

Post n°24053 pubblicato il 28 Luglio 2019 da forddisseche

Isole Tremiti/ Gavitelli del campo-boa 40 quelli da assegnare 

 
Isole Tremiti/ Gavitelli del campo-boa 40 quelli da assegnare
 
 

Scadrà mercoledì prossimo 31 luglio, alle 12, il termine ultimo per partecipare all’avviso pubblico per l’assegna­zione di 40 (dei 69) gavitelli del campo boe delle Isole Tremiti, bandito dal Parco Nazionale del Gargano, gestore dell’area mari­na protetta. Gli interessati do­vranno far pervenire la domanda sul modulo predisposto dall’ente e corredata dalla documentazione richiesta, a mano direttamente all’ufficio protocollo dell’ente par­co in via Sant’Antonio Abate a Monte Sant’Angelo; a mezzo «pec» al seguente indirizzo: direttore@parcogargano.legalmail.it; oppure a mezzo posta con racco­mandata (farà fede la data di ac­quisizione al protocollo). Lo scopo è regolamentare l’assegnazione dei gavitelli in virtù del fatto che l’ente parco ha realizzato all’in­terno dell’area marina protetta delle Isole Tremiti campi ormeg­gio al fine di evitare un numero eccessivo di ancoraggi in zone di alto pregio per la presenza di ha­bitat prioritari, quali la Posidonia oceanica.

 

Si mira così a garantire una tutela efficace dei fondali marini e, nel contempo, a soddisfare il bisogno di sicurezza e tutela degli operatori locali privi di ormeggi nonché ad accogliere le esigenze del diportismo nautico. Finora l’ente parco ha provveduto alla manutenzione straordinaria e al rimontaggio dei gavitelli per ren­dere fruibili in piena sicurezza i campi boe per la stagione estiva 2019.1 campi ormeggio predispo­sti consistono in 69 gavitelli di or­meggio (solo 40 verranno assegna­ti) per unità navali di varia gran­dezza, ripartiti così: canale San Nicola-Cretaccio 14 gavitelli da 8 m; canale San Nicola-Cretaccio. 12 gavitelli da 15 m; Cala delle Arene 20 gavitelli da 8 m; Cala delle Are­ne: 12 gavitelli da 15 m; Cala Spido 2 gavitelli da 24 m; Caprara/San Nicola 9 gavitelli da 8 m per diving. La realizzazione dei campi ormeggio assume valenza priori­taria a causa dell’assenza, nell’in­tero arcipelago tremitese, di una struttura portuale. Pertanto il campo boe, da una parte soddisfa il bisogno di sicurezza e tutela de­gli operatori locali privi di ormeg­gi e, d’altra parte, accoglie le esi­genze del diportismo nautico.

 

Francesco Trotta

 
 
 
 
 

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