Post n°359 pubblicato il 17 Settembre 2015 da fugadallanima
ti lascio scorrere tra le dita non chiudo la mano, non ti trattengo. La mia mano è aperta, ti posi e scorri.... e sorrido pure mentre te ne vai, proprio perchè non sei importante ti lascio andare non faccio nulla per trattenerti perchè tu non vali la pena di tenerti
Se tu meritassi di restare chiamerei il tuo nome
Sorrido e ti lascio scorrere Se tu capissi che sono io a lasciarti andare meriteresti di essere fermato
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Post n°358 pubblicato il 14 Settembre 2015 da fugadallanima
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Post n°357 pubblicato il 13 Settembre 2015 da fugadallanima
era il mio mese, settembre Settembre era magico, settembre erano vacanze, settembre in montagna, settembre al mare, il sole di settembre ancora caldo, le giornate pigre senza pensieri. Questo il settembre della mia infanzia... A settembre è nato il nostro amore, tu mi cercavi, io lasciavo correre il mio cuore Era un gioco che è diventato una vita. Settembre, il tuo primo regalo: un cagnolino di peluche nocciola. Orribile, ma quanto era bello! E quel languore che mi prendeva dentro perchè settembre era settembre Poi.... poi settembre ti ha portato via ed era il primo di settembre.... Quanto mi fa male settembre adesso
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Post n°356 pubblicato il 11 Settembre 2015 da fugadallanima
in questo strano mondo, tra tanti che vi nuotano accade per caso di incontrare qualcuno. Qualcuno che non sai perchè e neppure come, ma ti entra dentro e ti trovi a raccontare la tua vita, le cose che non non dici mai, neppure a te stessa. Qualcuno che senti fortemente in empatia col tuo dolore. Qualcuno che ascolta. Qualcuno che ascolta perchè lui pure, anche se in modo diverso ha sulle spalle uno zaino terribilmente pesante. Stasera, è accaduto. Uno sconosciuto che ora mi sta riempendo il cuore di lacrime. Non so niente di lui se non quello che che ho percepito dalle parole di una sera. Qualcuno a cui ho regalato un abbraccio da lontano ma che credo lo abbia raggiunto tanto forte era il mio desiderio di rendergli un grazie per la sua presenza. Qualcuno che mi ha salutato dicendo: mio figlio mi chiama. Qalcuno che ha detto che ha già dato il suo pegno di dolore ed ora sta aspettando che gli venga reso quanto gli spetta. Amico sconosciuto, ti voglio bene. Quel bene che si dà senza nulla volere, ma che sgorga da dentro e si protende con forza vitale. Amico sconosciuto, mi hai ricordato tanto chi un giorno mi disse: sembri un fiore. Anche a lui regalai un abbraccio, Un abbraccio che l'ha seguito fino alle stelle. Non volevo lacrime stasera, non volevo regalarne nè riceverne. Volevo pensare ai pesci nel mare, volevo pensare alle futilità ed al gioco del dare quanto ricevuto, volevo .... Ed invece ho pianto
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Post n°355 pubblicato il 06 Settembre 2015 da fugadallanima
e guardando un vecchio film, mi sono persa nei ricordi, quelli davvero lontani..... innamorata dell'amore, quell'amore che abbatte le montagne, che asciuga il mare, che ti fa volare. ecco chi ero io.... credevo che l'amore fosse la forza dell'universo, che l'amore facesse miracoli, che l'amore fosse eterno e per sempre. Sognavo l'amore, un amore non di facile conquista, un amore complicato, un amore sofferto, ma un amore vincitore. Quanto ho sognato! Un amore selvaggio, un amore delicato, un amore contrastato, un amore fatto di vento e di pioggia, un amore fatto di sole e di cielo, un amore tra le stelle ... Quanto ho sognato.... poi la vita mi ha insegnato tante cose ed io sono brava ad imparare. Ho imparato che l'amore non è un sogno, l'amore è fatto di volontà, di compromessi, di sconfitte, di mediazione. L'amore non vola tra le nuvole, l'amore tiene i piedi per terra e inciampa nei gradini, l'amore ha bisogno di essere accudito giorno dopo giorno, l'amore è molto molto faticoso.
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Post n°354 pubblicato il 01 Settembre 2015 da fugadallanima
come oggi..... come oggi te ne andavi... dico come oggi ma era ieri, ieri l'ultimo tuo giorno di vita ... come oggi solo poche pochissime ore.... scusami, ma non voglio ricordare quella giornata! Non voglio ricordare il dolore e la disperazione, non voglio ricordasre la follia di quei giorni. Eravamo tutti talmente ubriachi di dolore e quella vita non vita e tutto il resto.... non voglio ricordarlo, no. E neppure la tua foto su quel muro voglio ricordare! E oggi guardandola assurdamente l'unica cosa che mi è venuta di dirti è che non hai avuto il tempo di fare bianchi i tuoi capelli. Ti rendi conto dell'assurdo di questa frase? Ho pensato ai tuoi capelli e non ti ho detto di tutto quello che ti sei perso.... di questi dieci anni di vita che non hai avuto. I tuoi figli..... sono diventati grandi, hanno avuto momenti molto pesanti, e tu non c'eri.... avevano bisogno di te ma sono stati forti, sono andati avanti sono meravigliosi Il cucciolo di casa, il nostro nipotino che non hai mai conosciuto ma che continua a parlare di te come se vi foste visti da sempre. Ed io.... io che ho cercato di vivere io che ho pasticciato con la mia vita cercando di non andare a fondo. Tu non ci sei più.... eppure ci sei! Non è facile dire come, ma ci sei E non sei là in quella lapide, sei qui dentro casa, sei nei pensieri, sei con me.
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Post n°353 pubblicato il 24 Agosto 2015 da fugadallanima
e proprio oggi che stavo per buttare in acqua un pò di veleno, chi ti vedo? ... il mio pesciolino! e per fortuna non ho fatto nulla. Lasciamolo nuotare, adesso non ho tempo per lui, ci sono cose più importanti da fare che rimescolare le acque di un semplice pesciolino. Domani parto, la mia valigia rossa, quella dei sogni. Un sogno ammaccato e doloroso, una persona che soffre, ma un abbraccio caldo è sempre un abbraccio. Vedremo se devono piovere lacrime o se un piccolo arcobaleno spunterà dalle nuvole. Non chiedo il sole, mi accontento del mio solito grigio. Ed il mio pesciolino? Lasciamolo nuotare, ora non ho tempo, non ho tempo da perdere adesso.... Potrebbe sempre accadere che arrivi un pesce più grosso e se lo mangi.
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Post n°352 pubblicato il 16 Agosto 2015 da fugadallanima
notte di stelle cadenti quelle appena passate ed io, occhi al cielo per vedere le scie dei desideri..... La prima stella che ho visto l'ho regalata, l'ho regalata ad una persona che neppure conosco. Gli ho regalato una stella per i suoi desideri e non ho chiesto nulla per me. Le stelle sono per i piccoli desideri e non per quelli grandi, importanti; ed io ho solo desideri grandi, di quelli che contano. Eppure, così, non so come, un desiderio si è avverato: una nuova cucciola Qui stasera, stesa sul pavimento accanto ai mie piedi una nuvola di pelo bianco, La nostra nuova cucciola. Non è certo quella che ormai dorme per sempre nel giardino, non è quella di mio marito, non è quel nostro pezzo di vita....
Così al'improvviso ci siamo trovate nel modo meno probabile ed ora siamo qui, ancora una volta in tre in questa casa. Una cucciola grande che ha bisogno di noi ..... Ed io so darle amore .... Quanto abbiamo pianto in questi giorni, quanti sentimenti e ricordi ha smosso questo arrivo improvviso Un nuovo inizio..... almeno per lei
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Post n°351 pubblicato il 10 Agosto 2015 da fugadallanima
ci sono cose che danno assuefazione e dipendenza difficile poi uscirne, molto difficile! La felicità è sicuramente una delle più pericolse, com'è complicato dovervi rinunciare e com'è facile invece assuefarsi ad essa. A volte sei consapevole della sua presenza, altre volte ci finisci senza accorgertene e ti ci avvolgi dentro, ti abbandoni a lei, ti lasci andare e sei convinto di poter smettere quando vuoi. No, non ci si disintossica facilmente dalla felicità. Alla felicità non si può rinunciare! E se la perdi, se proprio non riesci a raggiungerla ti lascia dentro un grande desiderio.... E non capisco perchè oggi, qui, io stia parlando della felicità. Forse perchè a volte per cercare di essere felici si compiono degli errori che alla fine non sono veri e propri errori, ma semplicemente scelte errate. Scelte sbagliate, persone sbagliate che sembrano farti stare bene e poi, nel tempo, fanno molto molto male. Anche riuscire a disintossicarsi da queste persone, non è facile. E se ci riesci, dentro, non ti rimane desiderio o nostalgia, se ci riesci ti senti più forte e più grande. Se ci riesci hai dentro un'esperienza in più ....
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Post n°350 pubblicato il 01 Agosto 2015 da fugadallanima
me lo tengo in mano questo due di picche, o meglio lo tengo in tasca, forse verrà pure il suo momento. Questo disagio non passa, come del resto non passano tante cose. Davvero ho paura di riprendere a camminare, mi sembra così inutile farlo, eppure non posso restare così seduta nel niente. Un profondo respiro, poi ..... non oggi, però, domani.... sicuramente domani sicuramente
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Post n°349 pubblicato il 31 Luglio 2015 da fugadallanima
ho sempre sostenuto che se tutto il mondo ti rema contro, forse sei tu che stai sbagliando direzione. Se tutti ce l'hanno con te, forse sei tu che ce l'hai con tutti. E' così facile dirlo agli altri, cosi semplice insegnarlo. Ma quando tocca a me? Quando io sono così convinta di essere nel giusto? Sono forse io che sbaglio sempre? Mi è stato detto che nella vita ogni tanto bisogna pure mettersi in gioco. Mi è stato detto: sei troppo selettiva. Mi è stato detto che bisogna anche accontentarsi. Ora, ora che mi sono trovata a relazionarmi più del solito con gli inquilini di questo condominio sto andando in crisi. Chi mi conosce riderà: ma quando mai tu non sei in crisi? quando mai non sei piena di dubbi? Quando mai? E' vero, io sono così. Ma quando sono in tanti a dirti le stesse cose, comincio a pensare davvero di essere io quella che sbaglia. E ppure dentro sento di avere ragione, non sto sbagliano. E' solo una serie di sfortunati eventi, prima o poi qualcosa cambierà. E' così grande il mare, ci sarà un angolino per me? Un posto tranquillo dove riposare, una spiaggia con la sua barca capovolta.... E se invece fosse un porto e la barca avesse le vele pronte per salpare? E se qualcuno sulla passerella mi stesse ad aspettare? Se, se.... Salirei su quella nave? Avrei il coraggio di staccarmi dalla riva? Oggi sì, oggi salirei, perchè oggi è molto difficile restare quì, restare in questa solitudine. Salpare anche senza sapere per dove E se la barca a sera mi riportasse a riva, e se il viaggio non avesse portato a nulla? Non importa, non importerebbe, non sempre si vince nella vita... E oggi ricordo solo le partite perse, le partite perse contro la vita. La vita che si è portata via sogni e realtà Ma non ci sto sempre a perdere! Voglio la rivincita!!!! Almeno vorrei provare a giocare ancora una mano.... Ma non so barare e se non si bara non si va lontano oggi. Voglio giocare ancora, mi spiace io so giocare solo a carte pulite e giocare a carte pulite vuol dire saper di perdere in partenza .... Non ho assi nella manica, ho solo un due di picche in mano.... Mi giocherò un due di picche....
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Post n°348 pubblicato il 29 Luglio 2015 da fugadallanima
ci vorrebbe un amico, ora, adesso, un amico davvero. Un amico che dicesse: ok andiamo, facciamo una pazzia, inventiamoci una follia, realizziamola assieme, complici e colpevoli al 50%. Un amico compagno che mi portasse via dai pensieri, un amico senza pesantezza, un amico che non chiede, un amico che dica semplicemente andiamo.
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Post n°347 pubblicato il 25 Luglio 2015 da fugadallanima
E' come andare a raccogliere nuvole col retino delle farfalle. (mai posseduto un retino per le farfalle, mai catturata una farfalla sono belle, ma da lontano) Fatica sprecata..... Poi... non voglio nuvole prigioniere, anche le nuvole sono troppo vuote per me oggi, troppo leggere, troppo inconsistenti. Voglio una roccia, solida, grigia, ferma, immobile col suo passato di storia, una roccia che sia li da sempre e che sempre resterà. Una roccia su cui posare la mano per sentirne il calore lasciato dal sole al tramonto, una roccia da accarezzare per sentirne la pietra liscia, una roccia su cui sedermi e riposare. No, non devo sedermi, non posso o i ricordi mi raggiungeranno tutti e non avrò più la forza di rialzarmi. Una roccia, la nostra delle lunghe passeggiate nel fondovalle. Si camminava verso il tramonto, con il ghiacciaio sullo sfondo, sui sassi del torrente in secca, per arrivare al "sassone" la "nostra roccia" E arrivati mi davi la mano per salire .... ero capace ma la tua piccola gentilezza era così piacevole. E restavamo sdraiati nel tepore ad ascoltare i suoni della montagna: il rumore lieve del ruscello ogni anno più piccolo, il fischio delle marmotte e se eravamo fortunati il volo dell'aquila sulle nostre teste. Sono tornata in Valle, ci sono tornata coi nostri ricordi, nostri perchè tu non eri già più. Camminavo per ore e fingevo, fingevo disperatamente tu fossi con me, ti parlavo, parlavo con la mente e con la mente sentivo le tue risposte. Un'altra vita, quella dopo la morte, dicevano. E ci credevo, dovevo crederci disperatamente, ma .... un segno, un segno di non c'è mai stato. Ed ero io a dirti vai, vai non cercare il mio dolore, lo dicevo, lo dicevo davvero. Ma era solo un grido disperato per cercarti, per dire torna, restami accanto.... Quanto tempo è passato ed ancora quando il cuore scoppia così, immagino il tuo passo nel vialetto, l'odore delle sigarette, gli sportelli chiusi...... Se tu fossi ancora qui, avrei dove posare il cuore e tutto sarebbe diverso. Se tu fossi ancora qui...... E cosa oggi mi porta così disperatamente a cercarti? Tuo figlio che lavora per casa... i lavori che facevi tu.... gli spazi che hai lasciato vuoti e quelli che sono ancora pieni di ricordi ed il volo dei fagiani.... Incredibilmente assudo vero, la cosa che di te mi piaceva meno, oggi mi porta a desiderarti con tanta disperazione. Ti voglio bene, ti voglio ancora bene, senza te com'è difficile sapere da che parte andare. Ma non posso stare ferma, però.... oggi.... oggi non ho la forza di camminare.... Domani ....
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Post n°346 pubblicato il 24 Luglio 2015 da fugadallanima
Il mio pesciolino non passa da questo blog altrimenti non ne avrei parlato qui. Il mio pesciolino vive tranquillo nel suo mare, tranquillo perchè convinto di poter decidere della vita degli altri a suo piacere, tranquillo perchè pensa di essere molto furbo, tranquillo perchè sa di essere molto forte, tranquillo.... Non sono più furba, non sono più forte, e di lui non so che farmene, ma ora devo dimostrare a me stessa che valgo molto più di lui.... Io, quando serve, ci metto la faccia, me la gioco alla pari, non mi nascondo.... Pesciolino, pesciolino io non ho fretta, e non voglio venirti a prendere, io aspetto fino a quando non passarei sulla porta di casa mia ... Voglio solo vederti passare per guardarti negli occhi
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Post n°345 pubblicato il 23 Luglio 2015 da fugadallanima
Quando ero piccola, molto piccola, quattro o cinque anni, non di più, mio padre mi portava a pescare. A pescate lungo il fiume, di notte. Si saliva per l'argine tra le erbe alte e si scendeva verso la sponda dove le erbe erano più alte ancora. Lui davanti a calpestarle per "fare il sentiero " ed io dietro. Poi si arrivava "alla posta". Generalmente lo spiazzo era pulito perchè era lì che quasi tutte le sere lui veniva a pescare. Pescava con la canna, quella in bambù, non le moderne super leggere e tecnologiche di oggi; canna, bava, amo, esca. Era molto buio perchè nelle notti di luna il pesce non abbocca. Lui aveva il suo seggiolino in legno e tela richidibile ed io sedevo sulla cassetta rettangolare dove custodiva tutto il necessario per la pesca. Ero piccola, ma andare a pescare con papà mi faceva sentire grande, di notte poi era davvero una cosa da grandi. Non ci si andava spesso e quelle sere erano magiche. Il fatto che mi prendesse con sè perchè la mamma doveva occuparsi del fratellino appena nato non faceva parte dei miei pensieri. Mi prendeva con lui perchè ero "grande". E mi insegnava i segreti della pesca. Pe prima cosa ci vuole pazienza, tanta pazienza. Pazienza e silenzio: non battere i piedi sul terreno, il pesce non ti deve sentire. Prepara la canna con calma, controlla che il filo non si aggrovigli, sistema l'amo secondo la misura del pesce che vuoi prendere. E l'esca deve essere fissata bene, deve coprire tutto l'amo, non si deve sfilare, deve essere appetitosa. L'esca per attirare il pesce, l'amo per acchiapparlo, la bava per trascinarlo a te e la canna per controllare il tutto. Il lancio sull'acqua d'argento e l'attesa..... Mai avere fretta, resta lì che il pesce abbocca da solo, tu non devi fare niente, solo aspettare. Se si attarda muovi un pò il filo, sposta dolcemente l'esca e continuamente tieni d'occhio il galleggiante. Tutto qui, pazienza e attesa, attesa e pazienza ed pesce arriva da solo. E restavo in silenzio accanto a lui per ore a guardare il piccolo galleggiante leggermente luminoso che stava fermo o andava secondo corrente. Il tempo passava, dopo un pò un nuovo lancio ed ancora consigli sussurrati sommessamente come a raccontatare un grande segreto. E quando abbocca, quando vedi il galleggiante andare sotto, un colpo secco, uno strappo e poi, allenta di nuovo. Serve per "illamarlo " bene. Ora è solo questione di abilità. Si sente ferito e cerca di allontanarsi da ciò che gli ha fatto male. Dai acqua, allenta il filo, lascialo andare. Pazienza, pazienza, ecco, adesso che si è calmato, lentamente, mi raccomando lentamente comincia a recuperare la lenza, un giro di mulinello e aspetta, ora due giri e cerca di saggiare piano la resistenza. Non forzare, arriverà da solo, basta aspettare. E i movimenti erano lenti, lentissimi e le parole altrettanto lente a seguire i movimenti delle mani. Ecco adesso è quasi a riva, lo sciabordio leggero dell'acqua: ancora un piccolo sforzo. Il guadino immerso lentente nell'acqua ad accoglierlo per poi dolcemente sollevarlo e posarlo sulla riva. Quasi un gesto d'amore. Ero piccola, che il pesce fosse destinato a morire non era un pnsiero. Da grande non ho mai pescato, anche la morte di un pesce mi causa dolore Da grande non ho mai pescato pesci, mai. Adesso però stò pescando..... Attento pesciolino
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Post n°344 pubblicato il 21 Luglio 2015 da fugadallanima
e mi butto via, mi butto via lontano, dove non posso più ritrovami.... mi butto, mi butto via assieme alle lacrime, ai ricordi, a sogni sbagliati, alle speranze fallite, mi butto nel buio più buio, mi butto. Ho fatto un nuovo sacco di cose inutili e questo vuoto mi spaventa. troppo vuoto dentro, troppo............ anche quel filo di fumo quel filo di niente ora sarebbe conforto .... quante cose mi mancano, quanti sono volati .... verrà sera, verrà notte, verrà domani.... per favore ..... per favore .... ma solo io posso cercarmi e riempire il mio vuoto
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Post n°343 pubblicato il 21 Luglio 2015 da fugadallanima
non saprei come definirla.... generosità, disponibilità, altruismo? ecco francamente la definirei coglionaggine!! Purtroppo è un male di famiglia, solo che, solo che nessuno si rende conto della propria e vede quella dell'altro. E' vero che ogni tanto ci arrivo da sola e mi dico di essere un pò più egoista, che se non mi penso io, non ci pensa nessuno. Il peggio è quando vedi che pure i tuoi figli ne sono vittime e soffri per loro. Ora è il turno di mia figlia!! Sono furibonda, ma non posso intervenire. Non ancora per il momento. Ma non posso accettare che la sua coglionaggine le causi danni. Lo so, i figli sono grandi e devono percorrere la loro strada. L'ho sempre detto e quando il dolore mi impediva persino di esistere ho fatto di tutto per non appoggiarmi a loro, per farli sentire liberi. Ma vedere come un uomo la sta prendendo in giro..... Quanta rabbia e non poter intervenire Lo so, sono questi i momenti in cui se ci fosse lui, suo padre succederebbe un pandemonio. Lui non starebbe zitto e lei, lei lo ascolterebbe. Non sono suo padre, non mi può ascoltare Facciamo passare un pò di tempo e poi? E poi non so ..... Io il discorsino pronto per l'omuncolo l'ho preparato... Foglia o non figlia, prima o poi ci arrivo.... Per ora .... silenzio viglile ...... Sorrido amaramente..... non so aiutare me, come posso aiutare lei?
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Post n°342 pubblicato il 18 Luglio 2015 da fugadallanima
e mi si dice che ho troppe pretese! troppe pretese io? e mi si dice che non so quello che voglio! certo non so quello che voglio, ma so benissimo quello che non voglio! e non cambio un vuoto con un altro vuoto.
mi spiace che tu non leggerai quello che scrivo qui, ma vorrei veramente gridartele in faccia queste parole, sempre che tu abbia una faccia da mettere avanti o meglio ..... potrei dirtele se tu avessi abbastanza intelligenza da capirle ma lasciamo perdere, non ce la puoi fare e allora rimani della tua idea.... non vale davvero la pena ribattere, davvero non capiresti.
Sei così vuoto da non capire, ma abbastanza pieno di te da offendere e ferire le persone senza motivo. L'hai uno specchio di casa? allora guardalo, guardalo bene perchè anche se ti impegni dentro vedrai riflesso niente!
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Post n°341 pubblicato il 16 Luglio 2015 da fugadallanima
inquieta ed irrequieta, avvilita e rassegnata, prepotente e decisa, ed ancora sconsolatamente triste, poi incerta ed insicura ed ancora caparbiamente decisa certa di sbagliare ma senza fermarmi e forte, molto forte nelle notti insonni per ripartire al mattino con nuovi dubbi ed incertezze. Ecco chi sono..... E mi cancello, mi rinchiudo e divento niente, non affronto, non combatto e fermo il mio cuore, lo avvolgo strato su strato dentro il vuoto fino a soffocarlo, fino ad annullarne i battiti. E rimango così nel mio bozzolo di niente e vorrei che fosse per sempre.... Ma il mio cuore è vivo, resiste, resiste, resiste poi .... esplode esplode disperato, prepotente furioso e tutto confusamente riprende .... Cuore e anima si guardano tra loro, si guardano e chiedono cosa possono farsene di me
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Post n°340 pubblicato il 13 Luglio 2015 da fugadallanima
Bingo! Ho fatto una c......a! Mi sono messa a livello dei grandi deficenti, meglio dire delle grandi deficienti! Un errore che non dovevo fare, e che ho fatto dopo lungo pensare. Ho rivangato nel passato: qualcosa che non dovevo cercare. Quando le cose erano sopite, allentate, quando mi sembrava che le ombre si fossero allontanate, ecco che ritornano. Sono stata molto brava a non reagire d'istino, non volevo fare nulla, davvero nulla. Non volevo intervenire, niente polemiche o parole avventate, niente. Ci ho pensato davvero tanto, poi...... Poi è inutile, devo essere davvero tutta sbagliata.... Ho sentito il bisogno di far sapere cosa avevo dentro, con semplicità. Niente rabbia, rancore, amarezza; solo affetto, un affetto sincero da persona che vuol bene, una mano tesa per un saluto, niente altro. Potevo non farlo, potevo stare zitta, potevo andare oltre, potevo macinarmi dentro i miei dubbi, Potevo e non l'ho fatto. Le mie mani sono sempre aperte, non rifiuto e non trattengo nulla, libertà assoluta. Adesso però ho paura, paura di avere urtato la sensibilità di una persona. (lei tuttavia non si è mai preoccupata di ferire la mia) Puura di ricevere ancora un pò di male E se arriva, me lo sono cercato L'intenzione era buona, buona nel cuore. Ecco, una c......a che mi insegnarà ancora una volta che un pò di egioismo in più non farebbe male. Forse è il mio destino creare pasticci con la mia vita. E' così facile da capire..... finchè c'era famiglia .... Poi l'equilibrio si è spezzato... questa mia povera anima ce la mette tutta, ma ancora la giusta direzione non l'ha trovata. Ed io barcollo con lei, a volte ci prendiamo per mano e ci sentiamo tanto sole! andiamo, andiamo avanti.... regaliamoci un sorriso In fondo, in fondo, tranne a me stessa, non ho fatto del male a nessuno.
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Inviato da: senzazioniemozioni
il 26/08/2024 alle 07:14
Inviato da: cassetta2
il 07/08/2024 alle 17:03
Inviato da: Marion20
il 15/09/2023 alle 16:20
Inviato da: icabo
il 08/02/2016 alle 10:55
Inviato da: EMMEGRACE
il 05/02/2016 alle 10:24