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Ricky Martin non può donare sangue. E come lui tantissimi omosessuali.

Spesso gli USA vengono citati come esempio di democrazia e di stato baluardo per i diritti civili. A me però questa norma americana pare un po' discriminatoria.

Negli USA nel 1983 entrò in vigore una norma che vietava le donazioni di sangue a chi avesse avuto rapporti con persone dello stesso sesso: il diveto, valevole a vita, entrò in vigore all'indomani della paura per il contagio da HIV. Nel tempo la legge si è ammorbidita e il divieto per gli omosessuali è rimasto solo per coloro che hanno avuto rapporti nell'anno. Insomma per chi non ha rapporti da più di un anno le donazioni sono possibili.

Mi chiedo innanzi tutto come si faccia a capire chi è gay da chi no, chi ha avuto rapporti nell'anno e chi no. Ma ancora questo modo di associare gay con AIDS è assurdo quanto discriminatorio: ma scusate, gli eterosessuali hanno un vaccino contro l'AIDS e a me non è stato detto?

Ecco dunque che dopo la strage di Orlando che ha colpito la comunità LGBT la voglia degli omosessuali di "aiutare" donando sangue per i feriti è stata mortificata da una legge ingiusta. Esattamente com'è successo al cantante Ricky Martin che prontamente ha denunciato la cosa su twitter.

In Italia saremo indietro ma per fortuna in materia siamo avanti (fonte: Repubblica.it): "In Italia questo vincolo non c'è, né per il sangue né per i trapianti", ci spiega Stefano Vella. L'esperto di Aids dell'Istituto superiore di sanità non lascia spazio ai dubbi: "Non esistono categorie a rischio, ma comportamenti a rischio, e valgono a prescindere dall'orientamento sessuale".

Buongiorno

Amoon