Immagini dal mondo

L'ambiente in cui viviamo

Ho atteso qualche settimana a scrivere questo post per aspettare di vedere l'evolversi della situazione...ma onestamente una persona di Torino come me non poteva esimersi dal raccontare la propria impressione sui fatti recentemente accaduti vicino a me...e non solo.
Partiamo da una considerazione: passiamo gran parte della nostra vita all'interno del posto di lavoro...che per certi aspetti diventa la nostra seconda casa. L'ambiente di lavoro occupa un ruolo molto importante dunque proprio per questo motivo: se non stessimo bene diventerebbe pure difficile lavorare.

Ma i fatti che hanno concluso l'anno alla ThyssenKupp secondo me vanno al di là di qualsiasi logicità. Si può morire facendo il proprio lavoro? Si può perdere la vita a 26 anni, come a 45 o più, facendo un lavoro di merda sottopagato?
Per anni ho lavorato in un ufficio vicino allo stabilimento della Thyessen: quando ci passavo davanti con l'auto l'impressione che avevo era di una fabbrica mastodontica, ben organizzata...insomma mi dava l'idea di colosso. E di colosso si tratta se si legge il sito internet della ditta che, come certo saprete, è una multinazionale con sede in Germania.
La considerazione che faccio è questa: in che mondo viviamo se, per arricchirci, si calpestano valori fondamentali come il rispetto della vita umana? Come possiamo giudicare quello che è successo se anche quegli enti che dovevano vigilare sulla sicurezza hanno avuto colpevoli ritardi?
Sarò retorico ma il mio pensiero di Natale è andato a tutti quei ragazzi, quasi coetanei morti in modo atroce. Ma anche a quei lavoratori che dopo quei fatti sono stati lasciati a casa...probabilmente per sempre, perchè dovete sapere che la Thyssenkrupp ha anticipato la chiusura già prevista dello stabilimento di Torino.
Paradossalmente la fine di quei 7 lavoratori è coincisa con la "fine" di tutti i lavoratori legati da un macabro destino.

L'ambiente in cui viviamo deve essere sicuro. Non possiamo pensare di svegliarci la mattina e trovare cumuli di immondizia sotto casa. Io sono legatissimo, per questioni di origine, alla Campania. Mi domando una cosa, leggendo i fatti di questi ultimi giorni: ma come mai la gente non vuole l'immondizia sotto casa e non vuole neppure trovare delle soluzioni? Ok le discariche meglio a casa di qualcun altro...e così i termovalorizzatori...ma allora come si risolve il problema? La gente andrebbe formata...c'è troppa confusione: il mio parere, tecnico ovviamente e non aggiungo altro, è che si dovrebbero rivalutare gli inceneritori. Non siamo più ai livelli di insicurezza di 50 anni fa....gli impiantio moderni sono decisamente più sicuri (anche delle discariche) ed in alcuni paesi sono diventati addirittura elemento di attrazione turistica. Se avete voglia andate a cercare l'inceneritore di Vienna...
Cosa c'è dietro tutto questo immobilismo per la questione Campania? Camorra? Incapacità politica e organizzativa? Ignoranza?

L'ambiente in cui viviamo merita maggiore attenzione. Speriamo che qualcuno riesca a darmi le risposte alle domande.... che un po' ironicamente/provocatoriamente mi sono fatto in questo post.

Amoon