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E' questo lo slogan utilizzato da un fantomatico comitato per il SI al prossimo referendum. Premetto subito che non condivido il manifesto di questa società (tra l'altro oggetto di critiche) e pertanto non lo pubblicherò.

Come? Un referendum? non lo sapevate? non siete gli unici. Ho scoperto che tra 1 mese, precisamente il 17 aprile, ci sarà un referendum per chiedere agli italiani di esprimersi contro (o a favore) delle trivellazioni in mare.

Se vincerà il SI le trivellazioni nelle aree costiere entro i 22 km dalla costa (acque italiane) verranno bloccate a fine concessione. Se vincerà il NO le trivellazioni verranno prolungate fino ad esaurimento del giacimento.

Innanzi tutto trovo incredibile che ad 1 mese dal referendum nessuno parli e informi in merito lasciando invece tanto, troppo spazio per esempio all'affaire Meloni e al fatto che una donna debba fare la mamma e non il sindaco.

Quello che oggi vorrei è cercare di capire se chi governa il nostro paese, non solo a Roma, ma anche le Regioni, ha idea di che tipo di Italia voglia costruire. Uno stato capace di valorizzare le proprie bellezze naturali facendo del turismo in primis il motore dell'economia o incentrando gli investimenti in materia energetica? In quest'ultimo caso servirebbe anche una politica degna di nota, perchè l'impressione che si ha è che non si abbia assolutamente idea di come rendere il più possibile indipendente energeticamente la nostra bella Italia.

Da quanto appena detto emerge chiaramente come tra le ragioni del SI ci siano appunto di rischi di un distrastro ecologico, mentre tra le ragioni del NO ci sono i posti di lavoro che andrebbero persi e risorse energetiche da comprare da paesi esteri.

Forse un minimo di approfondimento servirebbe, visto che il tema non è secondario.

Buongiorno

Amoon