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C'era una volta,
nel bosco incantato una bella bambina di nome Amoon. Seno prosperoso racchiuso in un corpetto scintillante, calze a rete e tacchi a spillo, la bella bambina viveva con la mamma Santanchè in una casetta di legno. Tutti i giorni, così vestita, la bambina andava dalla nonna Giuliana a portarle da mangiare. La nonna Giuliana, malata, non poteva alzarsi dal letto e così ogni giorno attendenva la sua piccola nipotina.
La mamma Santanchè, detta "besula" per via delle sue origini piemontesi, dopo un passato fatto di lustrini e caviale nel vicino bosco di Porto Cervo, aveva deciso di ritirarsi, proprio come la pelle del suo viso, nel bosco incantato per dedicarsi a lavori di sartoria.
Un bel giorno mamma Santanchè si accorse del tempo brutto in arrivo e così decise di confezionare un abitino in lattice, con tanto di cappuccio rosso: "Vai dalla nonna cara, e non cambiare strada, mi raccomando".
La bella bimba Amoon, col costumino in lattice rosso, saltellando qui e là per il bosco non si accorse di essere pedinata dal lupo cattivo. Arrivata a casa della nonna Giuliana, come tutti i giorni, cappuccetto rosso Amoon lasciò all'anziana il solito panino con la porchetta e la coda alla vaccinara di cui la vecchietta era ghiotta.
Non appena Cappuccetto Rosso Amoon si allontanò, il lupo cattivo entrò in casa della nonna Giuliana e se la mangiò in un sol boccone. Poi per non dare nell'occhio e tenuto conto del suo passato da Drag Queen, il lupo cattivo indossò i vestiti della nonna Giuliana e si mise nel letto in attesa del nuovo arrivo di Cappuccetto Rosso Amoon.
Il giorno seguente, Cappuccetto Rosso Amoon, con il solito cestino e tutta scosciata si diresse verso casa della nonnina con un piatto di Ribollita. Appena entrata in casa, spostò leggermente l'impermeabile in lattice rosso, e guardò la nonna stupita: "Nonnina, ma che occhi grandi che hai???". La nonna travestita rispose "Per guardarti meglio bambina mia".
"E che orecchie lunghe che hai?!!" disse la bimba, "Non è l'unica cosa, ma per le orecchie è per sentirti meglio bambina mia..." - disse il lupo cattivo travestito da nonnina e con l'acquolina in bocca. "E che bocca grande che hai?!!" esclamò Cappuccetto Rosso Amoon....e.....
....nel frattempo il Cacciatore Ratzinger, salvatore degli innocenti, venne esortato dalla produzione della favola ad intervenire per salvare Cappuccetto Rosso Amoon e la nonna Giuliana come da copione. E così il cacciatore Ratzinger, rossoprada vestito, spalancò la porta della casa pronto a scuoiare il lupo. Ma uno spettacolo si presentò davanti ai suoi occhi.
La nonna Giuliana era intenta a scaldare l'acqua per la cena, il lupo giaceva esanime vicino a letto e Cappuccetto Rosso Amoon, davanti allo specchio, si stava sistemando il trucco.
"La favola non doveva andare così cosa è successo?" chiese il cacciatore Ratzinger.
Cappuccetto Rosso Amoon candidamente rispose: "Caro cacciatore, lo sanno tutti e forse tu sei l'ultimo che non lo sa: il cappuccio salva la vita contro qualsiasi malattia sessualmente trasmissibile a partire dal Lupo Cattivo HIV. Il cappuccetto preserva la nostra salute".
Solo così vissero felici e contenti
Amoon
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L'UCCELLINO DI AMOON
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