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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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   Nel mio blog utilizzo  immagini trovate sul Web. Alcune siuramente hanno il copyright;  qui sono usate con scopo culturale , divulgativo  e critico, tuttavia toglierò immediatamente l'immagine, qualora questo uso dispiacesse agli autori.

 

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Messaggi di Aprile 2021

Non scorderò mai quelle tue mani, morbide, calde, delicate come il vento dell'estate...

Post n°4943 pubblicato il 30 Aprile 2021 da g1b9
 

 

“Non è amore, è desiderio che si consuma e si estingue”, sono versi di pura passione, di un incendio che sta per scoppiare .E' pura e semplice carnalità che  la penna di Neruda sfrutta  con la sua sensibilità per  dipingerla con le sue parole e renderle arte. E l'esaltazione più alta di due corpi, resi romantici perché tramutati in arte grazie al suo canto dell’eros.


Lasciami sciolte le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –m’accende con vampate tremule.
Ahi, tu non sai cosa significa questo!
È la tempesta dei miei sensi
che piega la selva sensibile dei miei nervi.
È la carne che grida con le sue lingue ardenti!
È l’incendio!
E tu sei qui, donna, come un legno intatto
ora che vola tutta la mia vita ridotta in cenere
verso il tuo corpo pieno, come la notte, di astri!Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solamente ti desidero, io solamente ti desidero!
Non è amore, è desiderio che inaridisce e si estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi sei venuta sulla terra –
come io son venuto per contenerti,
e desiderarti,
e riceverti!


 Pablo Neruda

 
 
 

L'umanità:cosa ne pensa una mente illuminata,

Post n°4942 pubblicato il 29 Aprile 2021 da g1b9
 

 

Hanno chiesto al DALAI LAMA:

"Cosa l'ha sorpresa di più dell'umanità?"

 E Lui ha risposto:

"Gli uomini.....perchè perdono la salute per fare soldi, e poi perdono i soldi per recuperare la salute.

Perchè pensano tanto ansiosamente al futuro, che dimenticano di vivere il presente, in tal maniera che non riescono a vivere né il presente, né il futuro.

Perchè vivono come se non dovessero morire mai....e perchè muoiono come se non avessero mai vissuto."

 

 

 
 
 

e poi solo nostalgia...

Post n°4941 pubblicato il 28 Aprile 2021 da g1b9
 

 

               Nostalgia

A distesa suonavano le campane
era in arrivo
stava arrivando
era arrivata la Nostalgia.
Era una Nostalgia di chi?
Era una Nostalgia di un signore.
Andato via?
Andato via.
Era un signore andato via.
A lei qui rimasta tantissimo mancava.
La traccia da lui lasciata
segnava ovunque intorno a lei l'aria.
Come un quadro spostato
per sempre segna la parete.
Era una Nostalgia grande?
Era la Nostalgia
più grande di tutta la vita.

 Vivian Lamarque

 
 
 

Che effetto avrà la guerra global ai classici?

Post n°4940 pubblicato il 27 Aprile 2021 da g1b9
 

 

 

Come spiegare la guerra ai “classics” che si allarga negli Stati Uniti e pure sull’altra sponda dell’Atlantico e trova oggi conforto e rinforzo con l’arrivo alla casa Bianca dei progressisti e antirazzisti Joe Biden e di Kamala Harris? È stata proprio la “sua università”, quella da cui proviene la vice nera di Biden, la Howard University di Washington, a fare da capofila nell’opera di demolizione e di epurazione dei classici dagli studi. Trattandosi di un’università simbolo degli afro-americani, assume un significato speciale. La cacciata dei classici dalle università, non solo dunque del “conquistatore” Cristoforo Colombo ma dei grandi poeti, pensatori e letterati della tradizione antica, greco-romana ed europea, è diventata ora il simbolo della lotta dei neri contro la “supremazia” dei bianchi. La cultura è vista come un segno di violenza, schiavismo e sottomissione coloniale che l’occidente avrebbe esercitato sulle popolazioni indigene di tutto il mondo. Anche i capolavori della letteratura vengono sottoposti alla censura postuma e vengono giudicati dai tribunali e dalle piazze, dai MeToo e dagli Antifa, e non più nelle sedi letterarie in ragione del loro valore. Il significato umanistico viene sottomesso al valore umanitario e sottoposto al Tribunale Permanente dei Diritti Umani Violati. Sono lontani i tempi in cui un presidente negro e illuminato, come Leopold Senghor, poeta e alfiere della “negritudine”, esibiva il suo amore per i classici e per la lingua latina e spingeva gli studenti più bravi del suo paese, il Senegal, e di tutta l’Africa nerissima a integrarsi anche tramite la cultura e l’assimilazione dei classici e della lingua latina. Ora il problema non è integrare i neri, i latinos e gli indiani nella civiltà euro-occidentale ma dis-integrare la nostra cultura sin dalle sue radici e contrapporre i temi dei diritti umani a ogni discorso culturale, storico e spirituale. L’appello si estende a tutti gli occidentali che devono ricusare il loro passato, vergognarsi delle loro origini e sostenere la battaglia contro i classici, che a esaminarli furono tutti, più o meno, “razzisti”, “schiavisti”, “omofobi”, “maschilisti”, e via dicendo. Via la vita spirituale, al più cantiamo gli spiritual. Perfino gli schemi del pensiero rivoluzionario vengono capovolti: le classi subalterne, i proletari, non devono impossessarsi delle idee dominanti e della cultura egemone per rovesciare i rapporti di potere e sostituirsi al comando della società; ma devono disprezzare la loro cultura e cancellare le sue tracce. Verso dove si va in questo modo? Verso una forma di imbarbarimento planetario e di ripiegamento narcisistico nell’oggi contro tutti gli ieri e i sempre. È proprio su questo che vorrei soffermarmi. Dove conduce questa battaglia contro i classici, contro la cultura umanistica, contro le radici letterarie e artistiche, filosofiche e religiose, su cui è fondata la civiltà? Esattamente dove ci sta portando il neocapitalismo globale, più cinico e più rozzo: eliminare ogni sapere che non sia finalizzato a uno scopo pratico, utilitaristico, subordinare il bello all’utile, stabilire il primato assoluto delle condizioni economiche su quelle paludatamente ritenute “culturali”. Viva l’ignoranza delle classi oppresse rispetto alla cultura dei dominatori. Perfino Pasolini, mezzo secolo fa, denunciava questa convergenza tra il movimento della ribellione, della contestazione globale contro la tradizione e la cultura e il disegno nichilista del nuovo capitalismo. Quando togli a una persona la sua cultura umanistica, il suo status di credente, il suo legame d’appartenenza con le sue radici e la sua tradizione, cosa resta? Resta il consumatore globale e resta il numero, la quantità, la forza e i rapporti di forza. Ecco la gigantesca alienazione che stiamo vivendo, in cui i movimenti di liberazione e di emancipazione diventano bracci armati dello stesso imbarbarimento e della stessa deculturazione di massa. Un mondo sta saltando per questa alleanza sottotraccia, inconsapevole almeno in parte, tra i movimenti civili coi loro esiti incivili e il nuovo capitalismo globale. Mi sembra di vedere un mondo in cui le merci provengono dalla Cina e ti sono portate a casa tramite le grandi multinazionali del web, dopo averti invogliato con una serie di spot pubblicitari con ragazzi neri e gialli e l’elogio del mondo globale ma ecosostenibile. Manifattura cinese, distribuzione americana, pubblicità consumista-eco-progressista, cancellazione della filiera nostrana e di ogni traccia di lavoro artigianale, commerciale e produttivo nostrano. E tutto questo combacia alla perfezione con la cancellazione di tutto quanto richiami le nostre radici culturali, identitarie e letterarie. Intendiamoci, cancellare Dante o Chaucher non è la stessa cosa che cancellare un marchio industriale o artigianale, sono piani diversi: ma il processo è convergente e si chiama globalizzazione, riduzionismo globale. Dove quel che è inquietante non è solo il primato assoluto dell’economia, della finanza e della tecnologia sul mondo ma la sostituzione della cultura, della politica, della religione, della tradizione, delle civiltà con questo universo globale e funzionale. Alle merci ci pensano i cinesi, a farle conoscere e arrivare a domicilio ci pensano i giganti multinazionali e a darne una giustificazione “ideologica” e persino buona coscienza morale ci pensa il movimento di liberazione mondiale, nelle sue articolazioni: antirazzismo, MeToo, Antifa, cancel culture, pubblicità. Al posto di Omero, George Floyd.

Per questo vi dico: guardate che difendere Virgilio, Dante o Machiavelli non è attardarsi a difendere l’erudizione di pochi, ma è segare i rami e l’albero su cui siamo seduti. Siano nani che martellano la testa dei giganti sulle cui spalle abbiamo finora camminato.

Marcello Veneziani


 
 
 

La vita, una danza per volare...

Post n°4939 pubblicato il 26 Aprile 2021 da g1b9
 

 

Danzare è essere fuori di te stesso;in uno spazio sempre più ampio,pieno di bellezza, carico di energia. Questo è forza e forza significa gloria sulla terra ed è  lì per te, perchè tu la prenda!

 


 
 
 
 
 

RELATHIONSHIP

Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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