Un blog creato da GDTeo il 18/03/2007
Lost In The Ozone
Mi sono perso nei miei pensieri. Era un territorio non familiare.
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Si parla dell' adolescenza come del periodo più bello della vita, di un coacervo di ricordi meravigliosi, di sogni emozionanti e di momenti divertenti, ovviamente solo se NON la si è vissuta...
Nella puntata precedente il nostro impavido ha cercato in tutti i modi (eccetto quelli che non comportavano una perdità quasi totale del proprio amor proprio) di ottenere un appuntamento. Ora, avuto il numero della ragazza che, mossa da una pietà e da uno sprezzo del pericolo senza pari, ha combinato da sola un appuntamento... Per il fine settimana... al pomeriggio. Sembrava iniziato quel leggero tratto pianeggiante che porta ad una discesa serena e priva di pericoli, con il nostro "eroe" che già pensava a rilassati episodi casalinghi: Lui, Lei e i loro quattro bambini Leonardo, Michelangelo, Donatello e Raffaello a mangiare la pizza... Ma una frase sconvolge tutto. "Dove andiamo... Decidilo Tu!" Al "decidilo", anzi, alla fine del terzo puntino di sospensione, il nostro amico entra in una fase comatosa, una via di mezzo tra la folgorazione sulla via di Damasco e l'indigestione di pizza quattro formaggi con wurstel e salamino piccante. Urge riunire gli stati generali... Quel manipolo di impavidi che, vuoi per casualità, vuoi per sfortuna assoluta e di matrice divina, hanno affiancato il nostro affezionatissimo per tante imprese... i suoi cosidetti AMICI, alcuni di loro lo resteranno per sempre, altri verranno allontanati con fare sdegnato e altri saranno declassati a "conoscenti" dopo episodi disdicevoli di natura promiscua... breve descrizione dei soggetti tipo, con analisi dei loro consigli: L'AMERICANO: Personaggio all'apparenza originale sia per quanto riguarda i vestiti che per quanto riguarda i gusti... In realtà, sotto le magliette di Harvard e i maglioni del baseball, si nasconde un caso patologico. Un essere fermamente convinto di vivere negli USA, più precisamente in una cittadina della California, dove gioca nella squadra di Football, esce con la reginetta del ballo e stà litigando con il padre per ottenere una cadillac decappottabile per il suo sedicesimo compleanno... Fermamente anticomunista e pro armi, ritiene che il nucleare sia alla base della civiltà e che la soluzione di ogni problema passi per un'esplosione. Il suo consiglio:"Non c'è posto migliore del Drive In sulla 45esima che và ad Albany, L'ingresso costa solo due dollari e si possono mangiare le migliori ali di pollo della California... La cosa importante è che tu le chieda di venire al ballo con te, anche se sarà difficile, perchè si dice che abbiano già litigato per lei Fonzie e Dawson e che sia la ex di Jhon W. un tizio strano che si dice venga dal Texas." MISTER GIOCO DI POLSO: All'apparenza un normalissimo ragazzino, gentile e sempre sorridente, con dei curiosi occhiali molto spessi... Il pomeriggio, nel buio della sua stanza, rivela la sua vera natura... Campione nazionale di Onanismo con un ottimo secondo posto a livello internazionale, dove è stato surclassato solamente dal giapponese Eichici O. l'indiscusso recordman con l'ineguagliabile primato di di 60 al minuto 8cosa è meglio non dirlo). Per questo soggetto esistono due categorie di ragazze, quelle "VERE", con la curiosa abitudine di stare sempre vestite... e quelle "VERAMENTE VERE", che sono reperibli solo su carta o su pellicola, che non conoscono l'uso degli (inutili) indumenti e che risolvono tutti i problemi, dalla parcella dell'idraulico alla crisi ad un tavolo di conferenza sulla pace in medioriente, nello stesso modo, forse triste e surreale, ma sicuramente efficace... Un soggetto che culminerà la sua vita sposando la pagina centrale di playboy "Luglio del '92" in una cerimonia celebrata da Hugh Hefner, che dalla TV mostra la sua villa per un documentario. Il suo consiglio:"Portala in giro, fate una tranquilla passeggiata... Ad un certo punto fingi di svenire, lei, per rianimarti, inizierà a massaggiarti e (ovviamente) a spogliarti a quel punto arrivo io, vestito da dottore e per consolarla inizio a frustarla con lo stetoscopio... Quando interviene il gorilla tu salvala e portala nel bagno di un aereo, non può fallire!!" IL DEMOCRISTIANO: Questo è, non solo all'apparenza, un normalissimo ragazzo... del 1950. Non conosce l'uso del computer, del telefono e delle lampadine. Và in chiesa al sabato e alla domenica mattina, porta fuori la spazzatura e fà i compiti tutto il giorno, interrompendo solo per una buona fetta di pane, burro e zucchero. Crede che il muro di Berlino non sia mai caduto e vive in un limbo fatto di tremendi Pepponi e affettuosi Don Camillo. Non conosce alcun tipo di musica, ma pensa che sia prodotto del diavolo. Il culmine della sua vità sarà la sconvolgente rivelazione della differenza maschio/femmina e della conseguente doppia funzione dell'unica parte del corpo che NON PUO' toccare su ordine della madre chiesa. Il suo consiglio: "Dopo la funzione domenicale, presentati alla sua famiglia con una giacca, un cravattino blu e un posto da impiegato comunale. Chiedi al padre la mano della sua figlia prediletta e combinate la dote... Poi non ti resta che aspettare che la cicogna porti il vostro primogenito... Se, disdicevole fretta diabolica e lussuriosa, vuoi vederla in illegale concubinaggio, l'unica è andare in chiesa il sabato, alla messa dei giovani, ma non rivolgerle nè la parola nè lo sguardo, è peccato." Adesso sì che il nostro eroe sà come fare. IMPAVIDO PENSIERO: "Allora, chiederò a suo padre il permesso di portarla in un bagno di un aereo diretto al drive in, con la funzione religiosa proiettata al posto dei film, una volta arrivati le parlerò della dote e dei sui obblighi di rianimatrice, tenendo la pistola a portata di mano per il duello con Jhon W. e ricordando di non coprire lei di fronte alla telecamera in modo che si veda il rosario. Portare la gabbia per il gorilla, ma tanto ci pensa il dottore... Con lo stetoscopio mi pare." Ovviamente il pensiero che il posto non sia importante e che l'essenziale sia conoscersi a vicenda, per poter capire cosa si desidera, l'uno per l'altra non sfiora nemmeno il nostro campione. E, se in una notte di gelo e di dubbi, questo pensiero si facesse avanti sarebbe scacciato da una serie di preghiere al DIO DELL' APPUNTAMENTO PERFETTO... Una sorta di incrocio tra un manager di successo della New York anni '90 e un sedicente guerriero unto d'olio (nella foto, un esempio)... Un gran figo... mi han detto. Alla prossima con il tremendo svolgimento della battaglia tra il bene e il "bene un pò più sfigato". |
Post n°56 pubblicato il 25 Ottobre 2007 da GDTeo
CHIARIMENTO: Ho riletto questo post dopo un pò di giorni... Mi sono accorto di aver sbagliato ad esporre il mio pensiero. Quello che voleva essere un "post provocazione" è diventato un post di accusa. Non penso che ci siano persone speciali e persone stupide, ma persone che FANNO le speciali e persone che FANNO e stupide. Il mio post voleva invitare coloro che non utilizzano al meglio i blog a impegnarsi e a capire quale immenso strumento di comunicazione esso sia, non a dire che ci sono intelligenti e stupidi e che gli stupidi devono stare zitti... il mio concetto è l'esatto CONTRARIO. Sulla base di questo rinvio la discussione ai commenti. Grazie a tutti. Ci vogliono chiudere... ebbene sì. Visto che parlano tutti di questa legge ne parlo anch'io... Non faccio il copia incolla del post petizione che gira in rete, lo trovo un'iniziativa lodevole, certo, ma mi volete spiegare a che serve una petizione su internet per gente che internet non sà nemmeno cosa sia? Se avessero saputo cos'è un blog avrebbero evitato tutto questo... Se avessero saputo che il 99.9% dei naviganti ha uno spazio su internet (chi non ha lo space di msn?) non si sarebbero neanche sognati di mettersi contro milioni di persone. Sembra che vogliano farsi odiare, tra proposte (fasulle) di ripristino della leva militare e di blocco di libertà di opinione, manca solo promettano il ritorno dello Ius Primae Noctis, dell' Ordalia e di Andreotti presidente del consiglio per cadere più in basso. Fortunatamente queste sono solo esagerazioni... forse. Tornando ai blog... Mi piacerebbe un REPULISTI. Sì, l'ho detto, e ora lo motivo. A volte ripenso a com'era internet solo qualche anno fà, la stragrande maggioranza degli utenti erano persone che vi entravano per parlare, incontrarsi e interagire con lo scopo di sopperire alla carenza di contatto con le persone "reali". Internet era un RIFUGIO. Un posto dove tutte le persone che non riuscivano ad esprimersi (per i più svariati motivi, non parlo solo di NERD) avevano la possibilità di mettere nero su bianco il loro pensiero e di confrontarlo con altri, trovare e scambiare informazioni senza dover chiedere permesso, senza dire "scusate" o "per favore". Certo, qualche testa coronata c'era anche allora, ma rappresentava una sparuta minoranza... Personalmente stavo iniziando a sperare che le cose continuassero così. Adesso internet e, di riflesso anche la blogosfera, riflette appieno la popolazione "reale"... In chat non si può più parlare di argomenti seri... mi ricordo che una volta , quando avevo un problema col PC, entravo in una chat specifica, chiedevo in giro e la gente rispondeva, perchè si usavano davvero le stanze tematiche... adesso la chat è uno strumento per segaioli 13enni con un tempo di connessione totale che potrebbe essere usato per misurare la durata media dell' orgasmo maschile. Parlando dei blog, il 90% fà schifo, senza mezzi termini. Ok, lo sò che ognuno è libero di fare ciò che vuole, di usare il proprio spazio come meglio crede e di pubblicare ciò che ritiene importante secondo il suo punto di vista... Ma non me ne frega niente. Il blog è l'unico strumento con cui possiamo far sentire la nostra VOCE. E' un diario, una pagina in cui si può vivere e rivivere la propria vita, esprimere i propri pensieri, esporre le proprie opere... insomma, differenziarsi dalla massa, riuscire a parlare senza stare a pensare se puoi offendere qualcuno, senza aver paura di non sembrare un "bravo ragazzo"... Cazzo, un posto per essere sè stessi... Per mostrare ciò che si ha dentro. Il fatto è che qualcuno, a quanto sembra, non ha dentro NIENTE. Lo sò, lo sò... dovrei dire che ogni persona ha la sua storia da raccontare, una opinione da difendere, le sue leggerezze e profondità...e altre stronzate simili. Ma, siamo seri, se uno utilizza il più grande strumento di comunicazione della Terra per mettere le foto di un profumo, di un calciatore e di quattro gatti del cazzo... NON HA NIENTE DA DIRE. E allora che stia zitto, lasci parlare chi può, chi riflette, si informa, esplora sè stesso e gli altri, chi ha una propria VOCE... Certa gente deve capire che il suo posto non è qui. Che il suo mondo è FUORI. Fuori potrà tornare a lamentarsi per le tasse e poi non farsi fare lo scontrino, potrà lamentarsi degli immigrati senza ricordarsi che lo era suo nonno, potrà parlare di cattiva educazione e poi lasciare i figli di fronte alla TV per ore... Potrà fare la persona NORMALE... O BANALE, che dir si voglia. PS(1): Ovvviamente non ce l'ho con i diari on line, l'introspezione personale è tutta un'altra cosa, e complimenti a chi ci riesce... PS(2): Introspezione non è il dire che si stà male perchè non si è trovato il paio di scarpe che si cercava. |
Post n°55 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da GDTeo
Le nostre paure sono sempre usate contro di noi, ma, a volte, vengono usate in un modo talmente stupido che diventa possibile accorgersene. Ne ho avuto conferma quando l'ho vista. Parlo della pubblicità dove un groppuscolo di donne, decisamente appartenenti alla categoria delle "Melatirus Uncasinus", dicono frasi del genere: "Noi del comitato della lotta alla gravità (e noi maschietti subito a pensare al seno) sappiamo come la perdita di un singolo capello può essere fatale! Ruina (non Ruini, di meno) disperazione e morte colgano colei che osi far cadere con indifferenza un suo capello! Che l'angoscia attanagli l'animo di chi non si "protegge" con il nostro shampoo! Che gli si sfacci la casa, che la malattia li impedisca!!" Ok, mi sono lasciato un pò andare, ma c'è da dire però che dopo la prima frase (fino a fatale, o sinonimo di uguale impatto, non ricordo esattamente) si susseguono una serie di filmati, che mostrano donne intente a mascherare con una disperata goffaggine la caduta di un capello,esatto, la caduta di un solo, fottutissimo capello. Tutto questo per sponsorizzare un NonRicordoCosa che dovrebbe combattere la caduta dei capelli femminili. Paura di perdere i capelli, ma sempre PAURA. Ricordo ancora una vecchia pubblicità, dove, per reclamizzare delle caramelle "particolarmente utili per l'alito", si mostravano scene di persone che venivano respinte solo perchè non sapevano di menta. Ricordo anche quella dove un signore, in coda per entrare a teatro viene colto da un attacco di dissenteria, corre al bagno, ma è occupato, cerca aiuto, ma non può rivelare il suo male... tutto perchè non ha preso due pillole del cazzo. La paura, in tutte le sua accezioni viene usata quotidianamente per spingerci a comprare. Il sentimento che ci rende umani, l'unico grande sentimento di cui è capace l'uomo viene costantemente manipolato per profitto... E potere. La paura muove i consensi, basti pensare che c'è gente che crede davvero che un gruppetto di islamici (definiti così dai media per non chiamarli sauditi, il perchè è ovvio) armati taglierini è riuscito a far cadere i simboli del potere americano, senza l'aiuto di nessuno. La paura ha anestetizzato le menti e le ha preparate ad una reazione...non ovviamente ad una RIFLESSIONE. La reazione alla paura è l'appoggiarsi a chi ha la CERTEZZA. Agli occhi del pauroso, la certezza è appannaggio del "presidente di guerra", e quindi giù a bombardare paesi "sconosciuti" per motivazioni che vanno dal ridicolo al palesemente falso...Ma la certezza è anche, per restare più sul terra terra, della pubblicità. La pubblicità vende certezze. Dà soluzioni a problemi "insormontabili", indirizza verso la "felicità", senza dire però che questi problemi li ha creati lei e senza spiegare che gli oggetti materiali non potranno mai sciogliere le paure interiori... Ovviamente senza ammettere di essere la causa di queste paure irrazionali e, apparentemente, irrefrenabili. Dopo anni di pubblicità c'è gente convinta che la coca cola sia la bibita più bevuta perchè è la più buona, che l'alito deve sapere o di menta o di liquirizia e che i capelli devono essere sempre lunghi, morbidi e se non lisci, almeno "ricci perfetti". Paure folli perchè inconsistenti e indotte, si ha paura di cose alle quali non si dovrebbe neanche pensare. La domanda che mi pongo sempre è: "A cosa porta tutto questo?" Dopo decenni di pubblicità e manipolazione da "strategia della paura" siamo ancora in grado di riconoscere le cose che dovremmo realmente temere? Siamo ancora in grado di reagire quando i nostri veri bisogni vengono attaccati? Non lo sò, vorrei trovare una conclusione positiva, ma non ci riesco... Spero solo di avere ancora, da qualche parte, la forza per reagire, nel caso si presentasse qualcosa di cui avere davvero paura, ma temo che sia difficile... A volte credo che la consapevolezza non basti per sconfiggere queste PAURE ARTIFICIALI, il cui germe si pianta dentro l'anima ben prima che la razionalità e lo spirito critico vi nascano... Spero solo di sbagliarmi... PS: Questa riflessione è nata dopo che hanno assegnato il nobel per la pace ad Al Gore, un uomo di cui ho molta, molta, molta...paura. |
"Ciao, complimenti per il blog, ho letto ke aiuti gente, senti se ti và... E Ke ho questa tipa qua... La Zuppi, cioè lei viene da noi e ci fà a me e alla Macci, che volete da Fabry? Dovete stare apposto!! Ke minchia Fabri è quello figo del Itis, Kazzo si fà a non stargli vicino, Ke poi quella zoccola viene da noi, e tipo non se l'è neanKe fatto... ma che crede, di averci la ragione lei?? Io se Fabry voglio di farmelo e Ke me lo faccio... Come posso fare questo problema??? Grazie, Kiss Kiss!! TVTTTTTTUKDERJB!!!" Prima di iniziare... SCUSATEMI, questa non è nient'altro che un riassunto di ciò che mi arriva in messaggeria da quando ho pubblicato questo post. Da allora, ogni giorno, anche se piove, nevica o anche se dal cielo arriva un invasione di alieni a cavallo di draghi che lanciano lupi contro i vermi (cit.), io mi trovo roba di questo tipo in messaggeria. E' tutto inutile. Sono inutili le risposte educate, in cui spiego che non sono uno psicologo, che non sono, nè sarò, nè voglio essere un salvatore dell'umanità. Inutili anche le risposte arrabbiate (anzi, decisamente incazzate) in cui dico che ho dato la mia disponibilità, inizialmente, perchè i problemi erano grandissimi, insormontabili per una persona sola. Inutile dire che poi la mia disponibilità si è trasformata in sincera amicizia, quando ho scoperto di avere di fronte delle persone davvero fantastiche. E' davvero tutto inutile, sembro essere diventato una specie di servizio reclami, più che un call center un TELEFONO AMICO. Non mi arrabbio perchè mi contattano, non mi arrabbio perchè insistono e non mi arrabbio nemmeno quando se ne vanno, mandandomi a quel paese perchè a dir loro "non sono stato gentile e comprensivo come credevano".... E dovevo , secondo loro. Mi arrabbio solo per una cosa. Tutte, ma dico tutte, le persone che hanno bussato alla mia porta da quel dì, NON AVEVANO PROBLEMI. Si lamentavano delle normali difficoltà della vita, come farebbero con un convivente al ritorno dal lavoro, ma li spacciano per problemi seri, addirittura alcuni li ritengono sullo stesso livello di orrori come la BULIMIA e l'ANORESSIA, dicendo, senza il minimo pudore: "Se hai aiutato lei, devi aiutare anche me, i problemi sono problemi!" Non credo. In questo periodo, di lunghe (e davvero belle) telefonate, chattate su messanger, ecc...Mi sono state insegnate tante cose. Tutti questi insegnamenti si sono concretizzati in una singola decisione, forse banale, ma che ritengo importante... Ho cancellato la parola PROBLEMA dal mio vocabolario. Datemi un lavoro urgente da fare, una ruota sgonfia il sabato sera, un tamarro che cerca di provocare e io parlerò di CONTRATTEMPI (Se poi un tamarro osa sfidare davvero un bestione di 1.96 m per 90 kg parlo anche di pazzia ) Datemi una fidanzata un pò troppo "aperta" con gli altri, un figlio con i lineamenti del postino e un capo che ama il suono che fà di un gatto a nove code sulla mia schiena e parlerò di PICCOLI FASTIDI. Datemi un inondazione, le prove che il papa è davvero il "buono" della vicenda, fate vincere le elezioni agli 'ISTI, e cancellate tutti i pezzi Metal della Terra, e io parlerò, magari con un pò, ma proprio solo un pelo di fastidio di... LIEVI DISAGI. Ma non riuscirò mai più a parlare di problemi dopo aver intravisto un mondo dove ciò che ti nutre diventa ANGOSCIA condita da senso di colpa, dove la morte è chiamata AMICA. Un mondo sorvegliato dalla Dea PERFEZIONE , obiettivo ultimo, parametro esteriore ed interiore, riferimento di persone talmente prese (e perse) nella sua ricerca, che non riflettono sul fatto che NON bisogna cercarla, perchè NON ESISTE. Scusatemi, ma dopo aver, per fortuna, solo intravisto questo, non parlerò mai più di problemi. Perchè non ne ho, e voi, pensandoci seriamente, NE AVETE? |
Post n°50 pubblicato il 17 Settembre 2007 da GDTeo
Ci sono persone che si amano, persone che si odiano, persone che si apprezzano e persone che... diciamo... si IGNORANO. Sono le cosidette COMPARSE. Possono essere i compagni di classe il cui nome ci sfugge, quando tiriamo fuori le vecchie fotografie; persone che vediamo tutti i giorni e con cui non scambiamo mai due parole; oppure dei vecchi parenti di cui a malapena si sà il nome... Tutti possono essere comparse in senso RELATIVO. Ma la domanda che mi martella è un'altra... esistono comparse in senso assoluto? Cioè... ci sono persone che sono comparse per TUTTI? Persone a cui la vita ha affidato un ruolo marginale, destinate a mirare invano il cuore altrui... Distorsioni nei ricordi... Facce in cui non si vede nulla. OMBRE nelle menti della gente, che non possono sperare di occupare un posto nel loro cuore. Io sono convinto che esistano. Che ci siano persone destinate, a causa dei mezzi che la natura gli ha dato, a non realizzare mai... Nè i propri sogni, nè quei risultati che gli altri danno per scontati, come il formare una famiglia e fare dei figli. Mi chiedo cosa succede, quando le comparse scoprono il loro destino, quando capiscono di non avere LA FORZA... Perchè lo capiscono, lo capiscono sempre. Magari la verità è scoperta dopo un evento particolare, davvero sconvolgente... Ma penso che la consapevolezza li segua passo dopo passo, in attesa di rivelarsi. Una certezza che come una larva divora lentamente il cuore... L'impossibilità di essere amati si tramuta in INCAPACITA' DI AMARE. Che possono fare? Ci sono cure, una su tutte il Metal... Ma le cure solitarie non bastano, a volte gli eventi sembrano accelerare e le comparse possono autoindursi ad azioni avventate, necessarie, secondo loro, per essere finalmente dei PROTAGONISTI. Azioni che sono dettate da un odio che, sembra impossibile, è frutto di un amore immenso che non ha potuto esprimersi. Si resta comparse quando il proprio cuore è troppo grande per essere apprezzato dagli altri. Quando si ha tanto amore da donare e nessuno che vuole riceverlo... Forse perchè nessuno è più in grado di amare davvero, in questo mondo di calcolatori...ELETTRONICI E NON. Eric Harris e Dylan Klebold, due ragazzi che hanno fatto una scelta sbagliata... da non confondere con le mie comparse... loro sono troppo STUPIDI per esserlo. |
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MOTORHEAD - LOST IN THE OZONE
I am a drifter on a hungry empty sea
There is no one on earth to rescue me
The winter storms they freeze me
Summer burned alive
I can't remember when another soul passed by
Marooned and stranded, on the Islands of the Damned
There is no one on earth to take my hand
There is no voice to speak, no soul for company
The sun goes down like blood into the Western Sea
Alone and dying, and a thousand miles from home
I know I never was so broken and alone
I searched the sky for God, shivered to the bone
Drowned in sorrow, Lost in the Ozone
No hand for me, abandon me
Wash over me, watch over me, drowned forever
Alone and crying, and a thousand miles astray
Alone upon the cruel sea, forsworn and cast away
I turned my face to god, but his face was turned away
Lost in the Ozone, nothing left to say
Lost in the Ozone, nothing left to say
Nothing left to say, nothing left to say
Wash over me
There is no one on earth to rescue me
The winter storms they freeze me
Summer burned alive
I can't remember when another soul passed by
Marooned and stranded, on the Islands of the Damned
There is no one on earth to take my hand
There is no voice to speak, no soul for company
The sun goes down like blood into the Western Sea
Alone and dying, and a thousand miles from home
I know I never was so broken and alone
I searched the sky for God, shivered to the bone
Drowned in sorrow, Lost in the Ozone
No hand for me, abandon me
Wash over me, watch over me, drowned forever
Alone and crying, and a thousand miles astray
Alone upon the cruel sea, forsworn and cast away
I turned my face to god, but his face was turned away
Lost in the Ozone, nothing left to say
Lost in the Ozone, nothing left to say
Nothing left to say, nothing left to say
Wash over me
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