Sentimentalmente

Le barche di Egon Schiele...

Se c’è un soggetto che mi piace sempre nei quadri, è quello delle barche, così come un artista che non mi delude mai è Egon Schiele.  Subisco il fascino dei colori che impiega e soprattutto delle sue pennellate, che trasformano i riflessi in qualcosa di magico e vivo.Di lui mi piace il fantastico tratto, le linee sicure e precise che costruiscono i suoi disegni senza esitazioni, sbavature o esigenze correttive. Avete mai visto da vicino una sua opera? Soltanto guardando da vicino  traspare la sensazione di perfezione come se la matita fosse guidata da un irrefrenabile spirito di bellezza e armonia. Di lui non mi piace solo la tecnica di lui,ma l’intensità, intesa come la capacità di trasmettere all’ignaro osservatore tutto il bagaglio emotivo che si cela dietro a ogni soggetto, dal più elaborato al più banale. In questo senso, Egon Schiele è un maestro, nel momento in cui riesce a far parlare persino gli alberi scheletrici, oppure gli edifici stanchi e foschi, addossati l’uno all’altro, dei borghi austriaci.Infine, un’altra grande caratteristica è l’estrema modernità delle sue opere, che rientrano alla perfezione nel dibattito culturale del periodo e allo stesso tempo non ne sono fagocitate, anzi, ne diventano la personalissima interpretazione. Nei lavori di questo artista si riconoscono elementi cubisti, espressionisti, art nouveau e simbolisti ad esempio, ma non per questo i soggetti sono meno riconoscibili, meno legati al loro creatore. La grandezza dei maestri come Egon Schiele è proprio la capacità di non rimanere imbrigliati nelle etichette, ma di perseguire le loro ricerche, di esprimere le loro idee, senza finire a somigliare a nessuno, ma allo stesso tempo senza perdere il legame con il contesto in cui si vanno inevitabilmente ad inserire.

Una vita folle, che mi piace ancora tanti nonostante...

Ho dovuto aspettare ottant’anni per capire che i ricordi, il passato, sono ingiusti e talora persino cattivi. Le memorie che si radicano nel cervello non hanno un’etica, è il loro uso, semmai, a possederla. Mi sono accorta che si tende a ricordare i momenti che viviamo come eccezionali, diversi da ciò che invece è comune, continuo. Un’esperienza ripetitiva non si fissa nemmeno più nella memoria, come fosse banale e non meritasse di essere ricordata. E così l’uomo non ha ricordo di ciò che veramente significa esistere. La vita è la ripetizione di gesti e di relazioni, mentre la memoria trattiene tutto ciò che decora l’esistenza, e così l’abito nuovo diventa più importante del corpo che invecchia. La vita è fatta di quotidiano, non di avventure; di ripetizioni, non dell’eccezionalità. È ingiusto quando dimentichi una persona che è sempre al tuo fianco e ti ricordi di quella che hai incontrato una sola volta. È ingiusto che la bellezza debba appartenere al nuovo, come se si perdesse con il tempo che passa. Sono sicuro che se si tenesse in casa, appesa alla parete della propria cucina, la Gioconda di Leonardo, finirebbe per scomparire sotto il luccichio di una pentola nuova dentro cui stanno cuocendo patate di montagna.

Ho voglia di mare..

 Oggi ho voglia di mare, di una caletta solitaria dove godere della magia delle onde e la brezza marina, all'ombra di un pino marittimo curvato dal vento. Scorrono sotto i miei occhi versi e versi  di quel mondo , che è la poesia ed ecco il mare giusto, a surrogare il mio desideri: La poesia "Le isole fortunate" di Fernando Pessoa  che mi porta tutta la bellezza del mare e la sua spiritualità.

"Le isole fortunate"

Quale voce giunge sul suono delle onde
che non è la voce del mare?
E’ la voce di qualcuno che ci parla,
ma che, se ascoltiamo, tace,
perché si è ascoltato.

E solo se, mezzo addormentati,
senza sapere di udire, udiamo,
essa ci dice la speranza
cui, come un bambino
dormiente, dormendo sorridiamo.

Sono isole fortunate,
sono terre che non hanno sito,
ove il Re dimora aspettando.
Ma, se ci andiamo svegliando,
tace la voce, e c’è solo il mare.


Questa poesia,richiama i misteri del mare e delle sue onde , il  loro suono  che ha la voce della speranza in un sogno . E forse è questa la vera voce del mare, il senso di tutto quello che il mare ci ispira ,la sua calma, la sua profondità, la sua libertà; questo azzurro infinito che ci regala un senso di pace ogni volta che lo guardiamo o che lo sentiamo. E questa serenità ci riempie  l'anima come l’aria di salsedine  i polmoni, aprendoli a nuova vita.

Vivere Zen è vivere meglio

 Cerco di  fare in modo  che le cose nella mia vita non vadano storte. Come? Quando le cose sembrano non andare per il verso giusto, smetto di pensare a come sarebbe potuto essere. E' un modo  per non aver alcuna aspettativa su risultati prefissati. Si risparmiano tante arrabbiature, colle quali le cose non cambierebbero.

C'è ancora un Italia da amare, per fortuna, quella della nazionale e di Matteo Berrettini...

 Ho capito una cosa importante sulla vecchiaia; di per sè non sarebbe malaccio quando si sta abbastanza bene da poter vivere  tranquilli la propria vita, ma essa porta purtroppo con se una serie lunga di perdite affettive, tra tutte quella della persona amata e colla quale si è passata tutta la vita e ci sono giornate speciali , in cui quella mancanza si accentua all'esasperazione. Ieri è stata  una di quelle giornate importanti per chi ama lo sport, la mia famiglia lo è , mio marito per primo, calciatore in gioventù, atleta master di atletica, dove ha vinto di tutto e di più  in tutto il mondo, ottimo golfista e noi al seguito nei nostri sport preferiti. Ieri l'Italia è stata protagonista in Europa,ieri ho pianto , ho riso, ho urlato, sono tornata la ragazza che dopo ogni match  visto in TV correva  a giocare una partita di tennis talmente coinvolta  da sentirsi capace pure lei di tante prodezze. Ebbene, ieri ero sola  davanti alla TV, eppure non ho perso un 15 della partita,entusiasta ed incantata dagli ace e da certe volè di Berrettini, belli ,pieni di quella voglia di far bene, di provare a vincere anche quando si sa di aver di  fronte un mostro come Djocovic, ho respirato con lui il suo entusiasmo e la sua delusione, che spero avrà minimizzato col grande successo ottenuto, esperienza per imparare a vincere tante finali in futuro. E'stato bellissimo anche se mi mancava l'entusiasmo, la voce, la gioia di mio marito accanto a me, mi voltavo  per cercare  il suo sguardo ,che non c'era, ma il suo amore si, le sue carezze si e  mi hanno accompagnato anche la sera durante la partita , dalla quale l'Italia è  uscita vittoriosa. E' stata una bella domenica, in cui ho capito che ci si può entusiasmare a tutte le età e che gli amori, le passioni che ci hanno accompaganto negli anni, non muoiono mai. Grazie, amore mio per avermi cresciuta nell'amore dello sport,in  cui ti ritrovo sempre,perchè dove batte il mio cuore ci sei tu...per sempre!