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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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   Nel mio blog utilizzo  immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright;  qui sono usate con scopo culturale , divulgativo  e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.

 

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Messaggi di Novembre 2019

Una curiosità...

Post n°4414 pubblicato il 10 Novembre 2019 da g1b9
 

 

-Paio di   parafuoco, James Pearson, London, England, 1800.

 

 

 Questi parafuoco sono adatti per le fredde giornate che raccolgono accanto al fuoco. Portatili erano perfetti per temperare l'intensità del calore del camino- Gli scudi di vetro sui parafuoco erano insoliti e offrivano il modo di beneficiare del calore, senza bloccare l'illuminazione offerta dal fuoco. Essi permettevano migliore visibilità per leggere o  cucire,regalando allo stesso tempo uno spettacolo luminoso offerto dall' alternarsi della luce tremolante sulla scena dipinta davanti.

 
 
 

Amo la pittura...

Post n°4413 pubblicato il 09 Novembre 2019 da g1b9
 

 

 Vi propongo due quadri  fine ottocento francese, che non si vedono molto spesso. Un Gauguin ed un Monet, che vorrei avere, se fosse possibile, perchè li trovo bellissimi.






La pittura di Gauguin è una sintesi delle principali correnti che attraversano il la pittura francese di fine ottocento. Egli partì dalle stesse posizioni impressioniste, comuni a tutti i protagonisti dell'epoca,superò l’impressionismo per ricercare una pittura più intensa sul piano espressivo. Fornì, dunque,  per i colori forti ed intensi, stesi a campiture piatte, notevoli suggestioni agli espressionisti francesi del gruppo dei «Fauves». Ma in lui  emergeva il simbolismo , intensa spiritualità nelle sue immagini .Questo diede impulso alla pittura simbolista, che si sviluppò in Francia ed oltre, in polemica con il naturalismo letterario di Zola e Flaubert e con il realismo pittorico di Courbet, Manet e degli impressionisti. Formò il gruppo detto scuola di Pont-Aven. che  si ispirava alle vetrare gotiche e agli smalti cloisonne medievali.  I pittori di Pont-Aven stendevano colori puri e uniformi, contornati da un netto segno nero. Ne derivò una pittura dai toni intimistici che rifiutava la copia dal vero e l’imitazione della visione naturalistica.






Claude Monet (1840-1926), tra tutti i pittori dell’impressionismo, può essere considerato il più impressionista di tutti. La sua personale ricerca pittorica non uscirà mai dai confini di questo stile. La sua formazione avvenne in maniera composita, trovando insegnamento ed ispirazione in numerosi artisti del tempo. A diciotto anni iniziò a dipingere, sotto la direzione di Boudin, che lo indirizzò al paesaggio en plain air. Recatosi a Parigi conbbe Pissarro, Sisley, Renoir, Bazille, ma subì in particolare l'influenza di Courbet . Dopo la conoscenza di Manet, cercò di apprenderne i segreti, ma ,dopo l'incontro con Turner e Constable,definisce sempre più il suo stile impressionistico, fatto di tocchi di colore a rappresentare autonomi effetti di luce senza preoccupazione per le forme. Nel 1872 dipinse il quadro che poi diede il nome al gruppo: "Impression. Soleil levant".





 Questo quadro fu esposto nella prima mostra tenuta dagli impressionisti nel 1874. Da qui in avanti matura il suo stile impressionista , ripete
i suoi soggetti infinite volte per esplorarne tutte le varianti coloristiche e luministiche. Tra le sue serie più famose vi è quella che raffigura la cattedrale di Rouen.  Replica la facciata di questa cattedrale  in ore e condizioni di luminosità diverse. Ogni quadro risulta così diverso dall’altro, anche se ne rimane riconoscibile la forma di base pur come traccia evanescente e vaporizzata. Negli ultimi anni della sua vita dipinge una serie di quadri con soggetti le ninfee sempre impressionista,anche se le avaguardie dei primi anni del novecento erano già andate molto oltre.

 
 
 

Melodia di novembre...

Post n°4412 pubblicato il 08 Novembre 2019 da g1b9
 

 

 Un raggio di sole  come un archetto di violino suona i rami fradici di pioggia della notte.  Le foglie dipinte da  cento sfumature riflettono i gialli, i rossi, i marroni morti dell'autunno. Sono note  di una musica silenziosa, che attraversa  il loro volteggiare, l'ultima danza prima di abbandonarsi ai muschi e ai pallidi licheni in un aultimo abbraccio-

 


 
 
 

Anche voi avete nostalgia di tenerezza?

Post n°4411 pubblicato il 07 Novembre 2019 da g1b9
 

 

"E ricordate anche quella parola poco usata che è ormai quasi sparita dall’uso, sia in pubblico che in privato: tenerezza. Non potrà farvi male. E quell’altra parola: anima – o chiamatela spirito, se preferite. Non scordatevi neanche quella. Fate attenzione allo spirito delle vostre parole, delle vostre azioni”.

Raymond Carver, da Il mestiere di scrivere

°°°

O tenerezza umana
dove sei?

Forse solo
nei libri?

1992

Izet Sarajlić (Doboj, 1930 – Sarajevo, 2002)

 

 

°°°

“(…) La tenerezza per me è un sentimento forte. Ci si arriva, è un percorso. Spesso diventiamo teneri dopo che la vita ci ha stagionato ben bene, stanato, sbocconcellato ma anche dopo aver conosciuto il male che facciamo a noi stessi indurendoci.

La tenerezza non c’è dove c’è severità, giudizio, malevolenza. Per me è un po’ come una sorella minore della compassione, meno notevole, meno in prima linea, è un po’ timida la tenerezza, ha il muso di un animale dei boschi, è schiva e delicata.

Quando diciamo di un bambino che è tenero è perché lo vediamo disarmato, senza furbizia, sprovveduto. Anche i vecchi ci muovono queste onde piccole di tenerezza, anche il loro è un disarmo, una vacuità di strategie, un’inadeguatezza a farcela sempre, a essere a livello delle aspettative.

Chi è tenero non vuole farcela a tutti i costi, vuole sentire come sta e sentire come stanno gli altri, è sorella e fratello, non è genitore, non è maestro. La tenerezza sa stare alla pari, fianco a fianco, non è frontale. Così raro oggi, che giri l’angolo e trovi un guru, ma devi girare tutto il mondo per trovare un amico sincero che pianga con te, rida con te e non ti voglia spiegare la vita e risolvere i suoi misteri.

Ecco la tenerezza trova misteri dove gli altri vedono problemi (…)”.

Chandra Livia Candiani, da Tenerezza –

 


 
 
 

Il piacere...

Post n°4410 pubblicato il 06 Novembre 2019 da g1b9
 

 


“Il fine della vita è il piacere, ma non il piacere dei dissoluti e dei gaudenti, come credono alcuni ignoranti che non ci vogliono capire, bensì il non soffrire, per quanto riguarda il corpo, e il non turbarsi per quanto riguarda l'anima.”

Luciano De Crescenzo 

 


 

 
 
 
 
 

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Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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