SentimentalmenteTutto ció che mi dá emozioni.... |
ANÉMONES D’AUTOMNE SOUS LA FUMÉE…
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Post n°1019 pubblicato il 13 Aprile 2012 da g1b9
Post n°1018 pubblicato il 13 Aprile 2012 da
Il sole si era rifugiato dietro le colline , stanco di giocare con le nuvole , si era subito spento , soltanto un raggio si colorava all'orizzonte di mille arancioni e continuava a farsi rincorrere da un nuvolone, e prolungava il tramonto. Mille nuvole, avvolte come matasse di lana l'una nell'altra, occupavano ormai il cielo, che si faceva cupo, pesante, spinte da quel vento gelido del nord che si era placato all'improvviso. Mi sentivo avvolta da un senso di oppressione, come se qualcosa volesse schiacciarmi al suolo.Sentivo che oggi sarebbe stata una giornata di pioggia. Infatti , appena sveglia , ho sentito il rumore della pioggia, che batteva sulle grondaie. Mi piace la pioggia , mi piace viverla , mi piace passeggiare nascosta da un grande ombrello, mi piace andare per viottoli sterrati, mi piace guardare il gioco delle gocce in una pozzanghera dove si colora d'arcobaleno una perdita d'olio sfuggita a qualche motore, mi piace guardare gli uccelli assetati che disdegnano questa pozzanghera per affollare un piccolo buco, che , come un piatto raccoglie lo scolo di un coppo spostato all'angolo del tetto. La casa è vuota, alcune finestre sono sbarrate da assi ricoperti di muschio, un piccolo lucernario in alto lascia sbattere una finestra aperta coi vetri rotti. Il luogo è avvolto da un senso di abbandono... un nido di rondini sotto il tetto, brulica di vita... cinguettano i piccoli coi loro beccucci gialli aperti all'imbeccata, che stanno aspettando. Non c'è vento e mi incuriosisce quello sbattere della finestra... forse c'è un' altra finestra che provoca la corrente... Mi incammino sul sentierino trascurato che conduce alla casa, infestato di erbacce, ma anche fiorito di pratoline e e violette. Ecco, il retro della casa svela l'arcano...un porta sgangherata sbatte anche lei. Non c'è nessuno intorno, non c' è segnodi vita oltre il cinguettio dei rondinini. Lentamente mi affaccio a quella porta: quello che vedo mi stupisce. Un bel camino col fuoco acceso. Due lumi illuminano la casa quel poco che basta a muoversi, un divano sul quale è appoggiato un plaid, frettolosamente abbandonato, sulla mensola del camino alcune foto sbiadite, su un vecchio tavolo un piatto di mele ed un vaso di cristallo con rami di ciliegio fiorito.. La stanza è pulita... sul corrimano della scaletta una vestaglia abbandonata ed una vecchia ciabatta. Pare che forse una donna sia uscita molto, molto di fretta... Mi avvicino al divano, un libro aperto mi incuriosisce... A la recherche du temp perdu... Marcel Proust..
“ C’erano intorno a Combray due parti per le passeggiate, e cosi opposte che infatti non si usciva da casa nostra per la stessa porta, se si volava andare da una parte o dall’altra: la parte di Méséglise-la-Vineuse, che chiamavamo anche dalla parte di Swann andando per di là e la parte di Guermantes” “…si usciva dalla città per il sentiero che passava lungo il muro bianco della tenuta di Swann. Prima di arrivarci s’incontrava, venuto ad accogliere i forestieri, il profumo dei suoi lillà”
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