SentimentalmenteTutto ció che mi dá emozioni.... |
ANÉMONES D’AUTOMNE SOUS LA FUMÉE…
TAG
***
Nel mio blog utilizzo immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright; qui sono usate con scopo culturale , divulgativo e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.
AREA PERSONALE
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- Neither You ...
- LE MIE POESIE Giumor 1954
- CUORE IN VIAGGIO
- VOGLIA DI VOLARE
- MassimoPiero
- sous le ciel de ...
- elbrigantessssss
- MONDOLIBERO
- ...STREGATA...
- concordia
- Londa è il mare
- Un cuore felice
- Pensieri.Femminili
- DENUNCE OFFESE
- MyAdventure
- @FELY@
- VITA E ...SENSI...rosa
- SECRET LANGUAGES
- @Ascoltando il Mare@ virgola
- I MIEI PRIMI 50 ANNI Emiliano
- MUTAMENTI DAUTORE Isa
- CARICO A CHIACCHIERE Carlo monellaccio
- Setoseallegorie Silvia
- ControLaViolenza
- Umiltà e DignitàRadowizska
- Incursioni . Tobias
- Torn & Frayed Call me Ismael
- PrimaCheSiaNotte
- Universo blogger
- Counselling di Yaris
- Emozioni visive wololow
- Giovane voce Annetta
- un uomo fa...
- Digiland Vs Scammer
- CALICI DI STELLE dolce settembre
- Pensieri e parole...
« Uno sguardo al potere... | And you, my love... » |
L'ho incontrata un giorno...
Post n°3485 pubblicato il 04 Marzo 2017 da g1b9
La donna cingalese... pregava...
Pregava, forse più per abitudine , che per altro , forse senza nemmeno sapere chi pregasse. In fondo, non aveva da lamentarsi con gli dei, neanche nulla da chieder loro: la sua vita procedeva giorno dopo giorno, uguale a se stessa sempre. Si alzava tutte le mattine all’alba, perchè così era solita fare da sempre e iniziava a cucinare – più per piacere che per fame – e finiva disponendo quasi tutto il cibo su una foglia di banano , che lasciava in cortile per i randagi. Quasi non avvertiva più appetito : glielo avevano tolto le foglie di betel che masticava di continuo; per questo le sue labbra ed i suoi denti erano diventati così rossi,e lei si sentiva talmente brutta da non riuscire nemmeno più a guardarsi allo specchio. Era vedova da parecchi anni. Una vita dedita all'alcol aveva stroncato suo marito, e lei , da sola, aveva cresciuto due figli entrambi maschi, che se n'erano andati per il mondo, appena avuta l'occasione, ma si presentavano ogni mese sotto forma di assegno, per lei un buon aiuto, ma una gran magra consolazione. I pochi affetti rimasti le erano insopportabili, e benchè la chiamassero famiglia, lei non vedeva nulla di familiare in quelle poche persone sconosciute che si definivano parenti. Le faceva piacevole compagnia ,nella sua monotona esistenza, la solitudine,ritrovando in lei la serenità dell'anima. Sapeva che sarebbe morta in quel piccolo paese dove era nata e cresciuta ,e dove avrebbe trascorso ogni giorno fino alla fine. Era un luogo dimenticato da dei e demoni, non si era mai spinta oltre il perimetro che conosceva; non aveva mai desiderato andare oltre, nè si era mai fermata a fantasticare su luoghi lontani,poichè era quello il suo mondo. Poco prima del tramonto, quando le ombre si facevano lunghe e il cielo si infuocava, ogni sera si sedeva appoggiata a quella colonna. Soffermava il suo sguardo sulle statue, come se non le avesse mai viste prima, poi guardava i passanti. Il pensiero, il suo ragionare era sempre il motivo del vivere e la spiegazione a cui giungeva era sempre la stessa ,poichè tutto ciò che sapeva dell'esistenza era soltanto la sua stessa vita.
|
RELATHIONSHIP
Don't let someone become a priority in your life , when you are an optional in their life... Relationships work best when they are balanced.
CERCA IN QUESTO BLOG
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: monellaccio19
il 05/09/2021 alle 12:31
Inviato da: paperino61to
il 04/09/2021 alle 08:26
Inviato da: monellaccio19
il 03/09/2021 alle 17:31
Inviato da: monellaccio19
il 02/09/2021 alle 17:40
Inviato da: licsi35pe
il 01/09/2021 alle 17:25