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Lo strano caso del Traditore politico

Una nuova figura, non certo in via d'estinzione, si affaccia oggi sul panorama politico. E' la figura del traditore, persona elegante, spesso in giacca e cravatta, che ultimamente frequenta gli ambienti romani.

Il traditore politico, tra le sue peculiarità, ha la caratteristica di non ammettere il tradimento, ma anzi di elogiare la propria coerenza.
Uno degli sport preferiti nel nostro Parlamento consiste nell'avvistamento di un traditore politico: non si vince nulla sia chiaro, ma i politici di oggi, incuranti delle proteste di decine di categorie sociali (poliziotti, studenti, ferrovieri, ristoratori, ecc...), pare si divertano ad individuare "nell'altro" un traditore.

Berlusconi accusa i finiani che martedì 14 dicembre non voteranno la fiducia al governo, di tradimento del patto con gli elettori. Dal canto suo però lo stesso Berlusconi ha intrapreso la caccia al voto, talvolta pagando deputati eletti nelle file dell'opposizione. L'onorevole Calearo, eletto nelle filde del PD, voterà la fiducia al Governo. Io mi chiedo, ma non è anche tradimento del patto con gli elettori, essere stati eletti all'opposizione e votare la fiducia al Governo?

La cosa che emerge da questo raccontino è una sola: non esiste il traditore, non esiste l'uomo politico coerente; esiste invece l'uomo politico con un prezzo e in tempi di shopping natalizio non è poco!

Buongiorno

Amoon