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Un blog creato da amoon_rha_gaio il 21/09/2007

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Messaggi di Ottobre 2017

L'ultima notte al mondo

Post n°2601 pubblicato il 13 Ottobre 2017 da amoon_rha_gaio
 

http://images-style.cnlive.it/Storage/Assets/Crops/53444/112/61014/uomo-letto-sexy-sesso-oroscopo_650x447.jpg

Scelgo questo titolo perchè è la canzone di Tiziano Ferro che ascoltavo quando frequentavo uno dei ragazzi più carini (e anche stronzi) che io abbia mai conosciuto. Era un inverno freddissimo e partivo da casa mia per andarlo a trovare ad Alba.

E' stata una storia breve ma intensa vissuta nelle 4 mura di questa casa che ora mi accingo a lasciare. Stasera sarà l'ultima notte che dormo qui: i ricordi mi passano davanti come un film in bianco e nero dove non sono io il protagonista, ma lo sono le esperienze vissute, le persone conosciute, gli incontri sbagliati, le lacrime, le risate, le feste. Sono stati anni in cui sono cresciuto sicuramente: quando sono arrivato qui ero un giovane ex studente  universitario, forse un po' secchione, timoroso e timido.

Vado via con un bagaglio di esperienze che sicuramente mi ha reso più forte e forse anche consapevole del fatto che alcuni lati deboli di me non riuscirò mai a scrollarmeli di dosso.

E poi per concludere voglio dire anche che vado via, e scusate la presunzione, consapevole di avere lasciato negli altri una buona impressione di me. Penso fermamente di essere apprezzato e stimato dalle persone con cui ho avuto a che fare.

Chissà cosa mi riserverà il futuro.

A presto

Amoon

 
 
 

Lacrime nere

Post n°2600 pubblicato il 12 Ottobre 2017 da amoon_rha_gaio
 

https://sergiomassironi.files.wordpress.com/2015/02/lacrime.jpg

Ieri, come ormai da molto tempo, mi stavo dedicando alla chiusura delle ultime scatole prima del trasloco. Dovevo fare in fretta perchè alle 18 avevo appuntamento con un amico di mia mamma.

Mustafà è marocchino: fino a 6 anni fa viveva sopra casa dei miei genitori con la moglie e un figlio piccolo. La crisi economica gli ha fatto perdere quell'unico lavoro (in nero) che aveva e così non riuscendo più a pagare le spese aveva abbandonato la città dei miei genitori per trasferirsi qui dove abito io.

Qualche mese fa, dopo diverse attese, Mustafà ha avuto una casa popolare. Con moglie e figli, perchè Mustafà è diventato nel frattempo nuovamente padre, ha avuto una casa completamente priva di mobili. Per questo motivo, anche sapendo di questa situazione, ho deciso di regalare loro una brandina che a me non sarebbe servita, ed uno specchio.

Così ieri alle 18 Mustafà è venuto a casa mia, abbiamo caricato la brandina in auto, e siamo andati insieme a casa sua. Sono 15 anni che vivo in questa città ma per pigrizia ho sempre frequentato il centro. Mentre l'auto si avvicinava alla casa di Mustafà la città cambiava volto: persone vestite in abiti arabeggianti chiacchieravano lungo il ciglio delle strade, alcuni sacchi di immondizia vicino ai bordi strada. Entrati nel cortile di Mustafà lo spettacolo peggiore: i palazzi sembravano quelli che si vedono in TV nelle città di guerra.

Calcinacci per terra, alcune zone transennate, balconi scrostati con i ferri delle armature in bella vista. Entrato nel suo appartamento le cose sono cambiate: una casa grande, pulita e ben tenuta e il sorriso della moglie di Mustafà. "Mio marito ha fatto tutti i lavori in questi mesi per sistemarla. Quando siamo entrati non era così". Mustafà mi ha fatto vedere le foto della casa al loro arrivo: lesioni al soffitto, umidità, buchi nel muro. Ma come si fa a dare una casa così a delle persone?

"Dobbiamo attrezzarci perchè non c'è l'acqua calda" mi dice la moglie di Mustafà. Un bagno senza scaldabagno elettrico. E poi "Ringrazia tua mamma e tuo papà che li consideriamo come nostri genitori" mi dicono entrambi abbracciando i loro figli nati e cresciuti in Italia.

Mi chiedo come si possa pensare che la gente non cresca covando odio se questa è la situazione in cui sono costretti a vivere. Penso che i figli di Mustafà, per la dignità di vita dei loro genitori ma anche per l'onestà che ci mettono (visto che la vita da delinquenti non gli appartiene), meritino un giorno la cittadinanza italiana. Il figlio di Mustafà va a scuola con ottimi voti: perchè non dovrebbe essere italiano un ragazzo nato in Italia e che è stato formato qui?

Tornato a casa ero distrutto psicologicamente: finchè uno non vede certe cose non se ne rende conto. Ora sto cercando un tavolo e 4 sedie visto che al momento Mustafà è famiglia mangiano su un cubo di gommapiuma.

Amoon

 
 
 

L'ultima settimana

Post n°2599 pubblicato il 09 Ottobre 2017 da amoon_rha_gaio
 

http://cdn.primedia.co.za/primedia-broadcasting/image/upload/c_fill,h_437,q_70,w_700/fzpvtiqjsnboomlitnie

Questa che si apre è la mia ultima settimana nella mia casa. Sabato il trasloco.

Ormai tutte le pratiche burocratiche sono state da me espletate e già venerdì verrà la ditta dei traslochi per smontare la cucina.

Non so se ve l'ho già detto ma nella mia città adottiva andai ad abitare il 15 ottobre 2002, mentre il trasloco è previsto il 14 ottobre 2017. In questi 15 anni ho vissuto in due appartamenti: nel primo ero in affitto e devo dire che ho un ricordo splendido. Non tanto per l'appartamento in se, un bilocale con una sola aria che d'estate diventava un forno, ma perchè in quell'appartamento ho vissuto la mia prima storia d'amore.

E' vero quando la gente mi dice: "nella nuova casa costruirai nuovi ricordi" , ma mi chiedo se saranno mai belli e speciali come quelli vissuti per la prima volta. Cosa c'è ancora da scoprire a 42 anni? cose c'è ancora di nuovo per cui stupirsi?

Per quanto uno possa sforzarsi credo che la vita, dopo una certa età, ti offra solo occasioni per stare bene (che per carità non butto via eh...) ma non certo per vivere emozioni forti come lo stupore di una cosa che vivi per la prima volta.

Amoon

 
 
 

Il vizietto

Post n°2598 pubblicato il 06 Ottobre 2017 da amoon_rha_gaio
 

https://vignette3.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/2/20/Fry-urlo.GIF/revision/latest?cb=20080223150146

Se c'è una cosa che non sopporto, ma di cui me ne devo anche fare una ragione, sono le reazioni della gente quando racconto i fatti che mi stanno succedendo.

Ok ok è un periodo che sono isterico, che prendo camomilla per endovena, ma la gente cos'ha nella testa?

L'altro giorno, raccontando ad una collega che l'agenzia immobiliare mi aveva dato tutti documenti sbagliati a poche settimane dal rogito, mi sento rispondere: "Beh ti è andata bene. Una mia amica stava per comprare casa, ma ad un certo punto l'agenzia è scappata con tutti i suoi soldi. Ora lei vive in casa di affitto...". Ci mancava mi dicesse che ora vende fiammiferi all'incrocio di corso Massimo a Torino ed il quadro era completo.

Ok io racconto anche per sfogarmi un attimo, visto tutto quello che succede. Io penso di essere una persona precisa e onestamente dipendere dagli altri (agenzie, banche, notai, ecc.....) non mi tranquillizza di certo.

Ieri invece parlavo al telefono con un amico: "Domani chiamo la ditta di traslochi, sono due settimane che non si fanno vivi, tra poco devo traslocare. Tra l'altro il comune non mi ha ancora detto se mi concede l'occupazione suolo".

L'amico mi risponde: "Sai a me cos'è successo? Avevo fatto tutti i documenti per l'occupazione suolo. Poi il giorno prima del trasloco me l'hanno negato e io non sapevo che fare....".

Panico.

Vabbè sapete che vi dico? che non dico più nulla perchè la gente invece di ascoltare e tranquillizzarti ha la tendenza a raccontare propri fatti più catastrofici se possibile e io di ansia ne ho da vendere!

Amoon

 
 
 

L'altra faccia del video virale di Katia di IntesaSanpaolo

Post n°2597 pubblicato il 05 Ottobre 2017 da amoon_rha_gaio
 

Il video virale di Intesa Sanpaolo e la gogna senza senso dei social

E' uscito ieri a bomba il video del direttore di una piccola filiale Intesa Sanpaolo di Castiglione delle Stiviere ed è stato subito un successo: in poche ore dapprima migliaia di click, poi si è passati ai commenti e di qui alla derisione per poi degenerare.

Eh si perchè leggevo proprio questa mattina qui che gli utenti hanno massacrato la direttrice della filiale, Katia, deridendola, chiedendo che venisse rinchiusa in un manicomio o addirittura che venisse licenziata.

La colpa di Katia? aver partecipato ad un contest aziendale che prevedeva la creazione di una sorta di spot per generare una sorta di competizione fra filiali. Quel video doveva rimanere privato ma poi è stato diffuso e di lì apriti cielo.

La volgarità dei commenti, la violenza degli stessi spinge il giornalista di Repubblica a dire che si tratta proprio di cyberbullismo. Perchè mai un utente deve essere così violento?

Devo ammetterlo anche io ho riso vendendolo. Sarà per la faccia buffa di Katia, sarà perchè buffi sono anche i suoi collaboratori, sarà perchè la canzoncina finale è tutta da dimenticare, ma fa ridere. E la risata è la prima cosa che ti viene da fare. Poi forse non ci pensi e scatta la derisione scritta, forse ancora più tagliente e violenta e si sa, nel mondo dei social network tutto viene amplificato. Quello che volevo dire scrivendo questo post è che mentre ridevo (ho solo riso, non ho scritto nulla contro di lei) non pensavo alle conseguenze su questa ragazza la cui immagine è stata così violentata.

Mi chiedo se i cosìdetti haters da tastiera pensano veramente alle conseguenze di quello che scrivono oppure immaginano che la Katia di turno sia una realtà virtuale che non subirà conseguenze per le loro digitate.

Chi risarcirà Katia della sua professionalità? sicuramente questo fatto buffo porta a fare una considerazione molto importante: fate attenzione a quello che mettete sui social network perchè in un attimo potreste essere rovintati. E la rete non solo non perdona, ma non dimentica.

Amoon

 
 
 
 

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